UNGHERIA: BUDAPEST (Febbraio 2011)
BUDAPEST (dal 16 al 20 Febbraio 2011)
 
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PREMESSA: Mi sono recato nella capitale ungherese partendo dall'aeroporto di Milano Malpensa, con un volo della tedesca "Lufthansa" (che si č rivelata ottima nel servizio a bordo). Medesima compagnia aerea per il ritorno; Milano e Budapest sono divise da un'ora e mezza di volo. Arrivato a Budapest, sono salito su uno degli autobus della REA (Airport Express Bus) per raggiungere il centro cittŕ; ne parte uno per ogni coincidenza aerea che atterra (stessa cosa per il tragitto di ritorno, con pullman che arrivano all'aeroporto in tempo utile per ogni volo). L'aeroporto č collocato ad una ventina di chilometri a sud-est dal centro di Budapest, per cui, con l'autobus necessita piů di mezz'ora di percorso prima di giungervi. Il prezzo di una corsa dall'aeroporto alla cittŕ e viceversa č di circa 5 Euro (14.000 Fiorini locali); i biglietti si acquistano facilmente a bordo. Mentre ci si appropinqua al centro, si puň scendere alla fermata di Népliget, oppure a quella di Blaha Lujza tér, oppure ad Erzsébet tér (nelle vicinanze di Deák Ferenc tér), le quali hanno tutte la coincidenza con la metropolitana. Per cambiare i soldi non vi sono assolutamente problemi, difatti si possono trovare un po' ovunque in Budapest gli uffici di cambio valuta (meglio prendere i Fiorini direttamente in cittŕ, piuttosto che in aeroporto, in modo da risparmiare sul tasso di cambio). Per quanto riguarda i mezzi pubblici si passa dalla metropolitana, ai bus urbani, fino al tram. La metro appunto č quella piů veloce, č molto pulita ma č abbastanza vecchiotta ed ha tre linee, con una sola stazione in cui esse si incrociano (Deák Ferenc tér); un singolo biglietto č piuttosto caro, infatti costa all'incirca 1,20 Euro (350 Fiorini), per queste ragioni conviene fare l'abbonamento giornaliero per tutti i mezzi al prezzo di circa 6 Euro (1550 Fiorini). Come si capisce dal suo nome, Budapest č divisa dal maestoso fiume Danubio in due distinte zone: la parte ad ovest dell'imponente corso d'acqua č Buda e la parte ad est č Pest. La cittŕ attuale nacque ufficialmente nel 1873 con l'unificazione di Buda (con annessa Óbuda) e Pest, prima di allora antiche cittŕ separate. Tutte le maggiori attrazioni della cittŕ, comprese le aree piů moderne si trovano a Pest, mentre Buda, ove sorge il Castello, č piů tranquilla ed antica. Il quartiere del Castello di Buda, le sponde del Danubio e la splendida Andrássy út sono patrimoni dell'umanitŕ protetti dall'UNESCO. Se non si considerasse solo ed esclusivamente il suo importante bagaglio monumentale e artistico, Budapest nel complesso mi č sembrata una cittŕ mediocre; sě, ha dei bei monumenti, perň č ancora un po' chiusa e arretrata, priva della verve di altre capitali europei (nonostante abbia addirittura nel suo agglomerato urbano una popolazione di circa due milioni e mezzo di abitanti). Come giŕ accennato prima, se la metropolitana č perlopiů vecchia, antiquati lo sono anche la stragrande maggioranza dei negozi presenti sul suolo cittadino. Oltre ad un mega centro commerciale (di recentissima fattura, non si discute, e persino esagerato per estensione) non c'č molto altro; si pensi che vi sono in preponderanza botteghe che vendono ceramiche, pizzi e tovaglie, piccoli negozi di alimentari (in prevalenza salumi, come l'appetitoso salame ungherese), bar e pub sempre alquanto piccini. Ogni tanto si incontra qualche minimarket, qualche nuovo fast food e posti simili, ma nulla di piů (per cui il cibo e la cucina in genere non č che siano il massimo a Budapest). E' possibile imbattersi in un po' di vitalitŕ solamente e squisitamente nel pieno centro, cioč tra Váci utca, Petőfi Sándor utca e Ferenciek tere (e qui qualcosa in piů in termini di