INGHILTERRA: LONDRA (Agosto 2008)
 
Foto di Londra
LONDRA: BIG BEN

Cartina politica della Gran Bretagna

Foto di Londra (guardie a cavallo)

Mappa del centro di Londra

LONDRA, dal 25 al 28 AGOSTO 2008

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25/08/2008 Insieme a Morgana sono partito per Londra dall'aeroporto bergamasco di Orio al Serio. Per i voli di andata e di ritorno abbiamo utilizzato la compagnia aerea "Ryanair". Per arrivare a Londra l'aereo impiega meno di due ore. Durante il tragitto di andata abbiamo sorvolato le Alpi, osservandole in tutta la loro suggestione (anche se le avevo viste altre volte dall'alto, il risultato è sempre lo stesso: stupore e patos). All'arrivo all'aeroporto di Londra Stansted, abbiamo immediatamente cambiato i soldi (poiché il cambio conviene di più sul posto piuttosto che nelle banche italiane) e abbiamo comprato il biglietto del treno per il centro di Londra ("Stansted Express", biglietto di andata e di ritorno da Londra Stansted a Liverpool Street Station, con un prezzo superiore alle 25 Sterline a testa, cioè pari a circa 36 Euro, davvero un'esagerazione). La stazione ferroviaria di Liverpool Street è ampia e molto importante dal punto di vista del traffico ferroviario ed è situata nella strada omonima, nell'East End londinese. Il treno impiega quarantacinque minuti per raggiungere la stazione ferroviaria (i treni partono tutto il giorno ogni quindici minuti, la stazione dell'aeroporto è facilmente raggiungibile seguendo le indicazioni all'interno della sala arrivi). Giunti a destinazione, abbiamo subito acquistato l'abbonamento alla metro ("travelcard", abbonamento per tre giorni, costo di circa 17 Sterline a testa, cioè pari a circa 24 Euro; anche qui un prezzo altissimo, però non si può fare a meno dell'abbonamento per la metropolitana, anche perché è l'unico mezzo che consente di girare in maniera veloce e impeccabile la capitale britannica). Londra, con i suoi oltre sette milioni e mezzo di abitanti, esercita sempre un fascino particolare e sa far sognare ogniqualvolta ci si ritorna, però è sempre più cara. Era cara quando stetti per la prima volta nel 1997, è ancora più cara oggi. Risulta quasi proibitivo viaggiare per Londra, le cose che maggiormente pesano sul portafoglio sono proprio quelle di prima necessità, cioè il cibo in bar e ristoranti e i mezzi pubblici per spostarsi (gli abbonamenti ai mezzi hanno prezzi abbastanza infuocati, e le singole corse non sono neanche da prendere in considerazione). Invece per quanto riguarda l'abbigliamento e gli acquisti in negozi vari si può trovare ancora della roba a prezzo onesto (in questo caso ci sono negozi per tutte le tasche). La vita a Londra costa senz'altro di più rispetto alle altre grandi metropoli del mondo, peccato! La metropolitana di Londra è rimasta esattamente come me la ricordavo dal mio precedente viaggio del 1997, cioè non l'hanno mai più rinnovata o restaurata, infatti oggi si presenta piuttosto vecchiotta, superata in modernità e tecnologia dalle metropolitane di mezza Europa. A metà mattinata avevamo già posato le valige nel nostro hotel, situato vicino alla fermata della metropolitana Earl's Court (linea verde della metro, cioè District Line; per Earl's Court passa anche la linea blu, cioè Piccadilly Line) e ci eravamo già messi in marcia per incominciare a vedere il più possibile di Londra. Questa zona di Londra è posizionata tra il Distretto di Kensington and Chelsea e quello di Hammersmith and Fulham. Dopo un iniziale giretto intorno alle vie del nostro hotel e dopo aver osservato l'Earls Court Exhibition Centre (conosciuto come Earls Court Arena), ossia una struttura in cui si organizzano concerti e convegni, abbiamo raggiunto il quartiere di Notting Hill con la metro. Notting Hill, fermata omonima di diverse linee della metro (linee rossa, gialla e verde, cioè Central, Circle e District Lines), appartiene al Municipio di Kensington and Chelsea ed è situato nella parte occidentale del centro di Londra. Proprio il giorno della nostra visita erano in atto i festeggiamenti per il Carnevale del quartiere, infatti durante il lunedì di Carnevale a Notting Hill si organizza una festa con musica caraibica e balli, che si chiama