SINGAPORE: SINGAPORE città e isole (Luglio 2013)

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Premessa: La città-stato di Singapore, indipendente dal 1965, si sviluppa su di un arcipelago formato da quasi sessanta isole, la più grande delle quali è proprio l'Isola di Singapore (Pulau Ujong o Singapore Island), dove si innalza la metropoli. Singapore a nord è separata dalla Malesia dallo Stretto di Johor, a sud è separata dalle isole dell'Indonesia dallo Stretto di Singapore. Singapore è uno dei punti più a sud dell'emisfero boreale, trovandosi soltanto ad un grado a nord dell'Equatore. Il clima è dunque prettamente equatoriale, caldo umido con piogge costanti quasi tutti i giorni di tutto l'anno e con circa dodici ore di luce e dodici ore di notte per giornata in ogni periodo dell'anno. Prima che diventasse una nazione autonoma, Singapore è stata colonia britannica per molto tempo ed in seguito venne annessa alla Malesia. Il paese ha una popolazione variegata, tra i più di cinque milioni di abitanti molti di essi sono cinesi (è proprio questo gruppo etnico che più popola la città-stato), malesi e indiani, con qualche discendenza di europei (perlopiù di ceppo inglese).
- 25 Luglio 2013 - partenza per Singapore / Singapore città - Dopo una settimana in Malesia, passata tra la città di Kuala Lumpur ed i suoi dintorni, siamo partiti dalla capitale malese alla volta della città-stato di Singapore (del diario di viaggio completo della Malesia se ne parla nella pagina apposita: diario Malesia). Abbiamo preso un pullman dalla stazione dei bus di Kuala Lumpur (la TBS Bandar Tasik Selatan, Terminal Bersepadu Selatan, nuovissima e sfavillante, spaziosa ed impeccabile), che in sei ore abbondanti ci ha portati a Singapore (la compagnia è stata la "Starmart Express", ad un prezzo di 45 Ringgit a testa). Va detto che questi pullman sono comodi e confortevoli, con addirittura i sedili che massaggiano la schiena. Durante il viaggio in pullman si vede una rigogliosa vegetazione, composta da lussureggianti foreste equatoriali, intervallate da basse vallate verdi. Ad unire Singapore alla Malesia ci pensa un grosso ponte, infatti la Repubblica di Singapore, come già menzionato, altro non è che un arcipelago. Alla frontiera di Singapore, bisogna scendere dal pullman e passare i controlli doganali, oltre ad esibire il passaporto; questi controlli sono minuziosi e scrupolosi e non è possibile importare a Singapore sia alcolici, che sigarette, altrimenti si incombe in pesanti dazi doganali. Appena arrivati a Singapore, precisamente alla stazione dei bus, chiamata Golden Mile Complex Bus Terminal, lungo Beach Road, con un taxi ci siamo fatti portare davanti all'hotel nel quale avevamo prenotato. Chiamarla stazione dei bus è a dir poco riduttivo, infatti a differenza della grandezza di quella di Kuala Lumpur, questa di Singapore è all'aperto e davvero di esigue dimensioni. L'hotel si trovava nel pieno del sobborgo cinese di Singapore nella zona di Geylang Road, "famosa" anche per essere il quartiere a luci rosse della città. Per fortuna nelle strade attorno a Geylang Road c'erano anche parecchi negozi, supermercati, le tipiche ed antiche "shophouse" (case con negozio, in edifici decorati e colorati, che ricordano i tempi delle colonie europee), alcune chiesette cristiane e spazi verdi ben tenuti. La stazione della metropolitana più vicina al nostro albergo era quella di Aljunied (linea verde, la East West Line); la singola corsa costa più o meno 1,40 Dollari di Singapore a persona e dipende dal luogo di partenza fino alla destinazione, mentre l'abbonamento giornaliero con viaggi illimitati ai mezzi pubblici costa 10 Dollari di Singapore a persona, per cui noi abbiamo optato per questa soluzione (va inoltre aggiunto che non tutte le biglietterie emettono gli abbonamenti giornalieri, ma solo le stazioni più grandi e centrali). Come si intuisce abbiamo prediletto l'uso della metropolitana, ma non abbiamo disdegnato nemmeno i comodi autobus urbani (Singapore è facilissima da girare con i mezzi pubblici, che la servono egregiamente). La prima sera, molto stanchi, ci siamo concessi qualche giretto per le vie del quartiere, nel quale non mancano di certo ristoranti, rosticcerie (poco invitanti) e bar, tutto in rigoroso stile cinese.