boutique č possibile riscontrare, peccato perň che il trend sia quello dei prezzi alti). Budapest ha un centro piuttosto disordinato, non c'č un vero nucleo storico racchiuso da un reticolo di vie; cosě come lo sono i principali punti di riferimento del patrimonio architettonico, un po' tutti sparpagliati qua e lŕ. Di conseguenza, come ho giŕ detto, non c'č nemmeno un'area ben delineata nella quale passeggiare e fare compere (discorso fatto eccettuando Váci utca, che perň non č di certo lunghissima); per cui bisogna saper cercare. Ad ogni modo, anche se non riesco proprio a capire il perché, troverete persone entusiaste per lo shopping a Budapest, per cui questo mio giudizio č soggettivo e strettamente personale. Budapest č inoltre rinomata per essere la cittŕ della terme (e dei bagni termali quindi), infatti ve ne sono davvero parecchie dislocate nei vari quartieri. Il clima, essendo quello delle fasce temperate e tipicamente continentale, nei giorni del mio soggiorno č stato freddo, ma senza estremi eccessivi (con temperature comprese tra gli 0 ed i 7 gradi), per cui piů o meno come da noi nel Nord Italia. L'inverno č comunque di solito molto freddo nei mesi che vanno da dicembre a febbraio compreso, poi segue il normale corso delle stagioni, con estati assai calde e umide (la neve cade nei mesi rigidi, perň a Budapest non in quantitŕ elevate, mentre in altre zone dell'Ungheria si possono verificare fioccate copiose). In cittŕ i monumenti sono austeri ed antichi, costruiti fondendo una mescolanza di stili, come quello neoclassico, quello barocco, quello liberty e quello art nouveau. Le strade della cittŕ sono arterie chilometriche e assai trafficate, in alcuni tratti sembrano enormi, con poche cose da vedere, che danno una fisionomia di freddezza. In ultima analisi va detto che Budapest č una cittŕ veramente pulita e ordinata, i suoi abitanti sono silenziosi e restii alla comunicazione, infatti non si puň certo dire che gli ungheresi siano simpatici ed ospitali, anzi la maggior parte della gente č distaccata e scorbutica. Ho soggiornato presso l'"Hotel Thomas".
ORDINAMENTO DEI MONUMENTI VISITATI E DELLE VIE: 1° GIORNO La mia permanenza a Budapest č cominciata in Tompa utca, tranquilla via nella quale avevo la prenotazione dell'hotel. Questa č una zona residenziale di Pest, basica ed ordinata, da segnalare anche la piazzetta Ferenc tér, Mester utca e Ferenc körút (la stazione piů vicina della metropolitana era Corvin-negyed, punto nel quale si trova l'appariscente Museo delle Arti Applicate, ossia il Iparművészeti Múzeum in Üllői út). Da qui in avanti, tramite i mezzi pubblici (perlopiů con la metropolitana) ho gironzolato per Pest, vedendo una serie di monumenti e attrazione che descriverň di seguito. Mi sono cosě recato alla ottocentesca stazione ferroviaria Nyugati (la Nyugati pályaudvar, fermata della metro omonima), vasta e dalla forma solenne; la zona attorno ad essa č probabilmente la piů fornita e moderna della cittŕ, infatti presenta negozi, discreti centri commerciali (fra i quali il meraviglioso e gigantesco West End City, una vera e propria cittadina al chiuso) e fast food. Poi ho proseguito per Bajcsy-Zsilinszky útca, lunga via alberata dopo la stazione in direzione del centro (va sottolineato come a Budapest siano molte le strade simili a queste, ovvero lunghe, larghe ed alberate). Dopo aver osservato i palazzi di Bajcsy-Zsilinszky, sono giunto all'altezza della Basilica di Santo Stefano (la Szent István bazilika), sicuramente la piů bella chiesa di Budapest, costruita nel 1850 e che sfoggia orgogliosa la sua cupola, i suoi due campanili identici e un'abside di profonda grazia. Di fronte alla basilica c'č la fermata della metropolitana chiamata come la via, cioč Bajcsy-Zsilinszky út, mentre poco piů avanti c'č la centralissima fermata di Deák