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CUBA, Dicembre 2003
Cartina politica di Cuba
Viaggio a Cuba... dove cielo e mare si confondono in un abbraccio
di colori da lasciar senza fiato

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Artigianato locale:
auto cubana (vecchia Cadillac)

Localizzazione viaggio

Foto di Playa Santa Lucia (veduta spiaggia)

Moneta cubana
PLAYA SANTA LUCIA (in Località Santa Lucia),
CAMAGÜEY, PLAYA LOS COCOS -Dicembre 2003-
I protagonisti della settimana a Cuba siamo: la mia ragazza (Morgana) ed io (Alessandro).

23 Dicembre 2003
Partenza dall'aeroporto di Milano Malpensa alla volta di quel di Camagüey, per trascorrere la settimana natalizia all'insegna del sole e del mare, situazione impossibile per la nostra zona (noi abitiamo in provincia di Pavia). Siamo partiti alle 17.00 ora italiana, tenendo conto del fuso orario, sei ore indietro rispetto l'Italia, l'arrivo sull'isola caraibica è stato intorno alle 21.30 ora cubana, dopo un lungo e noioso viaggio di circa dieci ore e mezza (per l'andata e per il ritorno, compagnia aerea "Lauda Air"). Arrivati al piccolo scalo di Camagüey, la prima cosa che ricordo è stato il profumo diverso dell'aria, quel tepore e quell'umidità tipica dei posti lontani, insomma una sensazione indimenticabile appena solcato il suolo dell'Isla Grande. Dopo un lento controllo alla dogana, siamo stati trasferiti all'hotel di destinazione; prima di poter raggiungere la nostra località, la nota Playa Santa Lucia (in lingua locale scritto Playa Santa Lucía), ci attendeva nuovamente un'abbondante ora e mezza di pullman. Giunti all'albergo, abbiamo pernottato.

24 Dicembre 2003
Primo giorno vero e proprio di vacanza. "Mi sveglio e dalla stanza del villaggio, appena apro la finestra, mi appare il mare. Devo subito uscire dalla camera e gettarmi sulla spiaggia". E' davvero stupenda, sabbia bianchissima (sembra farina), mare di varie gradazioni, dal blu, all'azzurro, al verde, insomma una vera e propria spiaggia caraibica, anche se Playa Santa Lucia si affaccia sull'Oceano Atlantico. Davanti a Santa Lucia e all'arcipelago di Camagüey si estende una fra le più grandi barriere coralline del mondo, ricca di fauna marina e dove giacciono una ventina di relitti di vecchie navi affondate. La mattinata è molto calda, intorno alle nove ci sono già 30 gradi (che non aumenteranno più nell'arco della giornata). "Sono proprio contento, pensare che mi avevano detto che la settimana prima del mio arrivo aveva fatto brutto tempo". "Unico difetto che i miei occhi vedono sono un po' di alghe portate dal mare, ma non bisogna temere, non è inquinamento, bensì sono resti di palme che il vento e l'oceano trasportano". Nella zona di Santa Lucia sono presenti alcune saline (un misto di acque salate e dolci, non distanti dal mare), dove se si è fortunati, è possibile vedere gli eleganti fenicotteri rosa allo stato brado.

25 Dicembre 2003
"E' il primo Natale che passo in spiaggia, mi godo il sole e il mare che sono splendidi"; la spiaggia di Santa Lucia si estende per 23 km di lunghezza, non è affollatissima, per cui è molto piacevole passeggiare tra il bianco della sabbia e il verde intenso della vegetazione tropicale che ne fa da cornice. Fra gli alberi presenti, vi sono palme da dattero e da cocco, mangrovie (dal pittoresco fusto attorcigliato), pini e chi più ne ha, più ne metta. "Nel pomeriggio mi dedico a fare amicizia con i fenicotteri rosa del villaggio", i quali sembrano molto abituati alle persone; ogni tanto è facile imbattersi in qualche simpatica iguana. Durante le serate sei trascinato dall'avvolgente clima dei balli latino-americani, che, in questi luoghi, appassionano chiunque; è molto piacevole bagnare le notti cubane con dell'ottimo "ron" locale. Oltre ai più conosciuti "Havana Club" e "Rum Varadero", consiglio il "Ron de Camagüey".

