POLONIA: VARSAVIA (Giugno 2011)
VARSAVIA -Warszawa- (dal 16 al 19 Giugno 2011)

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Foto di Varsavia (Palazzo di Wilanów)
Foto di Varsavia
VARSAVIA: "Castello Reale"
Cartina politica della Polonia
Note politiche e geografiche
 
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PREMESSA: Mi sono recato in Polonia, precisamente nella capitale Varsavia, partendo da Milano Malpensa con un volo della compagnia aerea tedesca "Lufthansa"; per il rientro invece mi sono servito della compagna aerea di bandiera della Polonia, cioč della "LOT Polish" (che vola su Milano con piccoli Embraer, con una capienza di meno di cento passeggeri). Il tragitto aereo, sia per l'andata che per il ritorno, č durato poco pił di due ore. Per prima cosa, una volta giunto all'aeroporto di Varsavia, ho dovuto cambiare gli Euro nella moneta locale, ossia in Zloty (1 Euro equivale a circa 4,10 Zloty, il cui plurale in lingua polacca sarebbe Złotych); gli uffici di cambio, cosģ come gli sportelli delle banche sono presenti in maniera sufficiente in cittą, unica cosa da segnalare č il tasso di cambio, non sempre vantaggioso. Per quanto concerne il discorso mezzi pubblici, mi sono sempre servito degli abbonamenti quotidiani, della durata di ventiquattro ore, con i quali č possibile utilizzare ogni mezzo, ovverosia bus, metropolitana e tram, validi anche per i bus da e per l'aeroporto e per queste ragioni molto convenienti (4,50 Zloty il ridotto, 9 Zloty l'intero). Questi abbonamenti si comprano abitualmente sia nelle macchinette automatiche, presenti ad esempio nelle stazioni della metropolitana, oppure nei vari chioschi autorizzati. Tutti i mezzi sono impeccabili, la metropolitana č pressoché nuova. Di Varsavia non posso certamente lamentarmi, infatti la cittą č stata un'inaspettata sorpresa, essendo avanzata e moderna, malgrado un triste passato, fatto di regimi e distruzioni causate dalle guerre. Non č solo da ricordare per il "Patto di Varsavia", ma č bensģ una cittą che oscilla fra l'antico ed il moderno, avendo entrambe le cose: una parte nuova e all'avanguardia, con alti palazzi e negozi alla moda, ed un centro storico degno delle pił caratteristiche cittą dell'Est Europa (Stare Miasto, con accorpata la parte di Nowe Miasto pił a nord). Insomma č una delle cittą europee che, secondo me, č riuscita nel miglior modo possibile a creare un connubio di fattori in bilico tra il passato, il presente ed il divenire. Senza sottovalutare le enormi porzioni di verde, che la rendono anche vivibile al cento per cento. Varsavia č la capitale della Polonia, con un popolazione di circa un milione e settecentomila persone č la pił estesa cittą del paese, oltre ad essere il principale polo scientifico, politico, culturale ed economico della nazione. La cittą č situata nell'area centro-orientale della Polonia, nella regione chiamata Masovia ed č attraversata dal fiume Vistola (la zona del fiume non č che sia il massimo da punto di vista estetico).