Ferenc tér. Da qui, spostandomi a piedi, ho perlustrato i punti piů centrali di Pest ed ho visto molti monumenti: per cominciare con la chiesa luterana della cittŕ, conosciuta col nome ungherese di Evangélikus templom, poi il palazzo governativo di color verde chiaro in Városház utca, successivamente con gli austeri edifici di Petőfi Sándor utca e Ferenciek tere e cosě via. Dopo essere arrivato all'altezza del Danubio, precisamente presso il Ponte Elisabetta (l'Erzsébet híd) e aver fatto alcune foto dal ponte, sempre a piedi sono tornato indietro verso la Bibliotheca Scientiarum Universítatis Hungaricae, vicino alla quale c'č la chiesa francescana di Pest, che dŕ sulla Ferenciek tere. Per finire un'intensa giornata ho deciso di recarmi al Museo Nazionale Ungherese (il Magyar Nemzeti Múzeum, museo artistico, storico, archeologico, fondato nel 1802) e poi verso il simbolo indiscusso di Budapest, ossia il magnifico Parlamento sul fiume Danubio (Országház in ungherese). Il Parlamento venne costruito verso la fine dell'Ottocento secondo i canoni dell'architettura neogotica, cosě da celebrare l'indipendenza degli ungheresi all'interno dell'impero austro-ungarico; all'esterno con le sue numerose guglie e la sua cupola raggiunge i duecentosessantotto metri di lunghezza, i centoventitré di larghezza, per novantasei metri di altezza. E' un vero colosso monumentale, visibile ancora meglio dalle rive di Buda, dalle quali le fotografie risultano essere effettivamente come le cartoline.
2° GIORNO Giornata dedicata nuovamente alla visita di Pest. La prima tappa č stata la chiesa riformata (Kálvin tér; il cui nome č il medesimo sia per la piazza, sia per la fermata della metro), piccola chiesa calvinista dal colore bianco e con un classico campanile verde appuntito. Dopodiché a piedi, scendendo nella strada Vámház körút, ho raggiunto la zona del Danubio, con il grande mercato coperto I.számú vásárcsarnok (tipico dell'Est Europa, ordinatissimo e ricco di ogni sorta di alimenti, in cui spiccano carni, frutta e verdura), i bei palazzi di Fővám tér, l'Universitŕ Corvinus (Budapesti Corvinus Egyetem in ungherese) ed il ponte di Vámház körút (che si chiama Ponte della Libertŕ, Szabadság híd in ungherese). La lunga strada che costeggia il Danubio, ossia il lungo-Danubio, in maniera gergale č nominata "Grande Corso". Da questo istante in avanti ho girovagato qua e lŕ ai bordi del fiume, fotografando da vicino il Parlamento, ma anche un altro ponte, quello piů importante e coreografico di tutta la cittŕ, vale a dire il Ponte delle Catene (lo Széchenyi lánchíd). Davanti al Parlamento, sul lungofiume, c'č un monumento composto da alcune statue che ricordano la deportazione degli ebrei in tutta l'Ungheria (triste evento che accadde durante il periodo del Nazismo). In seguito ho proseguito verso la Sinagoga di Budapest (Nagy zsinagóga in ungherese, alla fermata della metropolitana Astoria), poi ancora in direzione della Basilica di Santo Stefano, quindi al Teatro dell'Opera (Magyar Állami Operaház in ungherese, esempio di architettura neorinascimentale, fermata della metro Opera) e alla piazza chiamata Oktogon (metro omonima), nelle cui vicinanze si trova qualche richiamo per i divertimenti serali, come piccoli pub, tavole calde, fast food e alcuni localini ove ascoltare musica fino a tardi. Verso la fine del pomeriggio ho di nuovo fatto due passi nella cittadina dello shopping sita nel centro commerciale West End City, che a mio parere č davvero l'unica attrazione brillante e moderna degna di una capitale europea che possiede Budapest; oserei dire che č ancora meglio dei nostri centri commerciali. Per cui a Budapest c'č poco che sia all'avanguardia, ma č di grande impatto. La cittŕ dunque va apprezzata unicamente per la sua eleganza, visibile nei palazzi e nelle opere architettoniche.
