SPAGNA: ARAGONA (Aprile 2008)
SARAGOZZA (ZARAGOZA) (dal 19 al 21 Aprile 2008)

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Cartolina-cartina di Saragozza
Foto di Saragozza
SARAGOZZA: Basílica del Pilar vista dall'Ebro
Cartina politica della Spagna

Foto di Saragozza (viale zona Plaza de San Francisco)
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Il viaggio è durato complessivamente due giorni pieni. Sono partito con Morgana dall'aeroporto Orio al Serio di Bergamo, il volo di andata e quello di ritorno sono stati effettuati con la compagnia irlandese "Ryanair". Per arrivare a Saragozza ci vogliono meno di due ore di aereo; l'aeroporto della città è piuttosto piccolo ma è di recente fattura. Usciti dal terminal, abbiamo immediatamente preso il bus che porta fino in centro città (la corsa costa poco e si ferma in Plaza de San Francisco, l'autobus della compagnia "Agreda Automóvil" parte ogni mezz'ora dalla piazzola dei bus alla destra dell'uscita dell'aeroporto). Da Plaza de San Francisco abbiamo poi preso il bus numero 45 che ci ha portati in Plaza del Pilar (il cui nome intero è Plaza de Nuestra Señora del Pilara, mentre alcune volte si trova scritta soltanto Plaza Pilar), cioè la piazza più grande e conosciuta di Saragozza, nella quale avevamo l'hotel prenotato ("Hotel Las Torres"). Essendo arrivati verso l'ora di cena, dopo una veloce doccia, siamo scesi in piazza e abbiamo cercato un ristorante per mangiare. Nella piazza principale di Saragozza, così come nelle vie circostanti, non c'è problema di ristoranti, bar e pub di ogni genere. Dopo cena, ci siamo lasciati trasportare dall'incredibile fiumana di gente che frequenta le strade e i locali notturni di Saragozza. Infatti era un sabato sera, momento in cui la città si trasforma e dà libero sfogo ai divertimenti sfrenati della notte del week-end. Siamo rimasti sbigottiti nel vedere il numero impressionante di locali e piccole discoteche che si susseguivano per il corso di isola pedonale (Calle Alfonso I, o Calle de Alfonso I che è lo stesso) e per le vie secondarie. Una cosa incredibile, ogni locale era ad ingresso gratuito, cioè si poteva entrare ed uscire, così da poterne vedere molti e divertirsi ancor di più fra musica e luci stroboscopiche. La cosa più strana è che solo la notte del sabato sera erano tutti quanti aperti, infatti sia di giorno, che nelle altre serate erano chiusi e sembrava una perfetta città normale. La cosa ancor più strana è che di giorno tutti questi locali non si distinguevano dalle serrande degli altri negozi, poiché erano abbassate e senza elementi che ne segnalassero la presenza. Non ho mai visto una città con tanti locali così attaccati gli uni agli altri. Il capoluogo aragonese, con una popolazione di circa 650.000 abitanti, è attraversato dal fiume Ebro, il più lungo di Spagna, con una importante portata d'acqua (durante i nostri giorni di villeggiatura abbiamo potuto vedere il fiume in piena, poiché aveva sicuramente piovuto molto nei giorni precedenti al nostro arrivo). La concentrazione di monumenti e cose importanti da visitare si trovano tutte nelle parte che si trova a sud del fiume, infatti a nord del fiume la città non offre grandi cosa da vedere. Partendo dalla piazza più importante e più grande, cioè Plaza del Pilar, in cui sorge la imponente e vastissima Basílica de Nuestra Señora del Pilar, si passeggia via via verso gli altri punti di interesse della città. La Basilica di Nostra Signora del Pilar è formata da due altissimi campanili, da una grossa cupola centrale e da altre più piccole (per l'esattezza dieci). I tetti delle cupole sono ricoperti di piastrelle colorate. Il santuario, intitolato alla Virgen del Pilar di Saragozza, è uno dei più famosi di tutta la Spagna ed è considerato uno dei più antichi della cristianità. La basilica venne eretta a partire dal 1681 su progetto di Francisco Herrera il giovane. Dalle rive dell'Ebro il panorama con la basilica è splendido (si può osservare la chiesa e il fiume dal Puente de Piedra). Sempre in Plaza del Pilar si erge il palazzo dell'Ayuntamiento e l'ufficio per le informazioni turistiche. Alla fine della piazza si staglia un'altra importante chiesa, la Cattedrale del Santissimo Salvatore, detta La Seo (del XII-XVI secolo); di fronte ad esse si ammira la statua che riproduce l'effige di Goya. Lasciando Plaza del