URUGUAY: MONTEVIDEO (Agosto 2010)

Cartina politica dell'Uruguay
-MONTEVIDEO-
Foto di Montevideo
Montevideo -Plaza Independencia-

Foto di Montevideo (Rio de la Plata)

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Durante la vacanza in Argentina, Morgana ed io abbiamo deciso di fare una capatina anche in Uruguay, visitando la capitale Montevideo. Il viaggio in giornata è fattibile prendendo le navi della Buquebus (per i dettagli si veda il diario di viaggio dell'Argentina). Se Buenos Aires appare in tutto e per tutto come una città dalla fisionomia europea, lo stesso non si può dire completamente per la capitale uruguagia; infatti l'area del Porto e alcuni sobborghi più periferici danno la netta sensazione di essere in Sud America. Montevideo, nonostante il milione e trecentomila di abitanti, appare come una città tranquilla, ordinata e perlopiù pulita; sicuramente è meno confusionaria della capitale argentina, situata dall'altra parte della sponda del Rio de la Plata. Fuori dal Porto, dopo aver attraversato la trafficata arteria stradale chiamata Rambla 25 de Agosto 1825, comincia subito la Ciudad Vieja (la Città Vecchia, che, come detto pocanzi, dà decisamente di più l'impressione di America Latina rispetto alla capitale argentina, grazie ai classici edifici coloniali e alla decadenza tipica della zona). Certo che le strade del centro, caratterizzate da edifici in stile barocco, rococò, neoclassico, art déco e liberty, non lasciano scampo all'ispirazione europea, rimandando ancora una volta all'architettura di Madrid, Parigi e pure a quella italiana ed austriaca. Il dedalo di strade che si presenta è un insieme di vie che si tagliano perpendicolarmente, così come per tutte le città americane, quindi di facile comprensione per chi le sta percorrendo. Appena giunti al Porto (Puerto de Montevideo), intraprendendo la via per il centro città, abbiamo gironzolato per il Mercado del Puerto, lungo Calle Pérez Castellano, Calle 25 de Mayo e Calle Mercado Chico, osservando anche le casette dai colori vivaci, quali il verde, il giallo e il celeste. Dopodiché abbiamo proseguito per il centro vero e proprio.
Nelle foto: "Puerto de Montevideo" (nelle prime due); "Ciudad Vieja" con "Calle 25 de Mayo" (nella terza), "Calle Mercado Chico" (nella quarta), "Mercado del Puerto" (nella quinta) e "Calle Pérez Castellano" (nell'ultima).
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Dopo la Ciudad Vieja inizia il centro e la zona della Rambla sul Rio de la Plata (neanche a dirlo tale area acquisisce il nome di Centro). Noi ci siamo soffermati a guardare l'enorme estuario del fiume con le acque torbide e gonfie, di color marronastro, esattamente all'altezza di Rambla Francia. Successivamente, nel corso della giornata, abbiamo proseguito anche lungo Rambla Gran Bretaña e Rambla República Helénica (quest'ultima già nel quartiere denominato Barrio Sur). D'estate molte persone fanno il bagno nel fiume sfruttando la sabbia di Playa de Los Pocitos, sulla Rambla de Pocitos, qualche chilometro a est rispetto il centro. Il Rio de la Plata sfocia nell'Oceano Atlantico all'altezza di Punta del Este, piccola località di villeggiatura sita ad una distanza di circa centoventi chilometri dalla capitale, in direzione est ovviamente.
Nelle foto: il Rio de la Plata all'altezza di "Rambla Francia" e "Rambla Gran Bretaña" (miste).
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A fianco di Rambla Francia, in direzione del centro città su Calle Reconquista, sorge la Holy Trinity Church (o semplicemente Anglican Cathedral), riconoscibile grazie alle quattro colonne con capitelli dorici di colore marrone che presiedono al facciata. Poco più avanti, c'è invece l'edificio della Casa de Correos (le poste), contenuto nel campanile di una ex chiesa. A questo punto il cuore cittadino è a due passi, di fatti tutto inizia con il Teatro Solis in Plaza Independencia (il più antico teatro dell'Uruguay, datato 1856, a volte scritto anche Teatro Solís). Nelle foto: il Rio de la Plata all'altezza di "Rambla Francia" (nella prima); su "Rambla Francia" (nella seconda); "Teatro Solis" (nella terza); "Holy Trinity Church" (nella quarta); "Casa de Correos" (nell'ultima).