26 Dicembre 2003
Mattina passata in pieno ozio, al sole sulla spiaggia del villaggio. Nel pomeriggio, gita con il Cuba taxi (calesse trainato da cavallo) alla famosa Playa Los Cocos, chiamata anche "Coco Beach". La gita con il calesse ti permette di entrare in contatto con la natura fuori dal villaggio, con gli usi e i costumi del popolo cubano. Le case sono povere, la gente vive di poco, i salari sono indubbiamente più bassi, ma c'è sempre un grande sorriso sulle labbra delle persone; il popolo cubano è molto ospitale, orgoglioso della propria terra, gentile e, senza dubbio, con meno problemi rispetto a noi occidentali. Il guidatore ci fornisce molti particolari sulla vita della gente comune, sulle loro tradizioni e anche note geografiche; è un'esperienza molto costruttiva. Per arrivare a Coco Beach bisogna percorrere circa 8 km a nord del villaggio, si trova in un'insenatura nei pressi di Nuevitas, non lontano dall'arcipelago di Camagüey, al quale appartiene anche il noto Cayo Coco. Durante il breve tragitto vediamo una natura verdissima, rigogliosa, impenetrabile, nei prati sono presenti tantissime farfalle gialle che volteggiano tranquille, nel cielo scorgiamo la presenza di numerosi pellicani e avvoltoi (uccelli molto comuni a Cuba). Dopo una mezz'ora di suggestivo calesse, giungiamo alla spiaggia. Che dire, incantevole, stupenda, è la classica spiaggia caraibica che tutti sognano. Non c'è neanche un'alga, il mare ha dei colori favolosi, la sabbia è come a Santa Lucia, bianchissima e il sole splende in un cielo pittoresco. Con le spalle alla spiaggia, immergendosi nell'oceano, si vedono le casette di paglia e legno dei lavoratori dei villaggi, o semplicemente degli autisti di calesse. Tra le cristalline e limpide acque si possono trovare resti di grosse tartarughe tropicali, che però non si possono assolutamente portare a casa, pena salatissime multe. Playa Los Cocos, oltre alla sua candida sabbia e alle acque incredibilmente azzurre, ha il vanto di essere frequentata dai cubani, infatti è una spiaggia libera, ove per fortuna, non è loro proibito di stare (in molte spiagge, anche in una parte di Santa Lucia, è infatti vietato l'ingresso ai cubani, che non possono nemmeno fare il bagno; sono spiagge ad uso e consumo dei soli turisti e trovo che sia una cosa abominevole).

27 Dicembre 2003
Mattinata abbastanza ventosa (normale per Cuba). Per questo motivo decidiamo di fare un'altra gita con il calesse, questa volta la meta è di visitare tutta la località di Santa Lucia. Durante il tragitto, durato circa un'ora, ci immergiamo in pieno nella vita quotidiana di Cuba; si vedono capanne di legno con i panni stesi ad asciugare, le vecchie case colorate con persone che svolgono le mansioni di ogni giorno, qualche raffigurazione del Che... tutto circondato dal verde della vegetazione. Il panorama ci sembra molto diverso e strano rispetto all'Europa, sembra che la vita si sia fermata a duecento anni fa, sembra di essere sbarcati in un mondo che va al rallentatore, ma che infonde sicurezza e tranquillità. Ai bordi delle stradine una vegetazione lussureggiante ci accompagna; la località di Santa Lucia è composta da un agglomerato di abitazioni, una piccola scuola, un piccolissimo ospedale, pochi punti vendita di alimentari e quattro megavillaggi turistici, fra cui quello dove ho soggiornato, che rendono evidente i controsensi di questa terra: da una parte la povertà, la vita fatta di poche cose della popolazione comune, dall'altra il fasto e tutto quello che si può desiderare dalla vita, dei villaggi turistici (cibo a volontà, piscina, ecc...). D'altronde in questi posti esotici, è quasi uguale ovunque tale situazione, in quanto la mano d'opera e il turismo sono le risorse principali, senza le quali avrebbero ancora meno. La loro ricchezza sta nella natura. Resto della giornata, trascorso al sole sulla spiaggia.