- 26 Luglio 2013 - Singapore città - Come prima tappa siamo andati con la metro fino alla City Hall (l'edificio municipale cittadino), di fianco al vecchio edifico della Corte Suprema (Old Supreme Court of Singapore), fermandoci nella stazione omonima della linea rossa (la North South Line). Qui gli edifici sono di puro stampo europeo, infatti abbiamo potuto osservare la Cattedrale di Sant'Andrea (St. Andrew's Cathedral), chiesa anglicana costruita intorno alla metà dell'Ottocento. Praticamente di fianco alla Cattedrale di Sant'Andrea si adagia il vasto prato verde del Singapore Cricket Club, chiamato Padang, dal quale si vede in tutta la sua maestosità lo skyline di Singapore con i parecchi grattacieli che svettano. Dal lato della City Hall si innalzano i grattacieli del gruppo della Raffles City (Raffles International Centre), mentre dall'altro lato si stagliano quelli affacciati sulla baia e sul Fiume Singapore (Singapore River). Dopo una sosta sul prato, abbiamo proseguito a piedi, vedendo nell'ordine: il Parlamento Vecchio (Old Parliament House), che ospita all'interno un piccolo museo gratuito (The Arts House of the Old Parliament); l'area del Boat Quay, sulle sponde del Singapore River, di fatto non lontano dalla passeggiata di Queen Elizabeth Walk (a bordo fiume si vedono tutt'intorno i grattacieli, in un suggestiva cornice metropolitana); il ponte che divide North Bridge Road da South Bridge Road; il Parlamento (Parliament House), cuore del Civic District, terminato nel 1999; per finire con il nuovo edifico della Corte Suprema (Supreme Court of Singapore). Il territorio attorno alla City Hall fa parte dell'antico quartiere coloniale (tra l'altro proprio lo stesso Municipio e la vecchia Corte Suprema erano in completo restauro). Nel primo pomeriggio ci siamo direzionati verso la baia di Singapore (che si affaccia sul mare dello Stretto di Singapore, ovvero la parte terminale del Mar Cinese Meridionale) dalla quale è ancora più spettacolare la visuale dei grattacieli, infatti essi dominano incontrastati il profilo della città. Siamo così arrivati alla stazione delle metropolitana di Marina Bay (facente sempre parte della linea rossa, ossia la North South Line, ma anche della linea arancione, ossia la Circle Line). Prima di continuare con il racconto va assolutamente detto che ogni stazione centrale della metropolitana, ovverosia quelle importanti, sono dei veri e propri centri commerciali sotterranei, con negozi stilosi e molto cari, delle più prestigiose marche internazionali nel campo dell'abbigliamento, dei gioielli, degli orologi e dei suppellettili. Per questo, volenti o nolenti, bisogna per forza passare in mezzo a questo grande sfarzo se si vuole visitare la città tramite i mezzi pubblici. Appena risaliti in superficie dalla stazione di Marina Bay, si viene avvolti dai numerosi grattacieli del Financial Centre (o Financial Center), distinguibili dal colore azzurro delle proprie vetrate, mentre lo sguardo comincia ad essere attratto dalla visuale del Marina Bay Sands (il mitico ed audace hotel di lusso, composto da tre grattacieli in fila, con al di sopra una sorta di grandissima barca di cemento armato che li unisce). Le principali torri del Financial