ORDINAMENTO DEI MONUMENTI VISITATI E DELLE VIE: 1° GIORNO La prima cosa che ho visto di Varsavia, arrivando in autobus dall'aeroporto, č stato il parco della lunga strada Żwirki i Wigury; dopodiché mi sono diretto nella parte pił nuova della cittą, a sud del centro storico, precisamente in Plac Konstytucji (fermata della metropolitana Politechnika), piazza nella quale c'era l'hotel dove avrei soggiornato per i restanti giorni. Ho soggiornato presso l'"Hotel MDM". Plac Konstytucji riassume i crismi della piazza di una grande cittą, con edifici sontuosi e ampi spazi. Successivamente mi sono direzionato nella parte pił moderna della cittą, nel cuore della capitale polacca, cioč presso la fermata della metropolitana Centrum. L'agglomerato urbano di Centrum č molto bello e piacevole da frequentare, creato guardando al futuro, da vera e propria metropoli. Qui ci sono i grattacieli pił brillanti di Varsavia, quelli del centro finanziario (spicca ad esempio il grattacielo della compagnia aerea di bandiera, ossia quello della Lot, nel quale č inserito pure l'Hotel Marriott), ci sono i megastore di grande marche internazionali, negozi di ogni genere e tipo, c'č un enorme centro commerciale con i loghi di Saturn, Empik ed altri (totalmente contenuto in un futuristico edificio in vetro tondeggiante, dentro al quale vi č ogni sorta di intrattenimento, dai bar, ai negozi, ai ristoranti, ai cinema), poi ancora l'Hard Rock Cafe, eccetera. Quest'area č anche uno snodo fondamentale per i mezzi pubblici, cosģ come per i treni e i pullman diretti in ogni angolo della Polonia; nelle vicinanze della stazione ferroviaria centrale (Warszawa Centralna) si innalza in tutta la sua maestositą il Palazzo della Cultura e della Scienza (Pałac Kultury i Nauki), simbolo dell'obsoleta Unione Sovietica, datato 1955 ed alto ben duecentotrentuno metri, che crea un bel contrasto con i moderni palazzi attorno (č tutt'ora il pił alto edificio della nazione). Nel tardo pomeriggio, qualche ora prima che facesse buio, girando a piedi nei dintorni di Plac Konstytucji, ho avuto modo di osservare la chiesa in Ulica Marszałkowska (il cui nome č Parafia Najświętszego Zbawiciela) e passare un po' di tempo nel lussureggiante parco di Politechnika (un vero e proprio polmone verde, vastissimo, con tanto di laghetto artificiale nel mezzo).
2° GIORNO Ho deciso di visitare la Cittą Antica, Stare Miasto. Dalla fermata della metropolitana Ratusz Arsenał ho proseguito a piedi per il Castello. Seguendo questo tragitto bisogna fare tutta la Aleja Solidarności, dopo l'intersezione con Plac Bankowy. Oltre a dei pregevoli edifici, si incontra la statua alle devastazioni e ai caduti della Seconda Guerra Mondiale (Pomnik Bohaterów Warszawy - Warszawska Nike), nel parchetto che si trova appena prima di entrare nella Cittą Vecchia, a pochi passi dalla Piazza del Castello (Plac Zamkowy). Il Castello Reale di Varsavia (Zamek Królewski), la cui struttura originaria risale al XIV secolo, venne nel tempo ampliato e restaurato, prima di essere distrutto a partire dal settembre 1939 dalla truppe tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale. La sua ricostruzione ripartģ soltanto nel 1974. Oggi domina la Cittą Vecchia, con il suo colore arancione, datogli dai mattoni a vista con cui č edificato. Nella Cittą Vecchia non c'č solo il Castello, ma molti altri monumenti, come ad esempio: la Kościół Akademicki Św. Anny (cioč la Chiesa di Sant'Anna, dedicata a Papa Giovanni Paolo II, al limite del perimetro della Piazza del Castello, per cui sulla demarcazione con l'area pił moderna), la Kościół Św. Jana Chrzciciela (o Archikatedra Św. Jana Chrzciciela, o Bazylika archikatedralna Św. Jana Chrzciciela, cioč la Basilica Arcicattedrale di San Giovanni Battista, o soltanto Cattedrale di San Giovanni, innalzata dapprima in stile gotico intorno al 1339, distrutta dalla guerra nel 1944 e ricostruita in seguito), il Sanktuarium O.O. Jezuitów pw. Matki Bożej Łaskawej (o Kościół Jezuitów, o Kościół Matki Bożej Łaskawej, cioč la Chiesa Gesuita, chiamata Santuario di Nostra Signora della Grazia, sulla via Świętojańska dopo la Cattedrale di San Giovanni, costruita in stile tardo rinascimentale tra il 1609 e il 1629 e ricostruita nel 1956, dopo la devastazione della guerra), la Kościół Św. Marcina (cioč la Chiesa di San Martino, sulla via Piwna, innalzata dapprima