appunto "Carnival". Nonostante l'infittirsi della bolgia di gente che sopraggiungeva per i festeggiamenti, abbiamo fatto in tempo a visitare il quartiere con le sue numerose vie caratteristiche (nelle quali spiccano negozi che vendono libri usati, negozi che vendono articoli strani e bizzarri, oppure negozi che vendono vestiti stravaganti, usati e assolutamente retrò). In queste strade, abbellite da tanti edifici colorati e dalla fattezza tipicamente britannica (squadrati, con rivestimenti in legno e con balconi sporgenti e chiusi, formati da ampie vetrate rettangolari), ci sono parecchi uffici di cambio valuta (anzi direi uno dietro l'altro, intervallati solamente da negozietti che vendono libri e dischi usati). Abbiamo gironzolato per Pembridge Road, Kensington Park Road, Ladbroke Square (via arcuata, laterale rispetto a Kensington Park Road) e Portobello Road (famosa per il suo mercatino dell'usato, presente ogni week-end). Poi abbiamo proseguito a piedi verso Kensington Gardens, passando davanti a Palace Court, un palazzo in mattoni a vista a cavallo dei quartieri residenziali di Notting Hill e Kensington. I Kensington Gardens, un tempo giardini privati di Kensington Palace, oggi sono uno dei tanti parchi cittadini. Londra possiede un numero spropositato di parchi, tutti molto grandi, curati in maniera maniacale, bellissimi, ordinati, con un verde meraviglioso. Tutti quanti hanno laghetti, alberi, prati immensi; l'amore per i parchi è un sentimento tipico dei residenti delle isole britanniche (questa è una cosa che noi italiani dovremmo imparare). Dopo un po' di relax in questo polmone cittadino, dopo una piccola sosta sulle panchine e sulle sdraio poste a bordo lago (in compagnia di papere, cigni e anatre), abbiamo ripreso la metro e abbiamo raggiunto Oxford Street (fermata delle metro Tottenham Court Road, linea rossa, cioè Central Line; oppure fermata della metro Oxford Circus, linee rossa, azzurra e marrone, cioè Central, Victoria e Bakerloo Lines). Oxford Street è la via delle compere, dello shopping londinese; lungo questo corso la gente passeggia sui marciapiedi con borse piene di nuovi acquisti, entra ed esce dai numerosissimi e sfavillanti negozi con l'entusiasmo di essere in una delle più grandi metropoli del mondo. Fra i migliori megastore presenti in Oxford Street, consiglio quello della "Walt Disney", quello di "H&M" (abbigliamento) e quello di "HMV" (musica, tecnologia e accessori). Ovviamente per chi è più intenditore di me, ci sono negozi di grandi firme, soprattutto per quello che concerne il campo dei vestiti e dei preziosi. Dopo un po' di shopping e qualche foto, abbiamo proseguito in metro per Piccadilly Circus, uno degli emblemi della città. Piccadilly è una delle piazze più famose al mondo, ove c'è di tutto: dalle insegne al neon ai ristoranti, dai negozi ai cinema, dai teatri ai locali di divertimento. Ci siamo fermati in uno dei ristoranti per pranzare. A parte questo pranzo in un ristorante di Piccadilly Circus (tra l'altro molto elegante e con visuale sull'intera piazza), abbiamo quasi sempre consumato i pasti comperando la roba nei numerosissimi supermarket e minimarket, aperti ad ogni ora del giorno (alcuni anche tutta la notte, altri fino a sera tardi), fatta eccezioni per due volte, nelle quali abbiamo mangiato in due differenti fast food (a Londra, come ormai in gran parte d'Europa e parte l'Italia, c'è l'imbarazzo della scelta per i fast food; in alcuni di essi si possono mangiare gustosi panini imbottiti e non i soliti hamburger che sembrano finti). In generale mi è parso che la qualità del cibo sia migliorata nel corso degli anni, così come la cura con la quale vengono preparati i piatti e si sia livellato lo standard qualitativo con il resto dei paesi d'Europa (dico ciò poiché nel 1997 a Londra avevo mangiato veramente male). Siamo entrati anche al Trocadero, la vastissima sala giochi a diversi piani che si trova appena dopo le famose insegne pubblicitarie e la piccola Statua di Eros. Il Trocadero, all'interno del palazzo chiamato London Pavilion, è rimasto uguale a come lo ricordavo, infatti era già avveniristico e spaziale all'epoca e lo è ancora ai giorni nostri. Piccadilly Circus si trova nel cuore di Londra