U.S.A., INFORMAZIONI UTILI



DOCUMENTI:

In relazione alle ultime disposizioni normative, per entrare negli Stati Uniti per turismo o affari, per un periodo non superiore a novanta giorni e aderire al "Programma Viaggio senza Visto" ("Visa Waiver Program"), bisogna essere in possesso di un passaporto elettronico biometrico (anche per i bambini necessita un passaporto personale). Fino al 2015 bastava il passaporto a lettura ottica, che era ancora valido se era stato emesso o rinnovato prima del 26 Ottobre 2005 ed era in corso di validità di almeno sei mesi dalla data di uscita dal paese; invece per i passaporti a lettura ottica emessi dopo tale data (a partire dal 26 Ottobre 2005), era richiesta in più la fotografia digitale (vale a dire la foto stampata sulla pagina dei dati e non incollata come gli altri passaporti). Dalla fine del 2006 invece, esattamente a partire dal 26 Ottobre 2006, per avere il nuovo passaporto idoneo agli U.S.A., andava già richiesto quello elettronico (o biometrico che in sintesi è la stessa cosa). Per cui non era già più possibile rinnovare il vecchio passaporto dopo quelle date, ma andava rifatto secondo i criteri vigenti. Attualmente solo le questure delle maggiori città italiane sono in grado di fornire questi passaporti (dopo essersi prenotati sul sito internet della polizia). Chi non ha un passaporto che soddisfi le richieste per la partecipazione al programma senza visto deve obbligatoriamente fare il visto (che costa senz'altro di più). Per informazioni più approfondite, rivolgersi agli organi competenti. In più, prima di entrare negli Stati Uniti, bisogna fare la registrazione ESTA (Electronic System for Travel Authorization) sull'apposito sito internet, dietro al pagamento di circa 21 Dollari a persona. Di norma durante il viaggio di andata, sull'aereo viene distribuito un modulo di carta, che va compilato con i propri dati personali (viene richiesto anche un primo recapito di dove si sta per alloggiare all'interno della nazione) e consegnato alla dogana, appena prima di entrare nel paese. Questi dati sono aggiornati tra il 2011 e il 2014, periodi del mio secondo e terzo viaggio, per cui sono solo indicativi.


VISTO D'INGRESSO e TASSE D'IMBARCO:

Serve il visto, che viene fornito dall'Ambasciata degli Stati Uniti, solo se non si ha un passaporto come richiesto per il Visa Waiver Program o non si è in regola con le richieste di ESTA. Con il passaporto in regola non vi è da pagare niente né per entrare, né per uscire dal paese. A differenza di quanto si sente in giro, vale a dire sulla lentezza con cui gli agenti aeroportuali analizzano le persone che entrano negli U.S.A., le cose in realtà sono piuttosto differenti. La dogana d'ingresso negli Stati Uniti non è così lenta, è solamente tecnologica e precisa. Ad ogni persona, appena scende dall'aereo, prima di ritirare il proprio bagaglio, viene fatta la scansione degli indici e la scansione ottica, operazione molto veloce fatta con apparecchiature moderne. Chi non ha mai fatto la scansione degli indici e la scansione ottica all'aeroporto, potrebbe pensare ad un'operazione che mette in soggezione o fa aumentare lo stress da viaggio, invece basta appoggiare le dita nell'apposita apparecchiatura di ricezione dati e fissare per un attimo una telecamerina messa vicino all'occhio e il gioco è fatto. Finito ciò è possibile essere ammessi negli States.


PREFISSI TELEFONICI:

Per telefonare dall'Italia verso gli Stati Uniti, bisogna comporre lo 001 prima del numero desiderato. Per chiamare l'Italia dagli Stati Uniti, comporre il prefisso 01139 più il numero telefonico desiderato.