intorno al XV secolo, rimodellata secondo i canoni barocchi tra il 1631 e il 1636 ed infine ricostruita dopo la Seconda Guerra Mondiale) e la Rynek Starego Miasta (vale a dire la Piazza del Mercato, risalente al XIV secolo con le tipiche case polacche, comuni di un po' tutto il Nord Europa, e la Statua della Sirena - Syrenka staromiejska al centro, simbolo della cittą). Uscito dalla Cittą Vecchia, superata la Piazza del Castello, ancor prima di visitare la Cittą Nuova (Nowe Miasto), ho incominciato un giro di perlustrazione nei quartieri centrali di Śródmieście (ovvero la parte del centro cittą a ovest rispetto la Cittą Vecchia e la Cittą Nuova). Se la Cittą Nuova, di fatto costituisce un ampliamento di Varsavia antica, al di fuori delle mura della Cittą Vecchia, cosģ pure Śródmieście č una prosecuzione della Cittą Vecchia. Anche in questi quartieri i monumenti (con molte chiese) sono davvero parecchi, qui di seguito un elenco di ciņ che sono riuscito a vedere: la Kościół Karmelitów (o Kościół Wniebowzięcia NMP i Św. Józefa Oblubieńca, cioč la Chiesa dell'Assunzione della Vergine Maria e San Giuseppe, o soltanto Chiesa del Carmine), con la statua sul suo fianco destro (Pomnik Adama Mickiewicza, cioč la Statua di Adamowi Mickiewiczowi), poi il Teatr Wielki - Opera Narodowa - Teatr Mały (vale a dire il Grande Teatro e l'Opera Nazionale, un'insieme di teatri dall'aspetto aulico e solenne) in Plac Marszałka Józefa Piłsudskiego, il Pałac Prezydencki (vale a dire il Palazzo Presidenziale), la Kościół SS. Wizytek (o Kościół Wizytek w Warszawie) in Skwer im. Ks. Jana Twardowskiego, il Pałac Uruskich proseguendo in Krakowskie Przedmieście (anche il Palazzo Presidenziale e la chiesa precedente sono in questa via, che parte dalla fine di Plac Zamkowy e si allunga notevolmente), la Uniwersytet (i palazzi universitari), la Bazylika Mniejsza pw. Świętego Krzyża (detta Basilica Minor 2002) e l'attigua Societas Scientiarum Varsaviensis con il suo bel edificio (il Pałac Staszica). In Krakowskie Przedmieście ci sono svariati bar e ristoranti, va bene anche come luogo per la sera; comunque Varsavia ha una vita notturna piuttosto scarna, c'č un po' pił di movimento in Ulica Chmielna e Nowy Świat, con pub, disco-pub, tavole calde e birrerie varie (Nowy Świat č la continuazione di Krakowskie Przedmieście, infatti pure in questa strada, nella stagione estiva, sui marciapiedi all'aperto si trovano i tavolini e le sedie dei vari caffč). Dall'Universitą ho poi preso il bus numero 116, con destinazione Wilanów (a sud di Stare Miasto). Qui si trova il complesso di Wilanów, con la chiesetta Kolegiacie Wilanowskiei, i giardini ed il Palazzo di Wilanów (Pałac w Wilanowie). Il Palazzo di Wilanów, dall'appariscente colore giallo, venne costruito per il Re polacco Jan III Sobieski nella seconda metą nel XVII secolo; rappresenta oggi una delle opere monumentali pił importanti della Polonia. La zona di Wilanów, con i suoi monumenti, č avvolta da un bel parco, davvero piacevole, arricchito con piccoli bar e ristorantini (ove mi sono concesso una merenda). Sempre con il bus 116, in direzione di ritorno da Wilanów, ho fatto una pausa davanti al Łazienki Królewskie, elegante palazzo nel cuore del Łazienki Park; oltre al palazzo, ai giardini con la statua del compositore Fryderyk Chopin, ed al parco, c'č pure un'altra possente statua, quella di Marszałek Józef Piłsudski. Una volta rientrato in Stare Miasto, ho gironzolato per le mura di cinta della Cittą Vecchia, disposte come un fortino e chiamate Barbakan: esse sono in stile medievale, anche se sono state ricostruite dopo la Seconda Guerra Mondiale. A due passi dalle mura ho osservato e fotografato la Kościół Rektorski O.O. Paulinów pw. Świętego Ducha (o Kościół Paulinów Św. Ducha i Św. Pawła Pustelnika). Come ultimo passaggio quotidiano sono transitato per la parte laterale della Cittą Nuova, alle spalle della Cittą Vecchia, vedendo il Memoriale ai caduti della Seconda Guerra Mondiale (il Pomnik Powstania Warszawskiego - Powstanie Warszawskie), testimone di un triste e bellicoso passato, affinché non si dimentichino le stragi di guerra e non si ripetano mai pił, con la sua relativa chiesa, proprio di fronte al monumento (la Katedra Polowa, o Katedra Polowa Wojska Polskiego). Il percorso che ho seguito per visitare il centro storico č stato semplice, basta mezza giornata.