ed è servito dall'omonima stazione della metropolitana (linee blu e marrone, cioè Piccadilly e Bakerloo Lines). Da Oxford Street è possibile raggiungere a piedi Piccadilly Circus passando da Regent Street. A questo punto, non ancora paghi della giornata londinese, abbiamo ripreso la metropolitana e siamo andati a vedere un altro simbolo della città, cioè Trafalgar Square (ove si trova la mitica Colonna di Nelson con sotto le statue in bronzo di quattro leoni e ove si staglia l'imponente edificio della National Gallery, con la sua cupola tonda e i colonnati d'ingresso). La fermata della metro per raggiungere Trafalgar Square è Charing Cross (linea marrone, cioè Bakerloo Line). Da Trafalgar Square si vede in lontananza il Big Ben. Di sera abbiamo fatto un altro giretto per Piccadilly Circus (quando è buio le luci di Piccadilly rapiscono lo sguardo e trasportano il corpo, la mente e l'immaginazione di tutti coloro che hanno la fortuna di camminare in quelle strade).
26/08/2008 Di mattina: zona dell'University of London (King's College London). Con la metro fino alla fermata Temple (linea verde, cioè District Line). Questa fermata è accessibile da Essex Street. I palazzi dell'università sono affacciati sul Tamigi, il complesso dell'università prende il nome di Somerset House. Da qui è possibile camminare sul lungofiume, strada chiamata Victoria Embankment, e vedere i bellissimi scorci che il Tamigi offre con in lontananza le cupole e i palazzi londinesi. Numerosi sono anche i ponti che collegano le due sponde del Tamigi. Nei paraggi c'è la Corte Reale di Giustizia (The Royal Courts of Justice). Verso l'ora di pranzo abbiamo raggiunto la fermata della metro Westminster (linee verde e gialla, cioè District e Circle Lines), zona nella quale si concentrano i monumenti più noti e prestigiosi di Londra. La fermata della metropolitana è incredibilmente nuova, dico così perché è una delle poche di Londra ad essere spaziosa e di recente restauro. Appena si arriva in superficie ci si trova di fronte al mitico Big Ben. Il Big Ben è la torre dell'orologio, torre del Palazzo di Westminster, alta novantasei metri circa, costruita in stile neogotico. I quadranti del Big Ben misurano otto metri ciascuno, mentre la lancetta delle ore supera i due metri e mezzo di lunghezza e quella dei minuti supera i quattro metri di lunghezza. Il Palace of Westminster, la cui facciata migliore è osservabile dalle rive del Tamigi, è meglio noto con il nome di Houses of Parliament (letteralmente Case del Parlamento, ma più appropriatamente Palazzo del Parlamento). Il Palazzo di Westminster è avvolto da meravigliosi giardinetti verdi con aiuole e alberi, non lontano da esso si eleva la superba Abbazia di Westminster (Westminster Abbey), dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità; la facciata principale dell'abbazia è quella occidentale, ove troneggiano le West Towers. Da lì ci siamo direzionati verso il Ponte di Westminster (Westminster Bridge), il lungo e famoso ponte dal quale si gode un bel panorama dei palazzi del Big Ben. Sotto al ponte, sul lungofiume del Tamigi, c'è il London Eye, vale a dire una ruota panoramica altissima (il London Eye, inaugurato nel 2000 in occasione dell'inizio del nuovo millennio, è la ruota panoramica più grande al mondo), poi ci sono anche alcuni musei, come ad esempio: il Movieum of London (museo del cinema), un'esposizione fissa dedicata a Dalí, il London Aquarium e pure un'enorme sala giochi. Insomma c'è solo l'imbarazzo della scelta se si ha tanto tempo a disposizione e parecchie sterline da spendere. Dopo un po' di relax sulle panchine di fianco alla ruota panoramica e qualche foto di rito alle rive del Tamigi, siamo andati con la metro fino a Great Russell Street, dove c'è il British Museum (fermata della metropolitana Tottenaham Court Road, linea rossa, cioè Central Line). Siamo così entrati nel British Museum (ingresso gratuito, così come mi ricordavo dalla mia prima volta nella capitale britannica) per osservare tutte le magnificenze che custodisce. All'interno ci sono reperti archeologici e cimeli provenienti da tutto il mondo: arte degli Egizi, dei Romani, dei Fenici, degli Etruschi, degli Assiri, ma anche reperti e oggetti vari