FRANCIA: ritorno a PARIGI (Marzo 2010)
PARIGI: di nuovo tre giorni dopo anni
Foto di Parigi (Arco di Trionfo) Foto di Parigi (Jardins des Tuileries)
Nelle foto: l'Arco di Trionfo e i Jardins des Tuileries, dove in fondo si vede l'obelisco di Place de la Concorde
Dal 22 al 25 MARZO 2010
Vai alle note politiche e geografiche della Francia
La seconda volta a Parigi è stata un'occasione un po' particolare, infatti il viaggio è stato suddiviso tra un soggiorno nella capitale francese e un tappa a Roma, durante il ritorno in Italia. Precisamente sono partito da Milano Malpensa con un volo "Easy Jet" alla volta dell'aeroporto parigino di Roissy-Charles de Gaulle, poi, dopo tre giorni di permanenza, ho preso un altro volo, sempre "Easy Jet", dall'aeroporto Orly di Parigi alla volta di Roma Ciampino (aeroporto Giovan Battista Pastine), ed infine sono ritornato a Milano Malpensa con un altro volo "Easy Jet", in partenza dall'aeroporto di Roma Fiumicino (aeroporto Leonardo da Vinci). Così facendo sono passato dai due più grandi aeroporti di Parigi e dai due di Roma. Appena sono giunto all'aeroporto Charles de Gaulle, sito ad una ventina di chilometri a nord della città e per altro abbastanza confusionario, ho immediatamente comprato un biglietto per il treno della RER B con destinazione il centro città (al costa di circa 8 Euro e rotti). La direzione di suddetto treno extraurbano è Saint Rémy, lo stop più utile, cioè quello che collima con la linea della metropolitana è Denfert Rochereau. In questa stazione della metropolitana ho prontamente comperato il "Paris Visite", della durata di tre giorni, ad un prezzo di circa 20 Euro. Tramite questo abbonamento è possibile viaggiare illimitatamente con tutte le linee urbane dei mezzi pubblici parigini, per tutta la città, ad eccezione delle periferie più lontane. L'hotel nel quale avevo la prenotazione era nella parte orientale del centro di Parigi, nelle vicinanze di Place de la Nation (fermata Porte de Vincennes, linea 1, la gialla, in direzione di Château de Vincennes). Ho soggiornato presso l'"Hipotel Paris Nation". La città vera e propria di Parigi ha una popolazione di due milioni e mezzo di abitanti, però se si calcola l'intero agglomerato urbano dell'area metropolitana, la popolazione aumenta fino a superare i dodici milioni di abitanti. Parigi è divisa in venti quartieri, in mezzo alla città scorre il fiume Senna, che la divide in due rive, la destra e la sinistra (Rive Droite, la metà nord della città e Rive Gauche, la metà sud della città).
1° GIORNO - 22/03/2010 La prima tappa del mio viaggio, oltre alla già citata Place de la Nation, è stata Place de la Bastille, nella quale sono presenti la Colonna di Luglio e l'Opéra Bastille (sono arrivato nella piazza scendendo alla fermata della metro Bastille, linea 1, la gialla, direzione La Défense). Dopodiché è stato il turno di Place de la République, con al centro la colossale statua della simboleggiante la Repubblica (la stazione della metro è République, linee 3, 5, 8, 9 e 11, rispettivamente dei colori verde oliva, arancione, violetto, verde-giallognolo e marrone). Poi mi sono indirizzato nella zona dei Grands Boulevards, nel cuore della metropoli francese, vale a dire dove si allungano i tipici ed ampi vialoni parigini; la fermata della metro è appunto Grands Boulevards, stazione condivisa dalle linee 8 e 9, rispettivamente dei colori violetto e verde-giallognolo. Lungo i Grands Boulevards, ad esempio in Boulevard Montmartre ed in Boulevard Poissonnière, ci sono parecchi caffè, bar, brasserie, ristoranti, fast food, negozi di tutti i tipi, in sostanza da qui si inizia a respirare il vibrante aroma della città più affascinante d'Europa. Per chi fosse interessato proprio in questi viali si trova l'Hard Rock Cafe (ristorante con negozio incorporato). Dopo ho proseguito a piedi verso l'Opéra, o Palais Garnier, il teatro pubblico più sfarzoso e famoso della città, la cui costruzione venne voluta da Napoleone III ed è tutt'oggi un emblema del XIX secolo (c'è la fermata omonima della metropolitana, linee 3, 7 e 8, rispettivamente dei colori verde oliva, rosa e violetto). Imboccando successivamente