Centre sono quelle disposte tra Marina Boulevard e Central Boulevard, vale a dire la Marina Bay Financial Centre Tower 1, la Marina Bay Financial Centre Tower 2 e la Marina Bay Financial Centre Tower 3. Ripresa la metro con la Circle Line siamo scesi alla stazione di Bayfront. In questo punto sorge il Marina Bay Sands, che da distante sembra proprio una nave altissima, che scruta l'orizzonte e fa bella immagine di sé. Con un'altezza di circa duecento metri, il Marina Bay Sands è dunque un raggruppamento di tre grattacieli, che servono perlopiù da hotel, da centro convegni e da casinò, sormontati da una piattaforma sospesa a forma di nave, chiamata Skypark (o SkyPark), sulla quale vi si adagiano giardini pensili, idromassaggio con centri benessere, bar, ristoranti ed una piscina a sfioro, denominata Infinity Pool, lunga ben centocinquanta metri (la piscina più alta al mondo, che dà l'impressione di fare il bagno ad un passo dal precipizio nel vuoto). La piattaforma ha letteralmente il nome di "parco del cielo", lo Skypark appunto, e questo la dice lunga sulla stranezza e la magnificenza di questo luogo; non è da tutti i giorni trovarsi a passeggiare in una sorta di parco con piscina ad un'altezza di duecento metri dal suolo. Sullo Skypark si può arrivare pagando il biglietto di ingresso, infatti funge da osservatorio, per salire in cima ai grattacieli e godere del panorama offerto da Singapore (prenotando ad orari prestabiliti, una volta al mattino ed una volta al pomeriggio, si può transitare anche a bordo piscina, altrimenti essa è riservata solo ai clienti dell'hotel). Al futuristico complesso del Marina Bay Sands appartengono inoltre dei luccicanti ed opulenti centri commerciali, come ad esempio quello chiamato The Shoppes at Marina Bay Sands, accessibile da Bayfront Avenue. Alle spalle del Marina Bay Sands c'è un bellissimo parco verde, detto Gardens by the Bay, arricchito con costruzioni dalla struttura stravagante e fuori dagli schemi, che appaiono come dei grandi alberi stilizzati. I giardini sono comodamente collegati all'hotel Marina Bay Sands ed al relativo centro commerciale tramite un tunnel della metropolitana. La vegetazione è rigogliosa, le sculture sono stravaganti, strane e moderne, inoltre vi è un lago artificiale. Questo specchio d'acqua è soprannominato "Lago delle Libellule", con un ponte, battezzato "Ponte delle Libellule", ed un'isola, chiamata appunto "Isola delle Libellule" (i loro appellativi derivano dal fatto che vi siano delle gigantesche statue di libellule argentate). L'area dei mastodontici alberi in ferro è invece denominata Supertree Grove (SuperTree Grove); essi sono disposti in numero maggiore al centro del parco, mentre sono meno numerosi quelli defilati verso la porzione dei giardini che ospita un'altra opera d'arte gigantesca, vale a dire una statua di bambino fluttuante, fatta dallo sculture Marc Quinn ed intitolata "Planet". Dopo un po' di foto al parco e dopo aver aspettato che passassero delle minacciose nuvole, nuovamente con la metro della Circle Line ci siamo avviati alla stazione Promenade (la fermata è servita pure dalla linea blu della metropolitana, la Downtown Line). Quest'area fa ancora parte dell'agglomerato di Marina