provenienti dall'Asia, dall'Africa centro-meridionale e dalle Americhe. Si parte dalla Preistoria per raccontare tutta la storia dell'uomo. Le cose più importanti e spettacolari sono le collezioni di antichità egiziane (vedi la "Stele di Rosetta"), le gigantesche sale con tutti i reperti greci e i reperti staccati dal Partenone (con la visita al British ho potuto vedere tutto il resto del Partenone che non è più presente sul monumento originale di Atene e nemmeno nel museo ateniese dell'Acropoli, infatti sono conservati dentro al museo inglese moltissimi fregi fatti dallo scultore Fidia; per meglio dire tutto ciò che manca al Partenone, che fu depredato in passato, lo si trova dentro le mura del British). Dopo un corposo giro nel British e dopo aver visto anche uno dei famosi e leggendari "teschi di cristallo" (questo "teschio di cristallo" è conservato dentro al museo dal 1897 e non è ancora stato chiarito ufficialmente se sia originale o un falso ben riuscito), abbiamo ripreso la metro e ci siamo diretti verso Greenwich (fermata North Greenwich, linea grigia, cioè Jubilee Line). Usciti dalla stazione di North Greenwich, dalla quale è possibile vedere lo skyline dei grattacieli Docklands, abbiamo fatto un giro alla O2 Arena, praticamente una città al chiuso, fatta di ristoranti, sale cinematografiche, pub e un immenso palazzetto dello sport. Successivamente, sempre dalla stazione della metro, abbiamo preso un bus a due piani che ci ha condotti a Greenwich Town, dove c'è il celeberrimo "meridiano zero". Qui abbiamo fatto alcune fotografie ai rigogliosi giardini (Greenwich Park), all'Osservatorio (Royal Observatory) e al famigerato meridiano fondamentale (la linea da cui partono i fusi orari del pianeta; sono presenti altresì due orologi, che segnano due diverse ore, così da delineare le ore a est e a ovest della linea del meridiano zero, che segna appunto l'orario da cui tutti gli altri fusi partono). La sera, giretto per Earl's Court Road, con sosta in un pub tipico per bere una birra.
27/08/2008 Al mattino abbiamo raggiunto la fermata della metropolitana Knightsbridge (linea blu, cioè Piccadilly Line), quindi transitando per Knightsbridge Road, via compresa fra Brompton Road e Gore Kensington Road, siamo entrati dentro allo sfavillante Harrods. Esso è il centro commerciale più famoso di Londra, ove si trova ogni cosa dentro, il tutto contraddistinto dall'impeccabile eleganza britannica. Harrods è il magazzino più lussuoso di Londra ed è contenuto in un palazzo che dire enorme è un eufemismo. Knigtsbridge Road è un'altra grande direttiva per le compere nella capitale britannica. Circa a metà mattina siamo passati ancora una volta per Piccadilly Circus, successivamente ci siamo indirizzati verso Trafalgar Square per visitare la National Gallery. L'ingresso era ancora gratis, così come lo era stato la prima volta in cui vi entrai; essa è una meravigliosa e superba pinacoteca, una delle più importanti del globo e maggiori nel suo genere, contenente collezioni di dipinti fra i più celebri di tutti i tempi, non manca nessuno dei grandi artisti della storia (soprattutto quelli di scuola italiana: da Botticelli a Veronese, da Canaletto a Leonardo, da Michelangelo a Caravaggio, da Tiziano a Tintoretto e così via). In tarda mattinata abbiamo ripreso nuovamente la metro e abbiamo raggiunto Hyde Park (fermata Hyde Park Corner, linea blu, cioè Piccadilly Line). Questo è il parco più grande di Londra (poiché unito in un tutt'uno con i Kensington Gardens), è un polmone verde immenso coi suoi giardini perfetti. E' attraversato da un lago chiamato "Serpentine", ricco di avifauna. Abbiamo mangiato in un ristorante self service all'interno del parco, ma il prezzo del cibo purtroppo era veramente eccessivo. Nel primo pomeriggio ci siamo diretti in metro verso la Torre di Londra (Tower of London) e il Tower Bridge, nell'East London. Scesi alla fermata Tower Hill (linee verde e gialla, cioè District e Circle Lines), abbiamo fotografato la Torre di Londra dal piazzale antistante l'uscita della stazione della metropolitana. Lì vicino si trova la Trinity House (War Memorial), nei Trinity Square Gardens. La Torre di Londra è dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO ed è un perfetto forte medievale, il più autentico e ben tenuto d'Inghilterra. Sfilando di fianco all'imponente monumento si raggiunge il Tower Bridge, ossia il ponte più conosciuto e frequentato di Londra. Abbiamo sostato su entrambe le sponde del Tamigi, passando proprio sul ponte (riconoscibile grazie al colore azzurro delle sue travi di sostegno). Sulla sponda opposta a quella della Torre di Londra c'è un lunga passeggiata sul fiume e si erge anche la City Hall di Londra, con il suo palazzo ultramoderno. Dopodiché abbiamo raggiunto la parte di Londra chiamata City, non lontana dal Tower Bridge, e siamo andati a vedere la splendida Cattedrale di San Paolo (St. Paul's Cathedral). St. Paul's Cathedral è riconoscibile grazie alla sua possente cupola e al portico occidentale, dominato da due campanili alti uguali (fermata della metro St. Paul's, linea rossa, cioè Central Line). Di sera ci siamo indirizzati verso Covent Garden e Leicester Square, vale a dire l'area londinese con un nugolo di intrattenimenti, cinema, ristoranti, teatri, pub, eccetera (fermate omonime della metro, linea blu, cioè Piccadilly Line).
28/08/2008 Ultima mattina intera dedicata alla visita di Londra. Ci siamo recati nell'area di Buckingham Palace, ossia ci siamo fermati alla stazione Green Park della metro (linee blu, azzurra e grigia, cioè Piccadilly, Victoria e Jubilee Lines), da lì dopo aver attraversato i curatissimi parchi di Green Park appunto e St. James's Park, ci siamo inoltrati verso Buckingham Palace. In quel periodo il cambio della guardia si svolgeva ogni due giorni e, sfortunatamente, siamo capitati nel giorno in cui non c'era, ma era presente solamente una rappresentanza di guardie a cavallo. Buckingham Palace è la residenza ufficiale dei reali inglesi. Il palazzo è magnifico, così come lo è la statua dedicata alla memoria della Regina Vittoria (Queen Victoria Memorial), posta nella piazza antistante l'edificio. I parchi vicino a Buckingham Palace (Green Park e St. James's Park) sono piacevoli e rinfrescanti, tutti con aiuole fiorite, tenuti in maniera impeccabile. In tarda mattinata siamo andati verso Covent Garden e Leicester Square. Covent Garden è un distretto di Londra, reso peculiare dall'avere un caratteristico mercatino semichiuso, il Covent Garden Market (chiamato Apple Market), nel quale ci sono negozi vari con merce ricercata e ristorantini graziosi. A Covent Garden abbiamo pranzato, mangiando un boccone in un take away. Leicester Square è una piazza nella zona di West End di Londra, una delle più animate della capitale britannica (ove sono presenti un sacco di cinema e alcuni teatri). Praticamente confinante con Leicester Square c'è China Town (scritto anche tutto attaccato, cioè Chinatown), il quartiere totalmente cinese di Londra. Nel pomeriggio abbiamo fatto ritorno a Earl's Court Road, abbiamo preso i nostri bagagli e siamo andati all'aeroporto Stansted passando nuovamente da Liverpool Street Station. Prima di sera eravamo già tornati a Bergamo. Il tempo è stato piuttosto clemente, con una temperatura diurna intorno ai 22-23 gradi, piacevole insomma. Il cielo è quasi sempre rimasto nuvoloso, però per fortuna non ha mai piovuto, sfatando il mito della Londra piovosa e nebbiosa (a Londra piove sì, ma molto meno che in altre città europee). Per finire col diario, traccio alcune annotazioni: come avevo già notato in passato a Londra ci sono parecchi bagni pubblici (come buona tradizione britannica), dislocati un po' ovunque; la città è probabilmente sempre quella con il tenore di vita più alto del nostro continente, e non ha paragoni per quello che concerne le tendenze, la moda, i divertimenti, i teatri, l'apertura mentale e la vita notturna. Londra rimane a tutt'oggi la città nella quale sembra di uscire dalla vecchia Europa, pur rimanendo avvolti da una impressionante concentrazione di monumenti austeri e ricchi di gloriosa storia. Durante questa seconda esperienza londinese ho ripetuto più o meno gli stessi itinerari del mio precedente viaggio, poiché mi era rimasta impressa nella mente ogni singola tappa e perlustrare nuovamente la capitale britannica mi è sembrato facile e senza intoppi. Abbiamo soggiornato presso l'"Oxford Hotel".

