THAILANDIA: PHUKET e BANGKOK (Giugno 2016)

Cartina politica della Thailandia

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Isola di Phuket e capitale
Foto di Phuket (Phuket Big Buddha)
Phuket Big Buddha

Foto di Bangkok (Gran Palazzo Reale)

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Premessa: è stato un viaggio combinato, in completa autonomia, dapprima mi sono recato nell'isola di Phuket, fra le più conosciute e rinomate della Thailandia, poi ho visitato Hong Kong (indipendente dalla Gran Bretagna dal 1997, ora sotto l'egemonia cinese, ma di fatto città-stato) ed infine sono rientrato in Thailandia, visitando Bangkok, la meravigliosa capitale, una fra le città storicamente più sublimi d'Oriente. Per volare da Milano Malpensa a Bangkok ho usufruito della compagnia degli Emirati Arabi "Emirates", con scalo a Dubai (tutti i quattro voli, sia di andata che di ritorno, sono stati effettuati con i giganteschi Airbus A380). Il volo interno Bangkok Phuket l'ho fatto con la compagnia di bandiera thailandese, la "Thai Airways", con un enorme Boeing 747. Invece i voli Phuket-Hong Kong e Hong Kong-Bangkok si sono svolti con la compagnia low cost malese "Air Asia". Niente da dire su nessun volo, tutti perfetti e puntuali e soprattutto ottimi i servizi a bordo delle due grandi compagnie aeree di bandiera. La Thailandia è uno stato dell'Asia, che si trova nel Sud-Est Asiatico; essendo una nazione lunga e stretta il suo clima oscilla tra il tropicale e l'equatoriale, poiché è interamente compresa fra il Tropico del Cancro e l'Equatore. La stagione umida, quella dei monsoni e delle piogge, va da giugno a ottobre, mentre gli altri periodi dovrebbero essere migliori. Io ho avuto piuttosto fortuna, poiché ho trovato un buon tempo, perlopiù asciutto e soleggiato, soprattutto a Phuket, malgrado fossi nel pieno della stagione monsonica (mi sono imbattuto soltanto in qualche veloce acquazzone a Phuket, ma nulla più e un po' di nuvole a Bangkok). Le temperature erano alte, ma non esagerate e senza eccessi, praticamente mai oltre i 30 gradi. Bisogna dire però che i cambiamenti climatici, ormai imperanti in tutto il mondo, hanno cambiato le carte in tavola, per cui anche in Thailandia si possono trovare caratteristiche delle due stagioni mischiate, senza rispettare i crismi classici delle stagioni stesse. Per cui può fare bel tempo, quando dovrebbe essere brutto, e viceversa. Nel seguente diario è annotato tutto ciò che ho fatto e visto durante il viaggio, per vedere nel dettaglio il nome dei monumenti e dei luoghi, con relative didascalie, si rimanda alle pagine delle gallerie fotografiche.
20 Giugno 2016 - viaggio Milano Malpensa-Bangkok, con scalo a Dubai - Ho passato una giornata in volo, facendo scalo a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, arrivando poi all'aeroporto internazionale di Bangkok Suvarnabhumi il giorno successivo. I voli durano all'incirca sei ore per raggiungere Dubai dall'Italia e circa sette ore da Dubai a Bangkok. Controlli veloci e fluidi sia a Dubai in transito, sia all'arrivo in Thailandia.
21 Giugno 2016 - arrivo a Bangkok e volo a Phuket - Sono arrivato a Bangkok, ho cambiato un po' di soldi, ma non molti, poiché il tasso di cambio in aeroporto è sempre più alto che in città e ho fatto un giretto in centro città, prima di ritornare in aeroporto. Ho preso l'Airport Rail Link dall'aeroporto (che si collega sia alla metropolitana, che ai treni sopraelevati dello Skytrain; 40 Baht, per la tratta più lunga) e sono sceso alla stazione della metropolitana Ratchaprarop. Qui, insieme alla vicina fermata Makkasan, si possono vedere molti palazzi alti e grattacieli e si è già completamente avvolti dal traffico e dalla frenesia della capitale della Thailandia. Bangkok è una megalopoli di oltre dieci milioni di abitanti e definirla caotica è solo un eufemismo. I biglietti della metropolitana, così come lo Skytrain e l'Airport Rail Link, costano a seconda della destinazione, più lontano si va, più si spende. Ovviamente i prezzi per noi europei sono assolutamente accessibili per qualsiasi cosa in Thailandia. La metropolitana vera e propria, che è più recente, si chiama MRT (Metropolitan Rapid Transit), mentre i treni