Bay e presenta numerose attrazioni da vedere e offre molti passatempi da fare. Ci siamo districati fra le strade, a partire da Temasek Avenue e da Raffles Boulevard, cercando di osservare il più possibile. Cominciando con il Singapore Flyer, ossia la ruota panoramica alta ben centosessantacinque metri, abbiamo poi visto i grattacieli di Millenia Walk, il centro commerciale chiamato Marina Square ed i numerosi palazzi nei dintorni. Millenia Walk è una passeggiata tra i grattacieli, ove vi sono tanti negozi, ristoranti, magazzini ed eleganti centri commerciali con prezzi elevati; fra i grattacieli più evidenti vanno segnalati la Millenia Tower, di circa duecentoventi metri di altezza e la Centennial Tower, di circa centocinquantotto metri. Invece fra i centri commerciali della zona, come già anticipato, il migliore e più vasto è il Marina Square, che troneggia sul quartiere. A questo punto, a piedi, ci siamo diretti sulla Esplanade, ovvero la camminata sulla baia di Singapore, che di fatto fa da congiunzione tra il fiume ed il mare, e regala panorami straordinari dei grattacieli della città. Risalta da distante in tutto il suo fascino moderno il Marina Bay Sands, si transita di fronte agli avveniristici teatri che vengono chiamati Esplanade Theatres on the Bay e si inizia ad intravedere il Merlion Park, con la famosissima statua bianca del Merlion, simbolo di Singapore. Il Merlion è dunque una statua con testa di leone e corpo di pesce, che sputa acqua dalla bocca (il suo nome deriva dalla fusione della parole "sirenetta" e "leone"). Per arrivare al Merlion Park è necessario solcare un lungo ponte, ossia l'Esplanade Bridge. Dietro al Merlion Park si stagliano i grattacieli più imponenti della città, quelli della parte più centrale della città (nota come Downtown Core), quelli con la maggior parte degli uffici, quelli del centro finanziario di Singapore. A partire dalle strade comprese a grosso modo tra Fullerton Square, Fullerton Road e Battery Road, fra quelli più elevati, si annoverano i seguenti grattacieli: la Bank of China Tower (o Bank of China Building, di circa centosessantotto metri di altezza), il One Raffles Place (od Overseas Union Bank Centre, od OUB Centre, di circa duecentottanta metri di altezza), la May Bank Tower (o Maybank Tower, di circa centosettantacinque metri di altezza), la Singapore Land Tower (di circa centonovanta metri di altezza), il Republic Plaza (di circa duecentottanta metri di altezza) e lo United Overseas Bank Plaza (o UOB Plaza, composto da due grattacieli, ben visibili dalle sponde del Fiume Singapore, alti rispettivamente duecentottanta metri circa e centosessantadue metri circa). La bellezza e la modernità di Singapore si notano proprio tra Marina Bay e circondari ed in mezzo ai molteplici grattacieli. All'imbrunire siamo rientrati in hotel, dove aver preso la metropolitana dalla stazione di Raffles Place (in cui passano la linea rossa, la North South Line e la linea verde, la East West Line), con destinazione finale Aljunied. Le serate, visto che eravamo abbastanza stanchi, le abbiamo quasi sempre passate attorno a Geylang Road, ed abbiamo soventemente mangiato dei panini (e cose simili) comprati nei vari minimarket attigui.