28 Dicembre 2003
Durante la mattinata abbiamo fatto un'escursione in taxi (con il vero taxi) a Camagüey, provincia della zona in cui soggiornavamo. Camagüey è uno dei quattordici capoluoghi di provincia cubani, è la terza città dell'isola come grandezza e importanza, dopo L'Avana (La Habana) e Santiago de Cuba e dista circa 110 km da Playa Santa Lucia. Qui abbiamo potuto respirare la vera Cuba; ci siamo mischiati con le persone locali, scoprendo la loro cordialità e il loro tenore di vita (lo stesso tassista ci ha fatto da guida durante il tour cittadino). Con piacere ho apprezzato la pulizia delle strade, malgrado la semplicità dei luoghi e della gente. La città è discretamente caotica, in giro si vede ogni sorta di vettura, dai tipici carretti trascinati dal cavallo, ai motorini, alle innumerevoli biciclette e una grande quantità di macchine che erano in vigore negli anni cinquanta negli Stati Uniti (le vecchie Cadillac, Ford e altre ancora). A Camagüey si ha la sensazione che la situazione degli abitanti sia leggermente migliore rispetto a quella di coloro che vivono nei piccoli centri; la città è ricca di chiese (gli abitanti sono molto cattolici), incastonate in un dedalo di strade da cui emergono edifici e casette colorate. Ci sono diversi negozi, alcuni bar, alcuni ristoranti, insomma si sente aria di città. Le vie sono tipicamente in stile spagnolo, infatti tutto il reticolo urbano è stato costruito dai coloni spagnoli, dopo l'arrivo di Cristoforo Colombo, scopritore dell'isola. Anche gli edifici sono tipicamente spagnoli, vi sono parecchie chiese, alcune piazze e una via commerciale con vari negozi. Da visitare ci sono: Plaza de Los Trabajadores, la chiesa di Las Mercedes (detta anche La Merced), la chiesa di La Soledad, la Catedral (Catedral de Nuestra Señora de la Candelaria) con la sua bellissima piazza e la caratteristica Plaza San Jaun de Dios, che è la più famosa di Camagüey. In questa piazza, oltre ad esserci la singolare ed omonima chiesetta in stile coloniale (datata 1728), c'è un negozio di souvenir, che è specializzato nella vendita dei rinomati sigari cubani. La città è anche conosciuta per i "tinajones", ossia grandi vasi di argilla che venivano usati per raccogliere l'acqua piovana. Proseguendo con grande tranquillità il nostro giro turistico, ci siamo incamminati nel mercato cittadino, dove si può trovare qualsiasi genere alimentare, in prevalenza frutta, visto che siamo ai Caraibi. Lungo il tragitto (dall'hotel e ritorno) abbiamo potuto ammirare la bellezza della campagna cubana, tutta colorata di verde, con sterminati campi, con palme, alberi tropicali e coltivazioni di banane (gli spazi sono immensi, il cemento non ha ancora preso piede e la natura è qualcosa che non dimenticherò mai). Resto della giornata, passato in spiaggia.

29 Dicembre 2003
Mattinata trascorsa al villaggio; nel pomeriggio abbiamo fatto la gita a cavallo (giornata parecchio ventosa). Un'esperienza molto bella, siamo partiti dal villaggio a cavallo, con cavalli molto mansueti, alla scoperta delle spiagge nei dintorni. Dopo le spiagge dei villaggi, iniziano le spiagge più selvagge, che conservano il fascino dell'inesplorato, le gradazioni dei colori sono sempre le stesse, ma è bellissimo non scorgere neanche una persona; perfetto per fotografie simili a cartoline. Solo qualche barca di pescatori ti ricorda che qualche altro uomo è stato in quei posti prima di te.

30 Dicembre 2003
Ultimo giorno di questa indimenticabile settimana a Cuba. Nel corso della mattinata siamo tornati con il calesse a Coco Beach, in quanto il suo fascino ci aveva stregati; abbiamo fatto l'ultimo bagno in quelle acque favolose e, prima di andare via, è stato inevitabile commuoversi un attimo. Nel pomeriggio abbiamo salutato anche Playa Santa Lucia con un bel bagno. Durante la serata, dopo aver svogliatamente preparato le valigie, siamo stati trasferiti dall'hotel all'aeroporto di Camagüey. In nottata siamo partiti alla volta di Milano Malpensa.

31 Dicembre 2003
Intorno alle 17.00 siamo sbarcati a Milano, il grigiore invernale, il freddo e la neve per le strade, caduta quando noi eravamo al caldo della spiaggia, ci ha fatto capire di essere tornati davvero a casa. Di questo viaggio (più di ogni altro) conserverò per sempre un ricordo dolcissimo... Cuba mi è entrata nel cuore per mille motivi: la sua gente (schiva e patriottica), i colori di Camagüey (città sonnecchiante e solare), le bellissime auto antiche (che sono la maggioranza delle automobili che circolano sull'isola), le spiagge incontaminate, il verde della natura (che fa tornare indietro nel tempo), il profumo dell'aria, ecc... Nessun altro luogo ha il potere di catapultarti nel passato... nessun altro luogo mi ha regalato le emozioni di Cuba!
 

Foto di Località Santa Lucia (panorama)

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Il sole caldo e le acque cristalline rendono Cuba
un luogo unico al mondo


Foto di Playa Santa Lucia (veduta dal molo)     Foto di Playa Santa Lucia (fenicotteri rosa) Fenicotteri rosa

 Veduta di Playa Santa Lucia dal molo

La bellezza e il fascino dell'Isla Grande sono rimasti intatti
come natura l'ha creata


Foto di Playa Santa Lucia (scena balneare)     Immagine di Playa Los Cocos -Coco Beach- (veduta da riva) Playa Los Cocos

 Bagno a Playa Santa Lucia

Foto di Playa Santa Lucia (all'ombra di una palma)


CUBA, diario di viaggio della provincia di Camagüey

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DOVE HO SOGGIORNATO

LOC. SANTA LUCIA (Playa Santa Lucia): VENTACLUB SANTA LUCIA


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