della sopraelevata, lo Skytrain, si chiamano BTS (Bangkok Mass Transit System), ma tutti insieme formano un unico circuito integrato della metropolitana, per muoversi a Bangkok. Nel pomeriggio sono tornato in aeroporto con il solito treno metropolitano, laddove mi sono imbarcato su un volo della "Thai Airways", con destinazione Phuket (durata del volo circa un'ora e mezza). Appena arrivato sull'isola più grande della Thailandia, bagnata dal Mar delle Andamane e definita per questo la perla delle Andamane, ho preso un pulmino collettivo che mi ha condotto a Patong Beach, località nella quale avevo la prenotazione alberghiera (180 Baht il prezzo dello spostamento, per un totale di oltre trenta chilometri). L'aeroporto si trova nella parte nord dell'isola, mentre Patong si trova sulla costa occidentale, più a sud. A Phuket vi sono diverse soluzioni per spostarsi: i taxi, abbastanza cari; i bus urbani, piuttosto lenti e non capillari; ed i tuk tuk (o tuk-tuk, o tuk-tuks, a seconda di come si voglia scriverlo), furgoncini colorati, semichiusi con capote di tela o plastica, che a prezzi concordati, ti portano ovunque. Evitare se possibile il noleggio di auto, moto, scooter, poiché le truffe sono dietro l'angolo e guidare in Thailandia non è molto prudente. Raggiunto il mio hotel, ho fatto un giro serale per la cittadina di Patong. Patong non è molto estesa e in un attimo si giunge al lungomare e alla spiaggia, sulla quale è piacevole passeggiare perché non è mai completamente affollata.
22 Giugno 2016 - Phuket - Dopo una passeggiata per il centro di Patong, a partire da Bangla Road (e dintorni), mi sono dedicato alle spiagge. Bangla Road, la strada principale di Patong, di giorno è una strada normale con tanti negozi, soprattutto di souvenir, mentre di sera si trasforma, diventando il centro del divertimento sfrenato dell'isola. E' un guazzabuglio di locali notturni con luci al neon, musica ad alto volume, donne locali mezze nude (e transessuali) che cercano di farti entrare nei locali per farti bere e per spennarti, e chi più ne ha, più ne metta. Non è così bello come potrebbe sembrare. Menomale che l'isola offre tanto altro, oltre al divertimento di Patong; si parte dalla spiaggia Patong Beach, vasta, sabbiosa, dorata, con tante palme che la attorniano. Tutte le spiagge di Phuket della costa ovest sono composte di sabbia chiara e tantissima vegetazione che le impreziosiscono. Il mare è azzurro e verde, pur non essendo trascendentale. Da Patong Beach ho visitato Karon Beach e Kata Beach, prendendo i tuk tuk. I prezzi sono scritti sui cartelloni nel punto in cui partono; le spiagge non distano molto le une dalle altre, sono tutte ampie e piacevolissime. I bus, come già detto pocanzi, sono lenti, per cui meglio spendere un po' di più e usare i tuk tuk. Nel pomeriggio ho fatto il giro completo dell'isola, un'escursione che avevo prenotato da casa tramite Internet con un tour operator locale. Comunque sono molte le piccole agenzie che organizzano gite e tour in loco, basta saper scegliere, senza cadere nel tranello del turista ingenuo (che paga di più). Le escursioni per ammirare l'isola di Phuket sono di solito fatte con pulmini o minivan e durano mezza giornata; sono venuti a prendermi davanti all'hotel nel quale soggiornavo e poi, una volta terminata la gita, mi hanno riportato indietro (tutto è filato liscio). Nel tour completo di Phuket sono previste diverse fermate, per scoprire le icone di questa superba isola: si passa da panorami mozzafiato con il mare in basso, si incontrano i cuccioli di elefanti, ai quali si può dare un nocciolina da mangiare, per finire con l'insieme dei templi buddisti dell'isola. Le tappe sono: Kata View Point (o meglio Karon View Point, o meglio ancora Kata Karon Viewpoint) e successivamente il contatto con i baby elefanti; Windmill View Point (o Windmill Viewpoint); Big Buddha (la statua del grande Buddha di marmo bianco, che, in un complesso di sacralità, domina l'isola dall'alto della sua collina); Chalong Temple (o Wat Chalong, o Wat Chaithararam, ossia il tempio buddista più importante dell'isola, diviso in tre parti); Cashew Nut Factory; Honey Farm (o Big Bee Farm); Wangtalang Gems International (o Wang Talang Gems International); Phuket Town con veduta panoramica. Phuket è un'isola il cui interno si eleva su alcune alture; da queste sommità i panorami con il mare in basso sono notevoli.
