AUSTRIA e GERMANIA:
diario di viaggio di Antonia Scaligine

 
Campo Vacanza 2004  -Tirolo- Austria/Germania

-Diario di: Seefeld, Abbazia di Ettal, Garmisch, Monaco di Baviera, Reggia di Linderhof, Innsbruck- "Dalla meravigliosa Italia, un salto nella bella e caratteristica Austria". Dopo una lunga e stressante nottata e giornata, finalmente siamo arrivati a Seefeld, stanchi sì, ma felici, perchè la felicità non è solo il punto di arrivo, ma anche il modo di viaggiare. Viaggiare è un piacere, un' emozione improvvisa, un panorama inaspettato, un momento spirituale. Viaggiare, sì, ma per conoscere nuove persone e culture, stupirsi per essere diversi ma, allo tempo stesso simili. Scoprire nuovi luoghi e paesaggi che diventano presto familiari come i nostri paesaggi. Lasciare un po' di sé, la parte migliore di noi stessi in ogni posto e tornare a casa con tante immagini ancora negli occhi, con i profumi, i sapori, emozioni nel cuore, "ricordando sempre che ciò che noi lasciamo è sempre qualcosa che già conoscevamo, ma ciò che vale di più è sempre ciò che apprendiamo, conosciamo, ci portiamo e stipiamo nel nostro cuore. Tutto ciò che ci fa sentire liberi, e tutto ciò che ci rende partecipi dell'infinità della vita, della natura e di Dio". Sì, viaggiare ...diceva una bella canzone di Battisti ma non per fuggire da se stessi, cosa impossibile, vero? Ma per ritrovarsi. Quest'anno abbiamo visitato il Tirolo, meraviglioso mondo alpino occidentale delle Alpi Bavaresi. Ci ha accompagnato lungo questo viaggio una bella e rubiconda luna piena che, come un dì ispirò il Leopardi: graziosa luna, diletta luna che pendevi allor su quella valle... così anche noi ci siamo rivolti a lei, con animo poetico e religioso, ringraziandola per aver illuminato il nostro viaggio di andata. L'Austria ci ha accolto ed ha aperto le sue porte a noi italiani con cordialità e ospitalità. Accoglienza calorosa, mai pesante, dipinta sul sorriso di tutti, decisamente genuina. Seefeld, dunque sinonimo di neve e divertimento, ma divertimento per tutti, perché proprio lì esiste il PLAYCASTLE, il più grande castello dei divertimenti al mondo. L'edificio é stato costruito sul modello dei più antichi castelli medievali, con torri, ponti levatoi, tranelli e racchiude in sé mille e più sorprese, e già all'ingresso ci troviamo catapultati in nuovi mondi. Abbiamo trascorso momenti indimenticabili nella bella e ducale Seefeld, paradiso degli sciatori, dei fondisti, ma anche nido familiare tirolese. Oggi è una località dalle mille sfaccettature, un punto d'attrazione per ospiti da tutto il mondo, in grado di riunire in un unico interesse, sport, wellness e vacanze. Dov'è anche possibile trovare una zona pedonale, una piscina al coperto, un corso di golf, un centro congressi e un casinò l'uno accanto all'altro. E tutto questo è circondato dallo straordinario paesaggio delle montagne del parco alpino Karwendel e dalla catena del Wetterstein. Abbiamo passeggiato per boschi e strade, dove di solito passano le caratteristiche carrozzelle. Abbiamo visitato Garmisch-Partenkirchen, comune della Germania situato nel Land della Baviera e più precisamente nel distretto rurale di Garmisch-Partenkirchen di cui è capoluogo. Mittenwald, piccolo e grazioso villaggio alpino (8.500 abitanti), che si trova a sud di Garmisch-Partenkirchen e vicinissimo al confine con l'Austria, è rinomato per le sue belle case decorate e per una particolarità che deriva dall'antica arte italiana della liuteria. Nella cittadina esiste anche una scuola tecnica statale per diventare liutaio, una professione di alto artigianato che rappresenta