Avenue de l'Opéra, si arriva, dopo essere transitati per Place Colette, al Palazzo Reale (Palais Royal) e al Louvre (la fermata della metro più comoda è Palais Royal - Musée du Louvre, linea 1, la gialla). Avenue de l'Opéra è un'importante arteria della città, lo si capisce dal fatto che abbia un numero elevatissimo di esercizi pubblici, come bar, pub e punti di ristorazione, così come molteplici negozi e store prestigiosi. Place Colette è la piazza attaccata al Palazzo Reale e nelle strette vicinanze del Palazzo del Louvre. Il Palazzo Reale, che si erge alle spalle del Palazzo del Louvre, ospita al proprio interno il Consiglio di Stato ed il Consiglio costituzionale; il suo particolare cortile si chiama Cour d'Honneur. Una volta che sono approdato davanti all'ingresso del Museo del Louvre, ovvero dove c'è la famigerata Piramide, ho ammirato ancora una volta la sontuosità di tutto questo enorme impianto monumentale. La Piramide si innalza nel cortile centrale del museo, che è perfettamente allineato con gli Champs Élysées, vale a dire in mezzo all'immenso piazzale racchiuso fra le mura dell'edificio, nel punto in cui troneggia l'Ala Richelieu del Palazzo del Louvre. Dopodiché ho continuato a piedi il mio percorso in direzione di Place de la Concorde (c'è ovviamente la fermata della metropolitana Concorde, linee 1, 8 e 12, rispettivamente dei colori giallo, violetto e verde scuro). Appena varcati i confini del Palazzo del Louvre, dopo essere passati sotto al Piccolo Arco di Trionfo (Arc de Triomphe du Carrousel, iniziano i meravigliosi Giardini di Tuileries (o ancora meglio scritto Giardini delle Tuileries; in francese Jardin des Tuileries o Jardins des Tuileries), ricchi di verde ed elegantemente adornati con aiuole, fontane e statue antiche. La rilassante passeggiata lungo questi giardini porta in Place de la Concorde, ove spicca l'obelisco egizio di Luxor al centro della piazza, insieme ai due gruppi di statue, scolpiti nel 1719 da Charles Antoine Coysevox; come cornice ai bordi della vasta piazza ci sono alcuni edifici risalenti al XVIII secolo, che definiscono la prospettiva del luogo (fra essi, vale la pena menzionare l'Hôtel de Coislin e l'Hôtel d'Aumont). Avendo alle spalle i Giardini di Tuileries e Place de la Concorde, prima di prendere la strada degli Champs Élysées, se si gira a sinistra, verso la Senna, si incontrano, uno di fronte all'altro, il Petit Palais (padiglione espositivo costruito per l'Esposizione Universale del 1900, oggi museo d'arte e antichità) e il Grand Palais (grande padiglione espositivo di vetro, costruito anch'esso per l'Esposizione Universale del 1900, oggi galleria dedicata ad arte, scienza e progresso. Qualche metro più avanti si distende il Ponte Alessandro III (Pont Alexandre III), inaugurato per l'Esposizione Universale del 1900; questo ponte, che collega il Grand Palais e il Petit Palais all'Hôtel des Invalides, è imponente ed ha forme sinuose (lo si deduce guardando le quattro statue dorate che delimitano le due sponde della Senna). L'Hôtel des Invalides (o solo Les Invalides) è invece un elaborato complesso di edifici del Barocco francese, costruito nel XVII secolo allo scopo di ospitare i soldati invalidi delle guerre; la sua cupola dorata fu costruita come cappella privata di Luigi XIV, mentre oggi ospita al suo interno la tomba di Napoleone. Oggi l'Hôtel des Invalides è sede del Musée de l'Armée, Musée des Plans-Reliefs, il Musée de l'Ordre de la Libération, ed il suo sconfinato prato verde che si staglia davanti ad esso, arrivando fino al Ponte Alessandro III, si chiama Esplanade des Invalides. Una curiosità: per la costruzione della cupola vennero utilizzati dodicimilaseicentocinquanta chili d'oro ripartiti in cinquantacinquemila foglie dorate. Dopo aver visto tutti questi monumenti sono ritornato indietro e mi sono incanalato lungo gli Champs Élysées, la strada più rinomata di tutta Parigi. Lungo questo enorme ed incredibile viale alberato, probabilmente il più celebre del mondo, vi sono negozi, magazzini, ristoranti, brasserie e bar, molti dei quali avevano già i tavolini all'aperto. Fra gli store presenti è possibile ricordare