3° GIORNO Per iniziare ho raggiunto le rive del fiume Vistola, con la metropolitana fino a Dw. Gdański, poi da lģ il tram per Park Traugutta. Infatti il fiume si trova avvolto dal verdeggiante Park Traugutta (le sponde della Vistola non sono niente di speciale). A piedi ho poi proseguito per la Cittą Nuova; arrivando dalle sponde del fiume, prima di entrare nel quartiere di Nowe Miasto, ho dovuto salire alcuni gradini, posti alla fine del confine con il Park Traugutta (non lontano dalla zona in cui si puņ osservare una bella fontana). In Nowe Miasto ho visto: la chiesa in Ulica Przyrynek (la Kościół Nawiedzenia Najświętszej Maryi Panny) e la piazza pił rappresentativa, vale dire la Rynek Nowego Miasta. A questo punto, con una breve camminata, ho proseguito nella Cittą Vecchia, all'altezza del Muzeum Marii Skłodowskiej-Curie e della Kościół Św. Jacka (cioč la Chiesa di San Giacomo o dei Domenicani). Pił tardi mi sono diretto nuovamente con la metro nell'area della fermata Centrum, laddove ho preso il tram per il quartiere periferico di Praga (aldilą della Vistola, sulla sponda destra). Le uniche cose degne di nota sono il Park Skaryszewski e la Kościół Matki Boskiej Zwycięskiej. Praga č un quartiere abbastanza malfamato, da evitare, con case popolari, fabbricati abbandonati, ossia nulla di eccitante da vedere; non c'č niente che susciti l'interesse, č un'immagine di come si presentava Varsavia al tempo di guerra ed anche fino a prima che avvenisse la caduta della dittatura comunista.
4° GIORNO Come ultimissima tappa in cittą, dopo aver calcato nuovamente il suolo della parte moderna di Centrum, mi sono indirizzato verso la fermata della metro Świętokrzyska, ove si trova la Kościół Wszystkich Świętych Upamiętnia Polaków. Nel primo pomeriggio col bus ho intrapreso il percorso per l'aeroporto, per poi rientrare in Italia. Va ricordato che il centro storico di Varsavia č un bene dichiarato patrimonio dell'umanitą dall'UNESCO. Inoltre va detto che Varsavia č una cittą ordinata e pulita; colpisce il suo verde, con parchi ovunque, tanti angoli in cui rigenerarsi ed una profusione di alberi. Nei giorni in cui sono stato nella capitale polacca ha fatto caldo, ma senza afa, con termometro intorno ai 26 gradi, quindi un clima confortevole; va inoltre menzionato che a volte la temperatura si avvicina anche ai 30 gradi e che, ovviamente, il periodo migliore per visitare la Polonia č in estate, poiché nelle stagioni fredde la temperatura č senza dubbio proibitiva.

Varsavia... una piacevole scoperta
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POLONIA, diario di viaggio di Varsavia

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Sito ufficiale del turismo a Varsavia, in diverse lingue: WARSAW_TOUR