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Djerba: l'isola della Tunisia e del Mediterraneo, nota per la mitezza del suo clima
La costa nord-orientale (zona di SIDI MEHREZ) è la parte più turistica dell'isola, dove sorgono gli hotel e dove le spiagge sono bianche e ben curate (grazie all'impegno delle numerose persone impiegate).
Quotidianamente sulla spiaggia e nei dintorni, si possono trovare cavalli e dromedari, sui quali è possibile fare un giro.
Le case di Djerba (chiamate "menzel") sono tutte basse, di color bianco e con le finestre azzurre; l'intero paesaggio è desertico, punteggiato da palme da dattero, che ne spezzano la monotonia.
GUELLALA, nel sud-ovest dell'isola, è la cittadina nota per le sue belle ceramiche fatte a mano, oltre che per il museo degli usi e costumi arabi (foto di
destra).
Il Ponte Romano, che collega Djerba al resto della Tunisia, è lungo sette chilometri ed è stato costruito nella punta meridionale.
Da Guellala, in direzione nord (nel villaggio di HARA SGHIRA), si incontra la SINAGOGA EBRAICA EL GHRIBA (la più vecchia di tutto il Nord Africa), che conserva al suo interno la "Torah" più antica del mondo (libro sulla legge ebraica).
HOUMT SOUK, nella parte nord dell'isola, con i suoi 50.000 abitanti è il capoluogo amministrativo di Djerba. E' la città del commercio, con bazar e mercatini all'aperto che vendono vasellame, spezie, terre cotte, tappeti e tanto altro ancora.
HOUMT SOUK: il porto, con i velieri in stile "pirata". Da qui si parte per le escursioni in barca, dove è possibile vedere i delfini in libertà che fanno le loro incredibili evoluzioni in acqua.
La zona turistica di Sidi Mehrez termina con la penisola di RASS RMEL; qui c'è una deliziosa isoletta (elevata di pochissimo sul livello del mare), chiamata l'ISOLA DEI FENICOTTERI, interamente deserta, abitata solo dai fenicotteri rosa in inverno. L'acqua è limpida e ha una bellezza esotica, il territorio è completamente rivestito da piccole dune di sabbia bianca, che lo rendono surreale.
L'Isola dei Fenicotteri ha il sapore dell'Africa autentica, grazie al gioco di colori che il cielo, il mare e la sabbia, regalano.
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DIARIO DJERBA
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