la "Fnac", che proprio a Parigi nacque nel 1954, apportando una ventata di tecnologia. In mezzo ad fiorite aiuole, camminando sugli Champs Élysées, non va tralasciata una capatina davanti al Théâtre Marigny. Fatti a piedi tutti gli Champs Élysées, sono finalmente giunto all'Arco di Trionfo (Arc de Triomphe de l'Étoile), che venne commissionato da Napoleone Bonaparte nel 1806. E' d'obbligo osservarlo in tutta la sua possente bellezza sia da Place Charles de Gaulle, che da Avenue de la Grande Armée. L'Arco di Trionfo, insieme alla Tour Eiffel, è il secondo simbolo di Parigi. Dall'Arco di Trionfo ha preso la metropolitana (stazione Charles de Gaulle - Étoile, linee 1, 2 e 6, rispettivamente dei colori giallo, blu e verde chiaro) e mi sono diretto alla Madeleine (stazione omonima, linee 8, 12 e 14, rispettivamente dei colori violetto, verde scuro e viola). La Madeleine, o Église de la Madeleine, è una chiesa parigina nella zona degli Champs Élysées, progettata nel 1751 come biblioteca, ha una forma che ricorda un tempio greco, grazie alla sfilza di colonne corinzie alte circa venti metri. Successivamente, nel tardo pomeriggio e di nuovo con la metropolitana, sono andato a vedere il grattacielo più alto di Parigi, ossia la Tour Montparnasse (circa duecentodieci metri di altezza), nel quartiere di Montparnasse. La stazione della metropolitana è Montparnasse - Bienvenüe, linee 4, 6, 12 e 13, rispettivamente dei colori magenta, verde chiaro, verde scuro e celeste. Attorno al grattacielo ci sono supermercati, centri commerciali, magazzini e megastore, per cui è una delle aree più moderne e dinamiche della città. La sera, giretto per Pigalle, dintorni del Moulin Rouge, il locale notturno per eccellenza di Parigi, che di sera appare tutto illuminato e che balza subito all'occhio (la stazione della metro è Pigalle, linee 2 e 12, rispettivamente dei colori blu e verde scuro). Pigalle, vale a dire la zona di Parigi attorno a Place Pigalle, è semplicemente il quartiere a luci rosse più popolare di Parigi, tanto decadente e ambiguo, quanto affascinante e dal gusto retro.
2° GIORNO - 23/03/2010 Mi sono subito diretto al capolinea della linea 1 della metro, cioè la gialla, ovvero sono sceso a la La Défense. Il quartiere di La Défense è la parte più moderna di Parigi, laddove si innalzano grattacieli e palazzi scintillanti, i quali sono in larga parte degli uffici. Il quartiere è avveniristico con edifici futuristici, qui c'è ad esempio da vedere l'Arco de La Défense (Grande Arche de La Défense o anche Grande Arche de la Fraternité): esso è un cubo di cemento quasi perfetto, svuotato al centro, dell'altezza di centodieci metri, di centododici metri di larghezza e centodieci metri circa di profondità). Nell'enorme piazzale davanti al Grande Arche si svolgono manifestazioni importanti, come concerti dal vivo e così via. Ripresa la metro, mi sono recato nella parte di Parigi in cui sorge la Tour Eiffel, scendendo al Trocadéro, in Place du Trocadéro et du 11 Novembre (stazione delle linee 6 e 9, rispettivamente dei colori verde chiaro e verde-giallognolo). Il Trocadéro è un'area monumentale di Parigi a ridosso della riva destra della Senna, nella quale è possibile ammirare il palazzo stesso del Trocadéro, composto da due ali, separate da un piazzale, chiamato Esplanade du Trocadéro, dal quale si gode uno splendido panorama della Tour Eiffel. Sotto all'Esplanade du Trocadéro si estendono dei meravigliosi giardini, che portano fino alla strada antistante la mitica torre (dinnanzi al Pont d'Iéna). Il palazzo del Trocadéro è suddiviso in: Musée de la Marine, Musée de l'Homme e Palais de Chaillot con le statue dorate all'esterno. A questo punto, visto che il Trocadéro si trova in una posizione rialzata rispetto alla Senna e alla Tour Eiffel, sono sceso facendo i numerosi gradoni presenti e sono passato davanti e sotto la torre ed ho proseguito lungo tutto il giardino che si allunga ai suoi piedi, cioè Champ de Mars. La Tour Eiffel è ovviamente il simbolo indiscusso di Parigi, uno fra i monumenti più rappresentativi del globo intero. Per chi volesse osservala dalle rive della Senna, precisamente dal Pont