- 27 Luglio 2013 - Singapore città - In metropolitana, ancora con la Circle Line, siamo tornati alla stazione di Bayfront, dopo un cambio a Marina Bay. Abbiamo quindi prenotato per il pomeriggio il biglietto per la salita sul grattacielo del Marina Bay Sands. Visto che avevamo a disposizione diverse ore, prima di salire fino all'osservatorio del grattacielo, una volta ripresa la metro, siamo scesi alla fermata di Orchard Road (stazione di Orchard, linea rossa, la North South Line). Questa è la zona più chic della città, la mecca dello shopping, degli acquisti folli e dei prezzi esorbitanti. Qui si trovano tutti i grandi marchi della moda mondiale, i più gettonati sono, come al solito, quelli italiani (si veda Prada, Versace, Bulgari, Gucci, eccetera), ma non si disdegnano neppure le altre grandi firme come Chanel, Rolex e via discorrendo. A noi, che preferiamo cose più semplici, è bastato passeggiare per la famosa strada di Orchard Road e dare un'occhiata a negozi e centri commerciali, preferendo comprare i souvenir nelle botteghe più piccole e con i prezzi decisamente più razionali. Orchard Road è dunque la strada alberata delle boutique eleganti, dei centri commerciali raffinati e sfarzosi, dei magazzini più sofisticati, con giganteschi megastore di abbigliamento, con esclusivi negozi di gioielli, di oggetti preziosi e di moda in generale. Se ad Orchard Road tutto è molto fine e con i prezzi alle stelle, lo stesso discorso lo si può fare per il centro commerciale del complesso del Marina Bay Sands. In linea di massima, questa raffinatezza esagerata porta ad una conseguenza: a meno che le persone non siano particolarmente ricche, risulta davvero difficile fare acquisti in questi posti, ed è anche proibitivo mangiare un boccone nei tanti ristoranti presenti. Tra i centri commerciali presenti ad Orchard Road, vanno menzionati lo ION Orchard, il Wheelock Place (riconoscibile grazie al maestoso cono rovesciato di vetro, o albero stilizzato che dir si voglia), il Paragon (The Paragon), il Mandarin Orchard, oltre a molti altri; tutti questi centri commerciali sono immensi ed alcuni occupano interi grattacieli. Dopo essere tornati al Marina Bay Sands in metropolitana, siamo saliti sull'osservatorio del grattacielo. Per accedere allo Skypark bisogna salire dalla torre tre, quindi con i veloci ascensori si giunge fino ai piani numero 57 e 58; il giretto lungo il bordo dell piscina a sfioro della Infinity Pool è, come già accennato, su prenotazione per un massimo di cinquanta persone. Il panorama è splendido, le vedute sono bellissime, anche se il tempo era grigio e con un po' di pioviggine; si vede una buona fetta della città, con tutta la baia di Singapore ed il tracciato del circuito cittadino di Formula 1. Peccato che piovesse leggermente, poiché col sole penso che lo skyline di Singapore sarebbe stato ancora migliore. Usciti dalle torri del grattacielo del Marina Bay Sands, sempre in metropolitana ci siamo avviati verso i Giardini Botanici della città (i Singapore Botanic Gardens presso la fermata Botanic Gardens, linea arancione, la Circle Line). Questi giardini meritano senz'altro una visita poiché sono rigogliosi e verdissimi, sono visitabili gratuitamente, sono assai vasti ed hanno una nutrita quantità di alberi e fiori tropicali (tante le specie floreali presenti). Sono straordinarie le numerose varietà di palme ed è rilassante il laghetto con i cigni neri ed altri pennuti (la zona dell'Ecolake, o Eco-Lake). La vegetazione ed il parco stesso sono curati alla perfezione, nello stile maniacale di ordine e rigore che si palpa a Singapore. Prima di cena abbiamo fatto ritorno al nostro hotel, fino alla solita stazione della metro di Aljunied.