3° GIORNO Ancora in giro per Pest. Mi sono inizialmente recato nella parte piů orientale, precisamente nella smisurata e meravigliosa Piazza degli Eroi (Hősök tere in ungherese, stesso nome anche per la fermata della metropolitana). In essa troneggiano corposi edifici, quali: il Museo delle Belle Arti (Szépművészeti Múzeum in ungherese) ed il Palazzo delle Esposizioni o Galleria d'Arte Műcsarnok (palazzo dalla facciata neoclassica che ospita collezioni di pittura e scultura contemporanea). Nell'area centrale della piazza si innalza il Millennium Memorial (noto come Monumento del Millenario, Millenniumi emlékmű in ungherese), con le statue dei capi delle sette tribů che hanno fondato l'Ungheria. Piazza degli Eroi č senz'altro la migliore di Budapest; č posizionata alla fine di Andrássy ůt, vicino al Parco civico della cittŕ (Városliget in ungherese). All'interno del verde del Parco civico si trova lo Zoo di Budapest (Fővárosi Állat- és Növénykert in ungherese), bellissimo e tenuto a regola d'arte, nel quale mi sono concesso una capatina (ingresso circa 7 Euro, cioč 1990 Fiorini). Si possono ammirare mammiferi, rettili, uccelli, anfibi, ognuno dei quali č inserito nel proprio habitat ricreato; fra le numerose specie di animali presenti, va menzionata la presenza del bradipo, animale che mai avevo visto dal vivo prima di allora. Tutta la zona attorno Piazza degli Eroi č ariosa e ricca di viali orlati di alberi; davanti alla piazza, in Lendvay utca, ci sono dei bei edifici da osservare. Nelle vicinanze di Lendvay utca ho fatto una breve sosta rigenerante in un bar alquanto elegante. Come meta seguente mi sono indirizzato in una delle terme piů gettonate della cittŕ, vale a dire il bagno termale Széchenyi (fermata della metro Széchenyi fürdő), il cui esteso palazzo č formato da un complesso di cortili e di strutture dall'intenso colore giallo. Per entrare, ove vi sono piscine e idromassaggi bollenti, č necessario pagare il biglietto (a Budapest va molto di moda trascorrere del tempo in questi centri benessere; io, per il limitato tempo che avevo a disposizione, ho rinunciato a tale esperienza). A questo punto ho allungato il mio tour giornaliero con una puntata a Buda. Sono difatti sceso alla fermata della metropolitana Batthyány tér per vedere dall'altra sponda del Danubio il profilo spigoloso del Parlamento. Nei dintorni della stazione della metro si erge la svettante Chiesa di Sant'Anna (Szent Anna Templom in ungherese). Per concludere, sono tornato a Pest e ho passeggiato nel centro tra le piazze principali, cioč tra Vörösmarty tér e Deák Ferenc tér, non disdegnando il solito struscio lungo Váci utca (come ogni altra cosa cara, sempre qui vi sono pure gli hotel piů lussuosi di Budapest, e l'aria diventa un pochino snob). Chi fosse interessato a comperare qualche souvenir deve sapere che essi si trovano praticamente soltanto nei poco abbordabili negozi di Váci utca.
4° GIORNO Prima di dedicarmi alla sontuositŕ architettonica di Buda, ho voluto dare un'occhiata anche alla zona dell'Isola Margherita. Per arrivare all'Isola Margherita (Margit-sziget o Margitsziget in ungherese), in mezzo al fiume Danubio, si possono prendere i tram 4 e 6 dalla stazione Nyugati pályaudvar. L'isola in sé non č niente di speciale, c'č qualche parco verde ben curato nei dintorni, ma nulla piů; non č dunque un peccato tralasciare questa tappa, mentre sono assolutamente sconsigliabili le aree dopo il Ponte Margherita (Margit híd in ungherese). Infatti i quartiere periferici di Budapest sono spogli e abbastanza brutti; da evitare quelli nelle vicinanze dell'Isola Margherita (considerando che Budapest č formata da ben ventitré distretti, č facile immaginare quanta sia la periferia, della quale alcune zone sono piuttosto malfamate). Come passaggio intermedio sono transitato per il centro di Pest, con ritorno a Vörösmarty tér e Deák Ferenc tér, vedendo gli edifici presenti, fra i quali si fanno notare la Cigar Tower ed il prestigioso Kempinski Hotel Corvinus. Dopodiché ho finalmente raggiunto Buda, scendendo alla fermata della