de Bir Hakeim, è possibile scendere alla fermata della metro Bir Hakeim, linea 6, la verde chiaro. Il mio girovagare mi ha poi condotto nel quartiere di Saint Germain des Prés, nel quale sorge l'omonima chiesa, vale a dire l'Abbazia di Saint Germain des Prés. Essa è la chiesa più antica di Parigi, le sue origini partono dal 542, quando Re Childeberto I la fece costruire per custodirvi le reliquie di San Vincenzo, in seguito Carlo Magno la fece crescere molto investendovi molte risorse, poi nel corso nel IX secolo venne più volte saccheggiata dai Normanni, intorno al 1618 divenne sede benedettina, mentre la chiesa attuale, costruita nell'XI secolo circa, è stata restaurata nel XIX secolo. Il quartiere di Saint Germain des Prés è vicino a quello di Montparnasse, la piazza antistante la chiesa è Place Saint Germain des Prés. La stazione della metropolitana ha lo stesso nome del quartiere e della chiesa, cioè Saint Germain des Prés ed appartiene alla linea 4, di color magenta. La naturale prosecuzione è stata la zona di Notre Dame e delle isole (sono sceso alla fermata della metro Cité, nell'Île de la Cité, vicinanze della Cattedrale di Notre Dame, linea 4, la magenta). Rivedere la Cattedrale di Notre Dame è come riscoprire una parte del sapere umano, che tutti noi custodiamo nel nostro io, difatti è sempre un ineguagliabile capolavoro gotico facente parte dell'inestimabile patrimonio monumentale parigino. Ho osservato Notre Dame anche dalla Senna, sia dal Pont Saint Michel, che dal Pont Notre Dame, però, purtroppo, non sono riuscito ad entrare al suo interno, poiché la coda era davvero lunga. Proprio davanti alla fermata della metro Cité si scorge la signorile figura del Palazzo di Giustizia (Palais de Justice). Dall'Île de la Cité è possibile godere di suggestivi panorami delle rive della Senna, questo è il punto ideale per rendersi conto della magnificenza della città (gli argini della Senna, per ovvi motivi, sono stati dichiarati dall'UNESCO patrimonio dell'umanità). Qui vi sono alcuni fra i ponti più belli e antichi di Parigi, come ad esempio il Pont au Change, per non parlare della raffinatezza dei palazzi che si affacciano su Quai de l'Horloge. La parte di edificio attaccata al Palazzo di Giustizia, che si erige in Quai de l'Horloge, prende il nome di Conciergerie, mentre la parte che si erge a chiesa, e che sarebbe il proseguimento del lato destro della facciata principale del Palazzo di Giustizia, prende il nome di Sainte Chapelle. Il palazzo della Conciergerie era la residenza dei reali di Francia dal X al XIV secolo, dà sulla parte posteriore del Palazzo di Giustizia e sembra un castello, avendo delle grossi torri tonde e quadrate. La Sainte Chapelle, considerata uno dei massimi sviluppi dell'architettura gotica, è una cappella gotica costruita da Luigi IX tra il 1242 ed il 1248, fatta di vetrate e mosaici. Il Palazzo di Giustizia, il palazzo della Conciergerie e la Sainte Chapelle sono tutti congiunti, quindi se ci si trova nella piazza della fermata della metropolitana Cité, con di fronte il Palazzo di Giustizia, la Sainte Chapelle, sarà sulla sinistra. Più tardi, attraversando la Senna, sono giunto nell'area di Châtelet e Les Halles (la stazione della metropolitana di riferimento è Châtelet, linea 1, la gialla). Qui è possibile osservare la Tour Saint Jacques (slanciata con i suoi cinquantadue metri di altezza ed in stile gotico), l'Hôtel de Ville (il Municipio di Parigi), e, poco più distanziato, il moderno e colorato Centro Pompidou (Centre Pompidou, ossia il Centro Nazionale d'Arte e di Cultura Georges Pompidou). Nei paraggi dell'Hôtel de Ville c'è un altro ponte sulla Senna di grande importanza: il Pont Neuf. Se si eccettua la prima costruzione del Pont au Change, fatta in legno e risalente addirittura al IX secolo (anche se venne battezzato così solamente nel 1141 da Luigi VII), il Pont Neuf, a discapito del suo nome, è il ponte più antico della città (costruito a cavallo del XVI e XVII secolo). Per completare un giorno pieno, mi sono indirizzato nel memorabile e multisfaccettato quartiere di Montmartre, che incarna in pieno il fascino della Parigi dei sognatori