- 28 Luglio 2013 - Singapore città - In mattinata abbiamo fatto ancora un giro per Orchard Road, poi con la metro ci siamo indirizzati verso la stazione di Dhoby Ghaut (congiunzione fra le linee rossa, viola e arancione, cioè fra la North South Line, la North East Line e la Circle Line), sempre sulla direttiva della stessa Orchard Road, dove c'è il centro commerciale più vecchio di Singapore (il primo sorto in città), cioè il Plaza Singapura. Non avevo mai visto prima di essere a Singapore una città con così tanti ed enormi centri commerciali, ce ne sono ovunque ed in ogni angolo, tutti quanti nuovi e sfarzosi, una concentrazione pazzesca, persino stancante. Nei pressi della stazione della metropolitana, precisamente tra Penang Lane e Penang Road, si trova il piccolo parco chiamato Istana Park, verdeggiante e grazioso, perfetto per riposarsi qualche minuto. A questo punto era giunto il momento di visitare anche la porzione più storica della città, il vero e proprio centro storico, quello dei templi, a partire da Chinatown. Così, ripresa la metropolitana, siamo appunto scesi alla fermata di Chinatown (linea viola e blu, cioè la North East Line e la Downtown Line). Questo è il quartiere cinese elegante, quello ben tenuto, in cui sbucano da ogni angolo templi, incorniciati da grattacieli. Partendo da New Bridge Road e Upper Cross Street, abbiamo visto e visitato nell'ordine: il Chinatown Point (grosso centro commerciale); il teatro in stile art déco del 1927 chiamato Majestic Theatre (o solo The Majestic); le incantevoli shophouse; Mosque Street, con la moschea di colore verde chiamata chiamata Masjid Jamae - Masjid Jama'e - Masjid Chulia (Jamae Mosque); Pagoda Street, con il tempio induista chiamato Sri Mariamman Temple, ossia il più antico tempio indù della città, fondato nel 1827, meraviglioso e coloratissimo, con le sue pittoresche statue che simboleggiano le divinità induiste che i fedeli venerano, quali ad esempio Brahma, Shiva e Vishnu); i vari mercatini presenti; l'area attorno a Temple Street, considerata il centro del patrimonio culturale di Chinatown (Chinatown Heritage Centre); Sago Street con il maestoso e possente Buddha Tooth Relic Temple and Museum, tempio cinese di colore bordò, di culto buddista, fra i più scenografici della città; e tutte le strade nei dintorni. Ancora con la metropolitana siamo andati fino alla fermata Tanjong Pagar (linea verde, la East West Line). Da qui ci siamo divincolati nella zona attorno ad Telok Ayer Street, vedendo i seguenti monumenti: la chiesa cinese chiamata Methodist Church - Telok Ayer Chinese Methodist Church, con il parco di fronte, ovvero il Telok Ayer Park, ed i grattacieli in ogni angolo; la ottocentesca moschea chiamata Nagore Dargah o Nagore Durgha (Indian Muslim Heritage Centre), con il relativo parchetto, ovvero il Telok Ayer Green; il bellissimo tempio taoista cinese, il più antico di Singapore, chiamato Thian Hock Keng Temple; per finire con la moschea chiamata Masjid Al-Abrar (Al-Abrar Mosque - Al Abrar Mosque). Successivamente ci siamo spostasti a Little India, alto quartiere caratteristico di Singapore (la fermata della metro è appunta quella omonima, ossia Little India, della linea viola, cioè la North East Line). Abbiamo cominciato il nostro giro a partire da Race Course Road, ove vi sono parecchie case colorate e appariscenti ristoranti intorno a Chander Road. Passeggiando a piedi, o tramite l'autobus urbano numero 147 (vanno bene anche i numeri 64 e 65), di Little India abbiamo passato in rassegna molti templi, piccoli e grandi, ed ecco qui l'elenco: il Sri Veeramakaliamman Temple in Serangoon Road, dedicato alla dea Kali; le strade laterali a Serangoon Road, con alcuni piccoli templi buddisti, come il Leong San Buddhist Temple ed il favoloso Sakya Muni Buddha Gaya Temple, riconoscibile dal suo intenso colore giallo e dalle statue di tigri all'ingresso; il tempio induista chiamato Sri Srinivasa Perumal