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Plaza Independencia è la maggiore piazza della capitale uruguagia, punto nevralgico della città. Plaza Independencia (Piazza Indipendenza in italiano) unisce due estremi della città: è difatti in mezzo tra l'estremo del moderno corso dell'Avenida 18 de Julio e tra la parte vecchia di Montevideo. Su Plaza Independencia, oltre al già citato Teatro Solis (il più antico dell'Uruguay, datato 1856, a volte scritto anche Teatro Solís), si affacciano parecchi edifici, alcuni fra i più importanti di Montevideo, come la Porta della Cittadella, la Torre Ejecutiva (di cinquantasei metri di altezza), il Palacio Estévez ed il famoso Palacio Salvo (austero ed enorme palazzo in stile art déco, che domina la piazza dall'alto dei suoi ventisette piani, per un'altezza complessiva di centocinque metri). La Ciudad Vieja, con le sue viette di isola pedonale, infatti incomincia proprio in Plaza de la Independencia, dietro la Porta della Cittadella. Avenida 18 de Julio è la maggiore strada della città, il grande corso commerciale di Montevideo, dove si trova qualsiasi tipo di negozio e in cui si stagliano antichi ed eleganti edifici (devo dire che i prezzi in Uruguay sono più alti che in Argentina, non tanto per il mangiare, quanto per le compere in generale).
Nelle foto: "Plaza Independencia" con "Torre Ejecutiva" (nella prima e nella terza), "Palacio Estévez" (nella seconda), "Palacio Salvo" (nella quinta) e "Monumento a José Gervasio Artigas" (nell'ultima).
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Nelle foto: "Plaza Independencia" con "Palacio Salvo" (miste).
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Ma il centro di Montevideo non è soltanto Plaza Independencia e Avenida 18 de Julio, bensì vi sono numerose altre attrazioni monumentali, come ad esempio Plaza Constitución con la bellissima Iglesia Matriz, o Catedral Metropolitana (la più insigne chiesa cattolica della città, in stile neoclassico, inaugurata nel 1804). Sul fianco destro della Cattedrale c'è una via pedonale chiamata Calle Sarandí, nella quale vi sono sempre alcune bancarelle che vendono mercanzie varie, far cui vestiti e suppellettili tipici dell'Uruguay. Spesso il mercatino è presente anche nell'attigua Plaza Constitución, attorno alla pittoresca fontana che sta al centro della piazza. Plaza Constitución si trova nella Ciudad Vieja, nella parte più viscerale della città, ove non mancano di certo negozi e moderni magazzini, tipici delle capitali. La città è discretamente grande seppur tutto il patrimonio monumentale sia abbastanza raggruppato e facile da raggiungere anche a piedi.
Nelle foto: "Plaza Independencia" con "Palacio Salvo" (nella prima); "Plaza Constitución" e la "Catedral Metropolitana" da varie vedute (nelle restanti).
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Nelle foto: "Plaza Constitución" e la "Catedral Metropolitana" (nelle prime due); "Plaza Independencia" con "Palacio Salvo" (nella terza); "Avenida 18 de Julio" coi suoi palazzi (nelle restanti).