e degli artisti. E' comoda la fermata della metropolitana Anvers, linea 2, la blu, oppure si può optare per la fermata di Pigalle, linee 2 e 12, rispettivamente dei colori blu e verde scuro. In primo luogo ho visitato la candida Basilica del Sacro Cuore (Basilique du Sacré Coeur o per scrivere più correttamente in francese Basilique du Sacré Cœur), innalzata nel 1873 e svettante nel punto più alto della città, sulla collina di Montmartre; poi sono transitato davanti al Moulin Rouge ed infine ho passeggiato per le strade che salgono e scendono nei dintorni della fermata della metropolitana Jules Joffrin (linea 12, la verde scuro). Per acquisti e souvenir il quartiere di Montmartre, soprattutto nei dintorni della chiesa del Sacro Cuore, è il posto giusto; di sicuro interesse si possono comperare stampe di vario genere, o addirittura disegni fatti a mano che ritraggono scorci di Montmartre e delle altre zone più importanti di Parigi.
3° GIORNO - 24/03/2010 L'inizio di giornata è stato dedicato alla visita dei due maggiori musei parigini: il Museo del Louvre (Musée du Louvre) e il Museo d'Orsay (Musée d'Orsay). L'ingresso al Museo del Louvre ha un prezzo giornaliero di circa 9,50 Euro, mentre l'ingresso al Museo d'Orsay costa all'incirca 8 Euro. Girare all'interno del Louvre, uno fra i musei più importanti del mondo, è sempre un'emozione forte, poiché racchiude opere che abbracciano ogni campo dell'arte e che appartengono ai più insigni ed eclettici geni mai esistiti (come Perugino, Veronese, Leonardo da Vinci, Reni, Ribera, Raffaello, Michelangelo e così via). Visto che di ciò che è custodito all'interno del Museo del Louvre ne avevo già parlato nel diario del 2003, ora passo brevemente in rassegna ciò che maggiormente interessa ammirare all'interno del Museo d'Orsay. Il museo si trova vicinissimo alla Senna in Quai Anatole France, mentre la fermata della metropolitana più comoda è Solférino, Place Jacques Bainville, linea 12, la verde scuro. Il Museo d'Orsay è una pinacoteca, per cui le opere che contiene sono dipinti, per la precisione custodisce la maggiore collezione al mondo di opere dell'Impressionismo. Alcuni fra i capolavori presenti sono: l'"Autoritratto" di Van Gogh, il "Ritratto del Dottor Gachet" di Van Gogh, la "Colazione sull'erba" di Monet, "Stagno delle ninfee" di Monet, "Ninfee blu" di Monet, "La Cattedrale di Rouen" di Monet (nelle sue varie esposizioni al sole), la "Colazione sull'erba" di Manet, "Olympia" di Manet, "Ballo al Moulin de la Galette" di Renoir, la "Colazione sull'erba" di Manet, "Le ballerine" di Degas, "Arearea" di Gauguin, "Mele e arance" di Cézanne, ecc... Oltre agli impressionisti più conosciuti, ci sono molti dipinti belli di autori meno noti, come Gustave Courbet e Gustave Guillaumet. Uscito dal museo, ho proseguito la mia visita di Parigi avviandomi verso La Villette, nel nord-est del centro (la fermata della metropolitana utile è Porte de la Villette, linea 7, la rosa). Da vedere assolutamente c'è la moderna Cité des Sciences et de l'Industrie, ossia una cittadina nella città che vuole essere un grande centro specializzato nella diffusione di cultura scientifica e tecnica. Tutta questa zona, racchiusa nei confini della vasta area verde del Parc de la Villette, è di recente costruzione; all'interno della Cité des Sciences et de l'Industrie vi sono cinema, musei, ristoranti, attrazioni varie per grandi e bambini, oltre al gigantesco geoide argentato, che cattura immediatamente l'attenzione. Dopo la pausa presso il Parc de la Villette mi sono appropinquato nel quartiere latino di Parigi (che va da Saint Germain des Prés fino ai Giardini del Lussemburgo), ovvero la porzione più colta e dotta della città in cui c'è l'università Sorbona. La mia perlustrazione del quartiere latino è cominciata dall'Église Saint Étienne du Mont, poi è proseguita col Pantheon ed infine con la Sorbona. Il Pantheon di Parigi, in Place du Panthéon, è circondato dagli edifici dell'università Sorbona, dalla Bibliothèque Sainte Geneviève e poco più distante dal Lycée Henri IV. Il monumento attuale del Pantheon è una chiesa a cupola con un ampio portico, formato da un