il vanto ed una importante risorsa economica per la zona. Abbiamo pregato nellAbbazia Benedettina di Ettal che un tempo costituiva, con le vicine abbazie di Benediktbeuren e Tegernsee, la terza alta corte monastica nell'area veterobavarese. Situata in una valle delle Alpi. Chiesa abbaziale, testimonianza più significativa di cultura barocca della Germania meridionale. Il monastero, grande quanto un palazzo, è il risultato di una lunga evoluzione storica. Era un centro di amministrazione che partecipava al governo della regione, oggi, invece, racchiude una comunità religiosa dentro la chiesa cattolica fondata secondo la regola dei benedettini. Fu fondata da un monaco di Sant'Emmeramo intorno al 1388. La leggenda così arricchita narra che nel corso della una spedizione a Roma, l'imperatore Ludovico era precipitato in una situazione molto critica e desiderava ritornare nel suo ducato bavarese, ma apparve all'imperatore un "monaco grigio", che gli comunicò che sarebbe uscito dalla quella situazione con un voto. L'imperatore avrebbe dovuto costruire nello "Ampferang" un monastero in onore di Dio e della Madonna. Poiché l'imperatore non conosceva il posto chiamato "Ampferang", il monaco gli promise di mostrarglielo. Così l'imperatore fece voto di fondare il monastero e il monaco gli consegnò un'immagine mariana di marmo bianco. La profezia del monaco, secondo la quale l'imperatore sarebbe uscito dalla sua situazione critica, si avverò. Mentre l'imperatore era a Partenkirchen chiese ad un cacciatore dove si trovasse "Ampferang". Il cacciatore, cavalcando con l'imperatore in quel bosco senz'altro infestato da banditi, lo condusse fino a luogo indicato. Presso un vecchio albero il cavallo dell'imperatore s'inginocchiò consecutivamente tre volte. Era quello il posto in cui bisognava edificare il monastero. Secondo la leggenda anche il nome di "Ettal" è da ricondursi all'imperatore. Questa è la leggendaria narrazione sulla fondazione del monastero, che, nonostante tutti gli abbellimenti, contiene un notevole fondo di verità. Ettal oggi, cioè la comunità, si compone di 55 membri. Dopo la lode del Signore tra le attività più importanti vi sono l'educazione dei giovani nella scuola e nel collegio. Inoltre una serie di aziende provvede a soddisfare i bisogni immediati dell'abbazia: la panetteria, la libreria abbaziale, la casa editrice del monastero, il birrificio, la distilleria, il giardino, l'economato, l'agricoltura e la silvicoltura, l'albergo e gli appartamenti-vacanze, la sartoria, la falegnameria, la fucina, la lavanderia ed una centrale elettrica. L'abbazia è pertanto tra i maggiori datori di lavoro della zona. Per assolvere anche alla funzione missionaria l'abbazia di Ettal ha fondato con quattro confratelli una nuova comunità in Sassonia: a Wechselburg, vicino Chemnitz è stata presa in gestione una parrocchia cattolica della diaspora, rifondando un monastero soppresso negli anni della Riforma. Abbiamo visitato Monaco di Baviera, città che attira ogni anno milioni di turisti da tutto il mondo, grazie alla sua fama di città culturale e artistica e grazie all'Oktoberfest, festa popolare più grande e famosa del mondo e anche grazie alla sua rinomata birra. Monaco fu fondata da Enrico il Leone nel 1158, divenne sede di potere del ducato di Bavaria-Monaco e durante la guerra dei trent'anni la città fu occupata da Gustavo Adolfo di Svezia; nel 1806 divenne capitale del regno di Bavaria. Durante il regno di Ludovico I furono costruiti edifici famosi come la Glyptothek, la Vecchia e la Nuova Pinacoteca, il Palazzo Reale, la Feldherrnhalle e il Siegestor. Dopo