Guida: LONDRA, a cura di L. Nicholson, B. Filippone e C. Zanera, National Geographic Guide Traveler, 2007.
Londra è sempre Londra... la vera metropoli del nostro continente

Foto di Londra
LONDRA: veduta del TOWER BRIDGE

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Notting Hill: Pembridge Road; Ladbroke Square; Portobello Road (nelle ultime due foto).
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Case in Notting Hill (nella prima foto) / Kensington Gardens (nelle altre foto).
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Kensington Gardens (nella prima foto e nelle ultime due) / Case in Earl's Court (nella seconda foto).
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Kensington Gardens / Insegna della metro di Londra / Oxford Street (nelle ultime due foto).
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Oxford Street (foto miste) / Piccadilly Circus (nell'ultima foto).
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Piccadilly Circus (con la Statua di Eros nelle prime due foto e il London Pavilion,
ove c'è il London Trocadero, nella terza foto).
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Piccadilly Circus (foto miste).
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Piccadilly Circus (nella prima foto) / Trafalgar Square con la Colonna di Nelson (nelle ultime due foto).
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Piccadilly Circus in versione notturna (nella prima foto) / Trafalgar Square con la National Gallery (nelle altre foto).
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Trafalgar Square (foto miste con la Colonna di Nelson nelle prime due).
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Trafalgar Square (foto miste).
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Trafalgar Square (foto miste con la National Gallery).
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Case in Earl's Court (nelle prime due foto) / Veduta sul Tamigi da Victoria Embankment (nelle altre due foto).
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Veduta sul Tamigi da Victoria Embankment (nella prima foto) / Veduta sul Tamigi da Waterloo Road
(nella seconda e nella terza foto) / The Royal Courts of Justice (nell'ultima foto).
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The Royal Courts of Justice (nelle prime due foto) / King's College London (nell'ultima foto).
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Big Ben (foto miste).
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Big Ben (foto miste).
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Big Ben e Houses of Parliament (foto miste).
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Big Ben e Houses of Parliament (nelle prime tre foto) / La facciata
meno nota della Westminster Abbey (nell'ultima foto).
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Westminster Abbey (nelle prime due foto) / Veduta sul Tamigi con
visuale del London Eye e del Big Ben (nella terza foto).
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Statua di leone sul Westminster Bridge (nella prima foto) / British Museum coi suoi colonnati (nelle altre due foto).
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Greenwich: visuale sui grattacieli Docklands; pub in Greenwich Town; Greenwich Park.
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Greenwich: Greenwich Park (nella prime due foto e nell'ultima); meridiano zero (nella terza foto).
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Greenwich: Royal Observatory e meridiano zero (nelle prime due foto) / Un ingresso di Hyde Park
(nella terza foto) / Knightsbridge con visuale sul palazzo di Harrods (nelle ultime due foto).
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Hyde Park (foto miste).
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Hyde Park (nelle prime due foto) / Statua dinnanzi alla Trinity House (nella terza foto) /
Tower of London (nell'ultima foto).
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Tower of London (nella prima foto) / Tower Bridge (nelle altre foto).
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Visuale sul Tamigi, verso la Tower of London (nella prima foto) / Tower Bridge da
entrambe le sponde del Tamigi (nelle altre foto).
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St. Paul's Cathedral (foto miste).
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St. Paul's Cathedral (foto miste).
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St. James's Park (nella prima foto) / Buckingham Palace (nelle altre foto).
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Green Park (nella prima foto) / Queen Victoria Memorial davanti a Buckingham Palace (nelle ultime due foto).
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Buckingham Palace (foto miste).
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Buckingham Palace e giardini davanti ad esso (nelle prime due foto) / China Town (nella terza foto).
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Covent Garden con Apple Market (nelle prime due foto) / Leicester Square (nella terza foto).


INGHILTERRA, diario di viaggio di Londra

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