colonnato in stile corinzio che sostiene una costruzione lunga più di cento metri, larga ottantacinque metri e alta più di ottanta metri. La Sorbona è l'università di Parigi, oltre ad essere una delle più prestigiose di tutto il pianeta; l'edificio principale, che spicca grazie all'armonia architettonica, si trova a partire da Place de la Sorbonne, fino ad affacciarsi su Place du Panthéon. La fermata della metropolitana nella quale sono sceso per recarmi nel quartiere latino è stata Cardinal Lemoine, linea 10, di color oro. Poi mi sono direzionato nel quartiere di Les Halles, scendendo all'omonima fermata della metropolitana (linea 4, la magenta, in cui vi è una vasta stazione, con negozi e un cinema multisala). Qui si staglia la Église Saint Eustache, chiesa costruita in stile gotico dal 1532 al 1637, con decorazioni rinascimentali; è una delle più grandi di Parigi. Davanti alla chiesa c'è una gigantesca statua raffigurante una testa umana, col viso ed una mano protesi all'ascolto, essa è un'opera dello scultore Henri Miller e si chiama appunto Écoute. Non ancora pago, sono tornato nell'area dei Grands Boulevards e, fermandomi alle stazioni della metropolitana di Étienne Marcel (linea 4, la magenta) e di Strasbourg - Saint Denis (linee 4, 8 e 9, rispettivamente dei colori magenta, violetto e verde-giallognolo), ho girato un po' per le rispettive vie. Rue Étienne Marcel è una strada con tanti bei negozi, dove peraltro sorse la primissima "Fnac". Vicino alla stazione della metro di Strasbourg - Saint Denis c'è da adocchiare un bel arco antico e, qualche metro più distante, c'è lo sbocco per Boulevard de Strasbourg. Nelle strette vicinanze di Rue Étienne Marcel si trova Boulevard de Sébastopol, un altro lunghissimo viale con negozi e store internazionali, che conduce nel pieno centro della città. Come ultima tappa parigina mi sono concesso un intervallo presso le "Galeries Lafayette", di modo che mi distraesse un po' e che mi rigenerasse dalle fatiche escursionistiche. Le "Galeries Lafayette" sono il magazzino più grande ed elegante di Parigi, con i suoi sfavillanti sette piani di ogni ben di Dio. Per arrivare basta scendere alla fermata Chaussée d'Antin - La Fayette in Boulevard Haussmann, linee 7 e 9, rispettivamente dei colori rosa e verde-giallognolo.
4° GIORNO - 25/03/2010 Al mattino mi sono diretto all'aeroporto Orly, dove mi aspettava il volo per Roma. L'aeroporto Orly dista una quindicina di chilometri a sud del centro città; per arrivare basta prendere la linea di treni RER B dalle stazioni di Châtelet, Gare du Nord, o Denfert Rochereau (prezzo circa 10 Euro). La sala d'aspetto dell'aeroporto è moderna, con addirittura delle "Play Station", con le quali si può giocare gratuitamente per ingannare l'attesa C'è da dire che probabilmente, nonostante sia decisamente più piccolo, è meglio Orly che Charles de Gaulle.
Parigi ha viali immensi, strade enormi, aiuole fiorite e spazi verdi ove rigenerarsi; tutti gli edifici cittadini sono palazzi d'epoca ed i monumenti sono semplicemente magnifici. L'intera rete della metropolitana è discreta, ma è ormai un po' vecchiotta, mentre la disposizione delle fermate è capillare, in ogni angolo di interesse della città vi è una stazione (ovviamente la metropolitana è il mezzo più efficace per muoversi a Parigi). Per quello che concerne la ristorazione, nel vastissimo centro della città vi sono tanti, ma proprio tanti, bar, brasserie, pub e ristoranti, per tutti i gusti e tutte le tasche; mentre negozi e megastore sono condensati nelle strade principali, quali gli Champs Élysées od anche Avenue de l'Opéra, ecc... (in cui si trovano boutique di alta moda, molto care, ma anche negozi di souvenir più accessibili). Confermo la presenza inconsistente di piccoli supermercati, infatti nelle aree più centrali non ce ne sono proprio, mentre man mano che si va verso punti leggermente più periferici si trova qualcosa (la maggior parte sono minimarket "Carrefour"). Sempre nelle aree leggermente più periferiche la città è piuttosto sporca, non si fa fatica a trovare immondizia lasciata per strada. Peccato perché Parigi è una delle più belle città del globo.