la prima guerra mondiale la città fu preda e covo di inquietudini sociali e politiche. Nel novembre del 1918 i comunisti presero il potere fondando la Repubblica Sovietica di Monaco (Münchner Räterepublik) la città divenne una roccaforte nazista una volta che Hitler prese il potere in Germania, nel 1933, e fu indispensabile per l'ascesa del Nazismo, tanto da essere chiamata dai nazisti stessi Hauptstadt der Bewegung ("capitale del movimento"). Il quartier generale del NSDAP fu stabilito a Monaco. La Frauenkirche ("Dom zu unserer lieben Frau" - Cattedrale di Nostra Signora) è la costruzione più famosa nel centro della città. La cattedrale di Monaco di Baviera è famosa per le sue torri gemelle sovrastate da cupole in ottone a cipolla. A prima vista le due torri sembrano della stessa altezza, ma in realtà una è leggermente più alta dell'altra. Diversamente dalla maggior parte delle costruzioni della vecchia città di Monaco di Baviera, le torri della Frauenkirche (ma non la chiesa stessa) sopravvissero intatte alla guerra, rendendole vecchie di oltre 400 anni. Le torri della Frauenkirche, costituiscono anche la regola per il limite di altezza per le nuove costruzioni nella città. La Michaelskirche è la più grande chiesa rinascimentale a nord delle Alpi, la Theatinerkirche è una basilica in stile alto barocco italiano La piazza principale è Marienplatz, in cui si trova anche l'imponente municipio della città, grandiosa costruzione in stile neogotico. Famose attrazioni turistiche sono il Giardino Inglese (Englischer Garten - un parco al centro della città che include un'area per nudisti, percorsi di jogging e bridle-paths), Deutsches Museum (museo della scienze e della tecnica) e il Rathaus-Glockenspiel, l'orologio del municipio riccamente ornato di figure in movimento, mentre la piazza è sempre invasa dall'odore dei wurstel che cuociono nei vari bar e locali che si affacciano sulla piazza. Inoltre si vede gente seduta ai tavolini che consuma i classici boccali di birra. Incanti e spiragli, penombre che abbiamo indossato gustato assaporandoli con la buona spumosa birra in boccale tra le strade della grande metropoli di Monaco, tra l'allegria amichevole della gente. Sotto un sole cocente, nella grande piazza abbiamo assistito allo spettacolo dell'orologio animato della torre di Rathaus. Abbiamo accarezzato con lo sguardo e con gli occhi del cuore quel fresco silenzio profondo dei monti, quei suoni sperduti giunti dai borghi e dai villaggi lontani tirolesi e austriaci... Monti che tentano all'ascesa dai profumi sottili nei morbidi colori, dai riflessi iridati, stagni, sentieri, incantati sperduti in boschi dagli aromi fragranti con echi e concerti di cori nascosti, di voci sopite quasi in preghiera. Giogaie di monti con pastori di greggi al pascolo su sentieri fiabeschi, montani, greti di fiumi fantasmi, fumanti di rogge e torrenti, paradiso selvaggio, di nubi gonfiate e fuggenti sotto un fantastico cielo. Boschi infitti da vecchi abeti strani infiniti giganti che smossi dal vento invitano e tentano ai sogni agli incubi a segreti arcani. Castelli romiti, sfarzosi come la casa estiva di re Ludovico II di Baviera a Linderhof nel mezzo di una aspra zona montuosa nella solitudine di una grande valle di Graswang, il re Ludovico che amava fuggire dal mondo, si fece costruire un castello proprio lì, dove suo padre Massimiliano II possedeva una tenuta da caccia "la casetta reale". Intarsiato soltanto di smisurata magnificenza, ma anche di solitudine e bassezza umana, copiando un po' lo stile e l'arte di Versailles. Regna e trabocca solo ricchezza e lussuria che