La visita di Stone Town è semplice quanto interessate, di valore storico (il centro è dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità), quanto di scoperta di una popolazione che vive in maniera totalmente diversa dalla nostra. Si inizia dal mercato, dove è presente in gran quantità la frutta tropicale, oltre che le spezie e il pesce; si prosegue con la Chiesa Anglicana (nella foto sopra), a fianco della quale ci sono le tetre statue costruite per celebrare la memoria degli schiavi che venivano radunati in questo luogo, per essere venduti in tutto il mondo; si va poi alla Casa delle Meraviglie e al Forte Portoghese, senza tralasciare un giro per le strette viuzze centrali, dove l'occhio cade sulle antiche case di pietra, decorate con bellissime porte.
Il merato di Stone Town e un negozio di artigianato locale.
La statua degli schiavi di fianco alla Chiesa Anglicana e la Casa delle Meraviglie, un tempo residenza del sultano, ospita ora il museo sugli usi e costumi di Zanzibar.
Usciti dal Forte Portoghese, posto quasi di fronte alla Casa delle Meraviglie (nella foto di sinistra), facendo due passi si raggiungono le vie più centrali; in una di queste c'è la casa natale di Freddie Mercury (epocale cantante dei Queen), adibita ora come negozio di souvenir per i turisti occidentali. Freddie nacque su quest'isola poiché i suoi genitori lavoravano al consolato inglese di Zanzibar, a nove anni si trasferì in Inghilterra e non vi tornò mai più (nella foto di destra, la casa di Freddie Mercury è la seconda, quella bianca).
Nel centro città le vie si intrecciano e si stringono, diventano piccoli budelli dove si possono ammirare le antiche case di pietra e le loro straordinarie porte intarsiate e decorate, simbolo di agiatezza e di benestare per chi le abitava nel passato.
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