Guide: PARIGI, a cura di L. Davidson, E. Ayre e C. Zanera, National Geographic Guide Traveler, 2007.
PARIGI, a cura di Asterisco -Milano- / Boaretto N., Touring Club Italiano, 2004.
PARIGI: per tutti, lusso e sfarzo nelle sue forme

Foto di Parigi (Moulin Rouge) Foto di Parigi (Ponte Alexandre III) 


-Il mitico
MOULIN ROUGE

-Dal PONTE ALEXANDRE III
sulla Senna
 
Foto di Parigi (Hôtel de Ville)

PAGINA DELLA
FRANCIA


Entra nella home page


MAPPA DELLA
METRO


Foto di Parigi (interno del Louvre)
Nelle foto:
-Hôtel de Ville
-Amore e Psiche di Canova
Foto di Parigi (Notre Dame)
Cattedrale di Notre Dame

Cartina politica della Francia

Foto di Parigi (interno del Louvre)

Mappa del centro di Parigi
Nella foto:
-Monna Lisa di Leonardo


FRANCIA, diario di viaggio di Parigi

    Per ritornare nella pagina iniziale, clicca: INDEX PAGE



Parigi, la "Ville Lumière", la città della luce e dell'amore...
LINKS UTILI

Sito guida di Parigi, completo e dettagliato: PARIGI
Sito guida di Parigi, in lingua francese: PARIS
Sito ufficiale del Museo del Louvre, in lingua francese: MUSEO LOUVRE
Sito ufficiale del Museo d'Orsay, in lingua francese: MUSEO D'ORSAY
La compagnia aerea a basso costo: EASY JET