Temple, capolavoro assoluto del 1855, dedicato all'adorazione del dio Vishnu (a volte scritto anche Visnu, o Visnù), noto anche col nome di Perumal; per concludere con una pausa per mangiare e rilassarci al centro commerciale City Square Mall, posizionato praticamente di fronte al Sri Srinivasa Perumal Temple. Abbiamo quindi ripreso la metro dalla stazione di Farrer Park (linea viola, cioè la North East Line), dirigendoci ancora una volta verso la baia di Singapore, alla fermata di Esplanade (linea arancione, cioè la Circle Line), e poi a quella consueta di City Hall (all'altezza del complesso di grattacieli e centri commerciali di Raffles City), così da ripercorre ancora una volta i punti più salienti della città e fare altre foto con il beneficio del sole. Nel tardo pomeriggio, per concludere la giornata, con la metro siamo arrivati fino alla stazione di Bugis (linea verde e blu, cioè la East West Line e la Downtown Line), altra zona ricca di centri commerciali giganteschi e monumenti, da non perdere assolutamente. Abbiamo gironzolato per le vie comprese tra Victoria Street e Rochor Road, ove si possono ammirare antichi palazzi, grattacieli e moderni negozi. Per esempio si possono ammirare molti palazzi, fra i quali si fa notare il Parkview Square, di centoquarantaquattro metri di altezza, oppure Arab Street e dintorni, con la Moschea del Sultano (Masjid Sultan - Sultan Mosque) ed i vari negozietti. Invece tra Rochor Canal Road e Prinsep Street c'è un mega centro commerciale, l'eccezionale Sim Lim Square, con molteplici piani solamente dedicati all'elettronica. Va detto che i centri commerciali di Singapore, così come quelli della capitale della Malesia, sono pazzeschi e di proporzioni grandissime, arrivando a superare addirittura i dieci piani di altezza, con una vastità inaudita.
- 29 Luglio 2013 - Singapore città e isole (Saint John's Island, Kusu Island, Sentosa Island) - In metropolitana abbiamo raggiunto la stazione di Marina Bay, poi da lì con l'autobus numero 402 siamo arrivati fino a Marina South Pier. E' questo il porticciolo dal quale partono le imbarcazioni per le isole dell'arcipelago di Singapore, ma anche per l'Indonesia. Così abbiamo acquistato il biglietto di andata e ritorno per le isole di St. John's e Kusu (ad un prezzo di 18 Dollari di Singapore a testa); dopo poco tempo, con un piccolo battello abbiamo raggiunto dapprima St. John's Island e poi Kusu Island. Il tempo era variabile, un po' perturbato, un po' soleggiato, come d'altronde è abbastanza normale in questa parte di mondo. St. John's Island (Saint John's Island) è la prima isola che si incontra durante la mini crociera; essa possiede alcune spiagge di sabbia chiara ed aree verdi con panchine in legno per fare picnic. Kusu Island, la seconda della navigazione, è molto graziosa, è soprannominata l'isola delle tartarughe (Tortoise Island, o Turtle Island), proprio perché vi sono parecchie tartarughe marine che nuotano all'interno di alcune vasche nel Santuario delle Tartarughe (Tortoise Sanctuary), oltre che in altre vasche del tempio in parte dedicato a loro. Sull'isola di Kusu c'è infatti il tempio taoista, chiamato Tua Pek Kong Temple (o Da Bo Gong Temple), colorato e dall'aspetto seducente; in più si trovano diverse spiagge e spiaggette, più o meno grandi, ove rilassarsi e fare il bagno se il tempo lo permette. Se il cielo non è particolarmente fosco e se non vi sono nubi basse, dalle spiagge delle due isole si possono distinguere in lontananza le sagome dei grattacieli della città di Singapore. Una volta fatto ritorno al porticciolo di Marina South Pier, ancora col bus siamo andati a Marina Bay e poi da lì, con la metropolitana, abbiamo proseguito sino alla stazione di Harbour Front (o meglio HarbourFront, linea viola e arancione, cioè la North East Line e la Circle Line). Da questa stazione si prende la monorotaia per l'isola di Sentosa, ossia il treno Sentosa Express - Sentosa Monorail (al costo di 4 Dollari di Singapore a persona). Con tale soluzione si è liberi di scegliere quali fermate fare, così da poter vivere tutte le attrazioni che quest'isola dei divertimenti offre (come gli Universal Studios, l'acquario, le spiagge, ed altro ancora). Nel complesso della stazione di Harbour Front, precisamente nella zona della Sentosa Station e all'altezza della Harbourfront Walk, c'è il belvedere detto Skypark (o Vivocity Skypark, o Vivo City Skypark), appartenente al centro commerciale Vivo, vale a dire l'ennesimo ed immenso mondo per lo shopping di Singapore. Sentosa Island che in passato era stata un'isola depressa e appestata dalle zanzare portatrici di malaria, oggi si presenta come una distrazione dalla vita quotidiana, un'isola di riposo ed intrattenimento, verde e curatissima, ricca ovviamente di spiagge composte da sabbia chiara. Si gira sia con la monorotaia, scegliendo la stazione in cui scendere, oppure con il trenino interno (senza alcun sovrapprezzo rispetto all'unico biglietto che si acquista per entrare tramite monorotaia stessa). Noi abbiamo passato in rassegna: Palawan Beach (molto bella, orlata di palme, con mare turchese e sabbia bianca, caratterizzata da un ponte in corda che solca il mare fra gli scogli), Siloso Beach (ove vi sono resort e bar) ed il Merlion Park (alla fermata della monorotaia di Imbiah, dove si trova la passeggiata Merlion, con appunto un'enorme statua del Merlion, simbolo di Singapore). Finita l'esplorazione dell'isola, siamo tornati in centro, fino alla stazione City Hall della metropolitana. Nei paraggi dei centri commerciali della Raffles City, ci siamo dedicati dall'esterno all'osservazione del Raffles Hotel, storico hotel di Singapore in stile coloniale, divenuto monumento nazionale.
- 30 Luglio 2013 - Singapore città e isole (Sentosa Island) - Dopo un cambio alla fermata di Outram Park, in metropolitana abbiamo raggiunto la stazione di Harbour Front, per poi prendere la monorotaia per l'isola di Sentosa (la stessa cosa che avevamo fatto anche il giorno prima). Abbiamo trascorso la giornata nel parco divertimenti degli Universal Studios Singapore (il cui ingresso è di 74 Dollari di Singapore a persona). Il prezzo è alto, visto e considerato che le attrazioni, come le montagne russe, sono spesso chiuse e che in più si paga anche il supplemento per la monorotaia. Comunque è stata un'esperienza rilassante e spassosa, ma che non consiglio necessariamente a chi voglia trascorrere del tempo a Singapore. Il parco è diviso in macro aree tematiche, esse sono: Hollywood ricreata, New York ricreata, Sci-Fi City (la città futuristica), Ancient Egypt (l'antico Egitto con le sue iconiche strutture), The Lost World (il mondo dei dinosauri di Jurassic Park), Far Far Away (al cospetto dell'orco Shrek e compagni) e Madagascar (capeggiato dal leone Alex con i suoi amici spassosi). Vi sono dunque tante attrazioni, giostre e ambientazioni diverse, ma non certo a livello degli Universal Studios di Hollywood in California.
- 31 Luglio 2013 - partenza per Malacca - Prendendo un pullman dalla stazione dei bus di Singapore, abbiamo raggiunto la città malese di Malacca. Il soggiorno a Singapore era terminato e l'impressione che ci ha lasciato è stata quella di aver vissuto una città modernissima ed ordinata, rigorosa nelle leggi, ma a suo modo accogliente (del diario di viaggio completo della Malesia se ne parla nella pagina apposita: diario Malesia).
Abbiamo soggiornato presso il "Fragrance Pearl Hotel" di Singapore.

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Foto di: SINGAPORE (città)
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Foto di: SINGAPORE (isole - Saint John's Island e Kusu Island)
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Foto di: SINGAPORE (isole - Sentosa Island con Universal Studios)


SINGAPORE, diario di viaggio di Singapore città e isole

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