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Dopo aver gironzolato per le vie attorno alla Cattedrale siamo tornati in Avenida 18 de Julio. Percorrendola si incontrano parecchi edifici degni di nota, alcuni anche datati e molto decorati. Fra i palazzi più esemplari ricordiamo: il Palacio Uriarte de Heber (o Palacio Heber Jackson, del 1892), sede del Museo del Gaucho y Museo de la Moneda, con di fianco il Palacio Brasil, il sinuoso Edificio Rex (reso meraviglioso dalla sua cupola affusolata), l'Edificio London París del 1908, oltre alla suggestiva Plaza Fabini. Tale piazza, all'incrocio di Avenida 18 de Julio e Avenida del Libertador Brigadier General Juan Antonio Lavalleja, è conosciuta anche col nome di Plaza del Entrevero (del Groviglio), per il monumento omonimo di José Belloni. L'ingresso al Museo del Gaucho y Museo de la Moneda era gratuito, per cui siamo stati entusiasti di potervi entrare e ammirare il contenuto. Nel suo sfarzoso interno vi sono collezioni di oggetti e vestiti, con riproduzioni e manichini, del periodo dei cosiddetti "cowboys" del Sud America, vale a dire i mandriani delle Pampas, con tutta la tradizione agricola che gira intorno a questa fetta di storia rurale. E' stata una gradita sorpresa, poiché non eravamo riusciti a visitare il museo dei "gauchos" di San Antonio de Areco, chiuso perché danneggiato da un'alluvione. Da segnalare che abbiamo pranzato in un bar-ristorante, seduti su dei comodi tavolini all'aperto, proprio in Plaza Fabini. Nelle foto: dall'"Avenida 18 de Julio" con "Palacio Brasil" (nella prima), con l'"Edificio Rex" (nella seconda e nell'ultima), all'altezza di "Plaza Fabini" (nella terza e nella quarta) e con l'Edificio "London París" (nella quinta).
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Visto che "Avenida 18 de Julio" è una strada lunghissima di alcuni chilometri, vale a dir l'arteria principale di Montevideo, e che non è possibile vederla tutta piedi, noi abbiamo deciso di arrivare fino in Plaza de Cagancha (o Plaza de Cagancha che è lo stesso), poco dopo Plaza Fabini, reputando sufficiente la visita di questo enorme corso e pensando di aver colto le cose migliori (anche se vi saranno sicuramente altre attrazioni interessanti). Nelle foto: "Plaza de Cagancha" (nella prima); "Plaza Constitución" (nella seconda); edificio nelle strette vie della "Ciudad Vieja", vicino all'area del "Porto" (nell'ultima).
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Nelle foto: negozio di frutta e verdura nella zona del "Mercado del Puerto" (nella prima); il Rio de la Plata all'altezza di "Rambla Francia" (nella seconda); "Teatro Solis" (nella terza); "Plaza Independencia" con "Palacio Salvo" e "Monumento a José Gervasio Artigas" (nell'ultima).
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Per finire il giro panoramico della capitale uruguayana, mentre facevamo ritorno nella zona del Porto, abbiamo visto anche altri monumenti della Città Vecchia, come la Iglesia y Parroquia Nuestra Señora de Lourdes (Iglesia Nuestra Señora de Lourdes y San Vicente Pallotti, chiesa di notevoli dimensioni in Calle Paysandú), il Banco de la República Oriental del Uruguay (imponente edificio bancario, presieduto da una serie di colonne corinzie, che si staglia tra Calle Cerrito e Plaza Zabala), la Iglesia de San Francisco (chiesa vicina al Museo de Artes Decorativas) e la Statua di Giuseppe Garibaldi in Plazuela Manuel Herrera y Obes.
Nelle foto: "Plaza Constitución" e la "Catedral Metropolitana" (nelle prime due); "Iglesia y Parroquia Nuestra Señora de Lourdes" (nella terza); "Banco de la República Oriental del Uruguay" (nell'ultima).
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Nelle foto: il Rio de la Plata da diverse angolazioni sui vari tratti della "Rambla" (con i carichi colori del tramonto).
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Va inoltre ricordato che molto vicino al Porto ci sono anche la stazione degli autobus e più avanti ancora quella dei treni, la Nueva Terminal de Pasajeros che prese il posto della vecchia Estación Central General Artigas, tutte e due localizzate tra Rambla Franklin D. Roosevelt e Rambla Sud América.
Nelle foto: "Plaza Constitución" e la "Catedral Metropolitana" (nelle prime due); "Plaza de Cagancha" (nella terza); "Statua di Giuseppe Garibaldi" (nella quarta); "Iglesia de San Francisco" (nell'ultima).


URUGUAY, diario di viaggio di Montevideo

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