si riflette in quello straordinario stile di vita passionale di questo "Re fiabesco", bello, ma infelice e solitario. Piacevole passeggiate in autobus tra Austria e Germania abbiamo segueto la valle del fiume Inn. Da Seefeld è stato molto facile arrivare a Innsbruck, sul fiume Inn. La sua architettura ci ricorda ad ogni angolo di strada che la città fu capitale imperiale. Ciò lo deve principalmente a Massimiliano I d'Asburgo, investito della dignità imperiale nel 1493. Grande cacciatore di camosci ed alpinista emerito, Massimiliano, innamorato del Tirolo, fa di Innsbruck la sua capitale. Se si dovesse paragonare Innsbruck ad un'altra città, questa sarebbe Grenoble con cui, del resto, è gemellata. Ogni visita di Innsbruck che si rispetti deve cominciare da quella del Goldenes Dachl (Tettuccio d'oro), una loggia d'onore che l'imperatore fece costruire nel 1494 in occasione del suo secondo matrimonio con Bianca Maria Sforza. Su questa loggia riccamente decorata di stemmi e di aquile monocefali e bicefali, ci sono i ritratti di Massimiliano e della sua nuova consorte. Più singolare, invece, il fatto che vi figuri anche l'effigie della prima moglie, Maria di Borgogna, figlia di Carlo il Temerario e suo unico e vero grande amore. Il tetto di questa romantica loggia è ricoperto da 2.557 lamine di rame dorato al fuoco. L'altra personalità che ha lasciato la sua impronta nella città è l'imperatrice Maria Teresa. Anche se in quell'epoca la città non era più capitale, Maria Teresa intendeva comunque riaffermare la potenza degli Asburgo sul Tirolo con qualche monumento degno di questo nome. Questa città incanta, con i mercatini che anche ad agosto hanno oggetti natalizi, l'architettura tipica, il famoso tetto d'oro e la meravigliosa reggia imperiale con i suoi lussureggianti giardini. E' stata un'esperienza stranissima poter ammirare quelle stanze e quegli oggetti e poter passeggiare tra quei fiori che avevo solo ammirato nei film. Mi trovavo negli stessi luoghi che ci avevano fatto incantare il film della principessa Sissi. Abbiamo passeggiato sotto un cielo sereno da dove giungevano stormi di lucide scintille ad irrorare zolle di terra bagnate, profumate, dure e rupestri magia della natura anche quest'anno un angelo dalle ali umane ci ha condotto per queste strade straniere, belle, quasi come i nostri splendidi e ineguagliabili paesaggi italiani, posti da lasciare un bacio su ogni loro sillaba, Se-e-feld. Paesini che sembrano spuntati dai sogni, di fate, principesse e gnomi, fiabeschi con dipinti murali con porte e finestre intarsiati a merletti, dove ancora le donne si vestono con ampie e lunghe gonne camicette di pizzo e corpetti, gli uomini con gilè, calzettoni e scarponi. Queste località sono famosi in tutto il Land come i paesi dei presepi, sedi della scuola bavarese di scultura e intaglio del legno. Le case affrescate sono molto belle, tra di loro molto famosa è la Pilatushaus, un'altra ha affreschi che raccontano la favola di Hans e Gretel, un'altra ancora è decorata con scene della favola di Cappuccetto Rosso. Foreste, natura incontaminata e tipici paesini di vallata hanno fatto da contorno a questo suggestivo campo-vacanza della nostra chiesa S. Antonio e il nostro parroco Don Carmine. Un grazie a tutto e a tutti per aver toccato con le nostre mani, occhi e piedi queste bellezze austriache, splendide quasi come i nostri incantati paesaggi italiani e chiudo alla maniera austriaca di salutare "Gruss Gott" salutiamo Dio. Antonia Scaligine

Antonia Scaligine da Taranto
sergiocitriniti@alice.it






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