Pilar, nei dintorni, si incontrano altre numerose chiese, tutte aggraziate e per la maggior parte circondate dal alberi. Per esempio nelle vie traverse rispetto al corso principale (Calle Alfonso I) si ergono la Iglesia de Santa Isabel (conosciuta popolarmente come Iglesia de San Cayetano) in Plaza del Justicia e la Iglesia Parroquial de San Felipe. Sempre nei paraggi della piazza principale, precisamente in Avenida César Augusto, si eleva la Iglesia de las Escuelas Pías, che fa da spartiacque verso la parte più antica di Saragozza, in cui s'innalza la Iglesia Parroquial de San Pablo. Qui le vie sono strette, ci sono dei piccoli bar e si palpa lo spirito tipico della vecchia Spagna. Da Plaza del Pilar se si prende Calle Conde de Aranda e la si fa tutta per la sua lunghezza, una volta oltrepassata l'Arena di Plaza de Toros, si arriva direttamente al Castillo de la Aljafería (datato VIII secolo). Il castello, avvolto nel verde, è proprio massiccio, armonico e scultoreo, grazie alla serie di torrioni e bastioni, e al fossato che ne delimita la perimetralità. Il Castillo de la Aljafería è dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità, così come lo sono i principali monumenti cittadini costruiti con l'architettura Mudéjar (ad esempio La Seo e l'Iglesia Parroquial de San Pablo), ossia quell'architettura del retaggio dei mussulmani che rimasero a vivere nella penisola iberica fino verso il Medioevo. Se invece, partendo da Plaza del Pilar, si percorre fino in fondo il corso centrale, cioè Calle Alfonso I, e poi si gira a sinistra, si accede in Plaza de España. Da qui inizia la grandissima strada alberata, chiamata Paseo de la Independencia, in cui ci sono centri commerciali, tantissimi negozi (di ogni genere), bar, ristoranti e hotel. Praticamente da Plaza de España incomincia la parte più nuova e moderna di Saragozza (in Plaza de España c'è pure il megastore della "Fnac", in cui si vendono oggetti di elettronica, dischi musicali e parecchio d'altro). Da Paseo de la Independencia è possibile raggiungere Plaza Salamero, piazzetta nella quale si trova la Parroquia de Santiago El Mayor, oppure un'altra vietta nella quale c'è la Iglesia Parroquial de Santa Engracia (in Plaza Santa Engracia). Tutto ciò che ho descritto lo abbiamo visitato in un paio di giorni, mentre nel pomeriggio del terzo giorni di permanenza, abbiamo ripreso i mezzi pubblici per andare in Plaza de San Francisco e da lì il bus per l'aeroporto per ritornare in Italia. L'aeroporto si trova in una zona industriale particolarmente arida e brulla, il fattore è facile da comprendere, infatti alle porte della città si estende un'area desertica chiamata Los Monegros. Sempre nei dintorni del terminal ci sono parecchi mulini a vento snelli e di colore bianco. Noi abbiamo sempre gironzolato a piedi, infatti tutte le attrazioni cittadine più importanti sono relativamente vicine e non necessita nemmeno prendere i mezzi pubblici (che pure sono efficienti con numerosi bus urbani). I pasti diurni li abbiamo consumati in bar e tavole calde, mentre le cene in due distinti ristoranti. I prezzi non sono elevati, rispetto all'Italia si spende meno. Saragozza ha parecchie chiese, grandi vie con negozi, viali alberati, bar e tavole calde, una conturbante vita notturna, Saragozza è una città fuori dagli abituali flussi turistici, eppure è assolutamente meritevole di un viaggio per scoprirla. Saragozza è ordinata, a metà strada tra lo spirito pacato dei piccoli centri spagnoli e la frenesia delle metropoli, Saragozza è una città a misura d'uomo, in cui non mancano comodità, scorci prettamente metropolitani ed anche un centro storico compito e raccolto tra i campanili delle sue chiese. Nel 2008 è stata organizzata l'Esposizione Internazionale a Saragozza, con tema "Acqua e sviluppo sostenibile". La provincia di Saragozza diede i natali ad uno dei più grandi pittori spagnoli, vale a dire Francisco Goya, egli si formò e studiò nel capoluogo aragonese, dopodiché si trasferì a Madrid. Oltre agli innumerevoli dipinti, vorrei ricordare una sua acquaforte (una delle più celebri, conservata presso la Biblioteca Nacional de España di Madrid), contenuta fra le ottanta incisioni ad acquaforte chiamate "Los caprichos" ("I Capricci") e pubblicate nel 1799, nella quale si trova la seguente e geniale frase: "Il sonno della ragione genera mostri".