metropolitana Batthyány tér, nella omonima piazza. Buda č piů aristocratica e signorile di Pest, infatti č tutta costruita in funzione del suo Castello, che domina dall'alto della collina sulla quale č eretto. Per prima cosa si vede la Chiesa di Sant'Anna, poi si incontra la piazza Szilágyi Dezső tér, con la sua chiesa riformata (Budai Református Egyházközség in ungherese), per continuare con il Municipio di Buda (Budai Vigadň). Si č cosě arrivati nel punto in cui č possibile accedere alla piazza chiamata Szentháromság tér, nella quale si trovano due tra le principali attrazioni di Buda: ovverosia la Chiesa di Mattia ed il Bastione dei Pescatori. La Chiesa di Mattia (Mátyás templom in ungherese), dedicata al Re Mattia Corvino - Hunyadi Mátyás, fu innalzata tra il 1255 e il 1269, fu poi in parte ricostruita e restaurata tra il 1873 e il 1896 in stile neogotico; difatti oggi si nota nel campanile un particolare esempio di arte gotica. Il Bastione dei Pescatori (Halászbástya in ungherese) č un favoloso bastione costruito tra il 1895 ed il 1902 in stile neogotico e neoromanico, situato a ridosso della riva del Danubio; dall'alto del bastione il panorama con il fiume sottostante diventa parecchio suggestivo. Presenta sette torri di colore bianco con la parte alta acuminata, in piů vi č la statua equestre di Stefano I d'Ungheria. Per chi se la facesse a piedi, c'č una bella scalinata, composta da diverse rampe di gradini, per raggiungere la cima dove si elevano la chiesa ed il bastione. Prima di procedere verso il Castello, sono transitato per il parco di Krisztina körút, dopodiché ho dedicato del tempo alla visita dei cortili e delle aree libere del bellissimo Castello (l'ingresso č comunque a pagamento). Il Castello di Buda o Palazzo Reale (Budai Vár, o Királyi Vár, o Budavári Palota in ungherese), con le sue enormi proporzioni e i suoi spazi giganteschi, č un esemplare di potenza e bellezza, č il simbolo di Buda (insieme al Parlamento di Pest č l'altro monumento piů gettonato e rappresentativo di Budapest). E' stato protagonista della storia della cittŕ e ne ha condizionato il destino. Nacque come fortezza nel Medioevo, venne trasformato in uno splendido palazzo rinascimentale sotto il regno di Mattia Corvino, venne poi distrutto dai turchi e successivamente ricostruito in stile neobarocco dagli Asburgo. Il Castello č stato soggetto a cambiamenti, a costruzioni, a distruzioni, a mutazioni, a ricostruzioni varie, per un ciclo di circa settecento anni, tant'č che l'aspetto odierno, con le ultime ale e gli ultimi ritocchi degni di nota, risale ai primi del Novecento. Tutto il complesso del Castello, cioč la cittadina che lo attornia e sta nelle sue mura si chiama Budai várnegyed.
5° GIORNO Prima di dirigermi in aeroporto per fare rientro in Italia, ho avuto ancora modo di passare una mezza giornata per le strade di Budapest. Per prima cosa ho fatto ritorno nella zona del Danubio e del centro di Pest, facendo alcune foto al Ponte delle Catene, che unisce Pest con Buda e dal quale la panoramica sul Castello č eccezionale. Nei dintorni del ponte si trova la Magyar Tudományos Akadémia. Dallo Széchenyi lánchíd sono passato al nucleo intestino di Pest, con il solito passeggio tra Vörösmarty tér, Deák Ferenc tér e Deák Ferenc utca. Ho terminato la visita della cittŕ con il Museo Etnografico (Néprajzi Múzeum in ungherese) alla fermata della metropolitana Kossuth Lajos tér, nella omonima piazza alle spalle del Parlamento. Il palazzo del museo racchiude una fusione di stili, con elementi rinascimentali, barocchi e classici. Nella facciata si allarga un importante porticato, sovrastato da un paio di torri, con in posizione centrale un frontone sapientemente decorato e raffigurante la Giustizia (in qualitŕ di divinitŕ romana) posta su di un carro trainato da alcuni cavalli. Il giudizio finale? Non mi ha entusiasmato Budapest, pensavo potesse offrire di meglio.

Guida: WEEKEND A BUDAPEST, a cura di V. Zanolla, Giunti, 2007.

Budapest... una cittŕ di importanza antica
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