23 Giugno 2016 - Phuket e volo ad Hong Kong - Nella prima mattinata ho gironzolato un po' per le spiagge di Patong; poi da Patong Beach ho preso un tuk tuk che mi ha condotto a Phuket Town, la capitale dell'isola. Prezzo di circa 500 Baht a tratta. La città di Phuket è un patrimonio culturale, in quanto i suoi edifici sono una fusione tra l'architettura portoghese e quella cinese, rispecchiando così le antiche successioni delle popolazione che si sono insediate in quest'isola. Nella parte centrale della città di Phuket, la Città Vecchia (Old Phuket Town), sono così raggruppati molti palazzi in stile portoghese e cinese, davvero rilevanti, infatti suddetti quartieri prendono il nome di Sino-Portuguese (architettura Sino-Portuguese). Nella Città Vecchia si possono ammirare anche alcuni piccoli templi buddisti. Dopo essere tornato a Patong, tramite un taxi prenotato dall'hotel, ho raggiunto l'aeroporto (prezzo di 800 Baht). Nel tardo pomeriggio sono partito per Hong Kong con un volo "Air Asia". Il viaggio tra Phuket e Hong Kong dura poco più di tre ore e mezza. Sono arrivato che ormai era sera inoltrata. Quindi dopo alcuni giorni, passati tra le spiagge ed i monumenti di Phuket, mi sono interfacciato alla vita metropolitana di Hong Kong, di cui parlerò nel diario apposito.
24-25-26 Giugno 2016 - Hong Kong - Visita di Hong Kong, regione amministrativa speciale della Cina, ma di fatto città-stato: diario Hong Kong).
27 Giugno 2016 - Viaggio Hong Kong-Bangkok e arrivo a Bangkok - Proveniente da Hong Kong, con un volo "Air Asia" di circa tre ore (nella tarda serata/notte tra il 26 Giugno ed il 27 Giugno), sono atterrato all'aeroporto internazionale di Bangkok Don Mueang, il secondo per importanza della città. Da qui, con un taxi, mi sono fatto portare nella zona di Sukhumvit, attorno alla stazione Phrom Phong dello Skytrain, sulla direttiva di Sukhumvit Road, dove avevo l'hotel prenotato. Dopo aver dormito qualche ora, dal mattino presto ho gironzolato un po' per le strade di questo quartiere, chiamato "Glass Quartier", vedendo palazzi, grattacieli e centri commerciali. Le strade di Bangkok sono particolari, infatti vi si trovano banchetti di cibo direttamente all'aperto, poiché in città si vende e cucina il cibo da strada un po' ovunque, così come vi sono mercatini e bancarelle che vendono un po' di tutto, sparse in molte zone affollate. A Bangkok, oltre ai moderni grattacieli ed ai lucenti centri commerciali, ci sono anche tanti negozi, tanti bar, tanti ristoranti, tanti palazzoni, tanto e troppo traffico. Durante la giornata ho visitato i maggiori templi buddisti di Bangkok, che inutile dirlo, sono fantastici e unici al mondo. Come prima meta ho scelto il Gran Palazzo Reale, o Grande Palazzo Reale, o soltanto Palazzo Reale -Grand Palace and Temple of the Emerald Buddha, o Grand Palace and the Royal Temple of the Emerald Buddha (Wat Phra Kaew - Tempio di Buddha di Smeraldo)-, l'eccezionale ed enorme complesso di templi, statue e monumenti vari, che focalizza la maestosità di questa città (ingresso 500 Baht, piuttosto caro); poi è stato il turno del Wat Pho (Wat Phra Chettuphon Wimon Mangkhalaram Ratchaworamahawihan, oppure Wat Phra Chetuphon Wimon Mangkhalaram Rajwaramahawihan, ossia il Tempio del Buddha Sdraiato), che ospita l'imponente statua di Buddha sdraiato, ricoperta da una lamina d'oro e lunga ben quarantasei metri (ingresso 100 Baht); dopo mi sono diretto verso il Wat Arun (Wat Arun Ratchawararam Ratchawaramahawihan, ossia il Tempio dell'Alba), il complesso di templi buddisti riconoscibile dalla guglie istoriate, chiamate Prang (ingresso 50 Baht); ed infine ho visitato Wat Prayoon (Wat Prayurawongsawat Worawihan, oppure Prayurawongsawas Waraviharn Temple, oppure scritto anche Wat Prayun) e Wat Ratcha Natdaram Worawihan (Wat Ratchanatdaram Worawihan, oppure Wat Ratchanatdaram Woravihara, oppure scritto anche Loha Prasat). Per andare ai templi e spostarmi da uno all'altro ho usato i "Taxi Meter", molto economici, sicuri e presenti ovunque in città. Per le descrizioni, i dettagli e le foto di tutti i templi che ho ammirato, si rimanda alle gallerie fotografiche della pagina.