Saragozza, capoluogo di Aragona... una piacevole scoperta
Foto di Saragozza      Foto di Saragozza      Foto di Saragozza
"Calle Conde de Aranda" / "Plaza de César Augusto" / "Basílica del Pilar".
Foto di Saragozza      Foto di Saragozza      Foto di Saragozza
"Plaza del Pilar": "Basílica del Pilar" (prime due foto) e "Ayuntamiento" (altra foto).
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Un campanile della "Basílica del Pilar" in "Plaza del Pilar" / "Ayuntamiento"
in "Plaza del Pilar" / "Palacio de los Condes de Morata o de los Luna".
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"Basílica del Pilar" e fiume Ebro.
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Dettagli dei ponti sull'Ebro / "Basílica del Pilar" vista dall'Ebro / dietro a "Plaza del Pilar".
Foto di Saragozza        Foto di Saragozza        Foto di Saragozza        Foto di Saragozza
"Plaza del Pilar": davanti al portone di una chiesetta posta in una posizione defilata, in
una porzione del finale della piazza; un campanile della "Basílica del Pilar"; in mezzo alla
piazza con visuale sul fondo de "La Seo"; con alle spalle "La Seo".
Foto di Saragozza      Foto di Saragozza      Foto di Saragozza
"Plaza del Pilar" / "La Seo" e statua di Goya / "Iglesia de Santa Isabel".
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"Iglesia de Santa Isabel" (prima foto) / "Iglesia de las Escuelas Pías" (altre due foto).
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"Calle Alfonso I" (prime due foto) / "Iglesia Parroquial de San Pablo"
col suo bel campanile (altra foto).
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"Iglesia Parroquial de San Pablo" da varie angolazioni.
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"Castillo de la Aljafería" da varie angolazioni.
Foto di Saragozza      Foto di Saragozza      Foto di Saragozza
"Castillo de la Aljafería" da varie angolazioni.
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"Castillo de la Aljafería" da varie angolazioni.
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"Arena" di "Plaza de Toros" / "Plaza de España" / "Parroquia de Santiago El Mayor".
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"Plaza de España" (prima foto) / "Paseo de la Independencia" (altre due foto).


SPAGNA, diario di viaggio di Saragozza

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LINKS UTILI

Sito ufficiale del comune di Saragozza, in lingua spagnola: ZARAGOZA
La compagnia aerea a basso costo: RYANAIR