28 Giugno 2016 - Damnoen Saduak Floating Market e Bangkok - Per raggiungere il mercato galleggiante più importante della Thailandia ho fatto un'escursione privata, proposta dall'hotel nel quale soggiornavo. Con un taxi direttamente dall'hotel ho raggiunto il sito e poi con una piccola barca, sulla quale ero solo io (ed il conducente), ho potuto scorrazzare lungo i canali fluviali del mercato per diverso tempo. I costi sono stati suppergiù di 1500 Baht per il viaggio di andata e ritorno in taxi e di 2000 Baht per l'ingresso al mercato con relativo giro in barca. Questi mercatini, direttamente sull'acqua, vendono principalmente cibi freschi (cibi locali cotti al momento e, come ovvio che sia, molta frutta) e souvenir. Seppure questi mercati siano assai caratteristici, sono diventati anche troppo turistici. Non sono poi così speciali, tutto è troppo costoso (sia l'imbarcazione, che la merce in vendita), sono una vera calamita per i turisti, per cui hanno perduto quell'aura di autenticità che li contraddistingueva in passato. Praticamente vi sono soltanto souvenir (cari) e cibi (comunque molto più cari rispetto ai prezzi di ogni angolo di Bangkok e del resto del paese). Se ne vale la pena? Probabilmente sì, il mercato galleggiante di Damnoen Saduak ha il suo fascino, però non è più la vera Thailandia. Nel viaggio di ritorno ho fatto tappa presso il Wat Chong Lom, tempio della provincia di Samut Songkhram. Nel pomeriggio, dopo essere rientrato a Bangkok, mi sono spostato per la città in direzione dei maggiori grattacieli, come la Mahanakhon Tower; questa torre, dalla singolare e discutibile forma, nel 2016 era l'edificio più alto della città. Ho fatto pure una sosta nel verdissimo e piacevole Lumphini Park, polmone della città, con dei laghetti nei quali si possono osservare persino i varani. Usufruendo della metropolitana (sia MRT, che BTS, sono sceso nell'ordine nelle stazioni di: Phloen Chit, Siam, Chong Nonsi e Ratchadamri) ho avuto modo di passare in rassegna tutto ciò.
29 Giugno 2016 - Bangkok e viaggio di ritorno - Ho proseguito il mio peregrinare per Bangkok. potendo vedere anche altri grattacieli e palazzi importanti, come la State Tower Bangkok e la River South Tower (grattacielo che dà sul Chao Phraya, fiume che attraversa Bangkok). Per spostarmi ho sempre usufruito della metropolitana (sia MRT, che BTS, sono sceso nell'ordine nelle stazioni di: Chit Lom, Saphan Taksin, Sala Daeng e Phaya Thai). Come ultimo monumento ho deciso di visitare anche il Wat Benchamabophit Dusitwanaram (conosciuto col nome di Marble Temple, ossia Tempio di Marmo), uno fra i templi buddisti più belli e rinomati di Bangkok. Verso sera ho ripreso il treno Airport Rail Link per l'aeroporto di Bangkok Suvarnabhumi e mi sono imbarcato per il lungo viaggio di rientro.
30 Giugno 2013 - viaggio di ritorno Bangkok-Milano Malpensa con scalo a Dubai - Il viaggio, come all'andata è stato effettuato con la compagnia degli Emirati Arabi "Emirates", con scalo a Dubai. Questo viaggio è stato particolarmente appagante ed interessante poiché mi ha lasciato un ricordo dolce e intenso, come le emozioni che la Thailandia sa regalare. Un connubio di mare e città, la sabbia dorata delle spiagge di Phuket, il caldo umido delle strade di Bangkok e l'aria condizionata ghiacciata dei negozi, ma soprattutto la spiritualità, la sacralità e la maestosità dei suoi templi, che almeno una volta nella vita vanno visti.
Ho soggiornato presso l'"APK Resort & Spa" di Patong a Phuket e presso il "Nantra Sukhumvit 39 Hotel" di Bangkok.

Foto di Phuket            Foto di Phuket            Foto di Phuket
Foto di: PHUKET (Patong località - Patong Beach - Karon Beach e Kata Beach)
Foto di Phuket            Foto di Phuket            Foto di Damnoen Saduak Floating Market
Foto di: PHUKET (giro dell'isola - città di Phuket) e DAMNOEN SADUAK Floating Market
Foto di Bangkok            Foto di Bangkok            Foto di Bangkok
Foto di: BANGKOK (città - Gran Palazzo Reale - templi)


THAILANDIA, diario di viaggio di Phuket e Bangkok

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