AEROPORTI PRINCIPALI:

Ogni città piuttosto grande o importante è dotata di almeno un aeroporto; l'aereo è il mezzo più usato per girare gli U.S.A., anche perché basti vedere le grandi distanze presenti. Gli aeroporti principali delle città che producono più traffico aereo sono quelli di: New York (John F. Kennedy -JFK-, La Guardia -o scritto LaGuardia- e Newark), Miami (Miami International Airport) e Los Angeles (Los Angeles International Airport).


ALTRI MEZZI:

Altri mezzi efficaci sono i pullman (soprattutto della "Greyhound", che si muovono in tutto il territorio nazionale) e i treni (soprattutto della "Amtrak", che si muovono in tutto il territorio nazionale). In base alla mia esperienza personale per spostarsi a New York consiglierei la metropolitana o addirittura camminare a piedi. Infatti se si usano i mezzi di superficie, quali bus e taxi, si rischia di essere congestionati nel traffico. Per quanto riguarda Miami, il mezzo più usato è il bus urbano, con il quale si arriva ovunque. A Miami Downtown c'è anche il "Metromover", treno su rotaie sopraelevate.


VALUTA:

Dollaro americano. Negli Stati Uniti è facilissimo cambiare gli Euro in Dollari, ci sono molteplici punti di cambio, oppure basta recarsi nelle banche delle città (ad esempio la "Chase"); vengono applicati tassi bassi e per questa ragione conviene cambiare i soldi direttamente in loco e non in Italia.


LINGUA:

Inglese. E' parlato anche lo spagnolo nelle zone che confinano col Messico e in Florida.


CLIMA:

Gli Stati Uniti, avendo un'estensione continentale (sono il terzo paese più grande del mondo), hanno tutti i climi possibili. Si passa dal clima polare e subpolare dell'Alaska, alle zone temperate degli stati sotto al Canada e degli stati intermedi, alle zone con clima mediterraneo della parte costiera della California, ai deserti degli stati dell'Ovest, fino al clima tropicale delle Hawaii e della parte meridionale della Florida. A New York, per esempio, ci sono estati bollenti ed inverni gelidi, mentre Los Angeles ha temperature più costanti e miti durante i mesi dell'anno. New York, pur essendo una città marittima, ha un clima prettamente continentale, con estremi termici incredibili tra una stagione e l'altra, si passa cioè dal gelo più totale dell'inverno (nel quale le temperature scendono anche a più di 10 gradi sotto lo zero e capitano fitte nevicate o tempeste di neve), fino al caldo torrido ed afoso dell'estate (in cui si registrano valori che possono talvolta superare i 40 gradi). Los Angeles, a parte in qualche caso, in cui d'estate si registrano temperature calde e afose, è di norma una meta ideale da visitare in qualunque periodo dell'anno, con medie termiche molto miti durante tutti i dodici mesi annuali (inverno: con massime medie intorno ai 19-20 gradi e minime medie intorno ai 9-10 gradi; estate: con massime medie intorno ai 28-29 gradi e minime medie intorno ai 17-18 gradi). Una curiosa caratteristica del clima losangelino è quello di avere una primavera piuttosto grigia e nebbiosa, così come gran parte della costa californiana (infatti i mesi di maggio e giugno vengono chiamati come "may gray" e "june gloom"). La Florida in estate è spesso colpita da tremendi uragani, però il caldo non è poi così pazzesco come tanti dicono: non si superano pressoché mai i 35 gradi e l'afa non è insopportabile (durante il mio viaggio, nel mese di agosto, ho trovato decisamente più caldo a New York e Washington). Le temperature ideali per visitare la Florida sarebbero quelle registrate nei mesi invernali, quando sono lievemente più miti, senza calura eccessiva; però è pure il periodo in cui si concentra maggiormente il flusso turistico, caratterizzato in prevalenza da americani che sfuggono al rigido inverno degli stati più a nord. D'inverno, pur se raramente, può capitare di trovare anche a Miami qualche giornata freddina, a causa dei venti che scendono da nord e che, non trovando ostacoli orografici, si fanno sentire anche a queste latitudini (tali ondate di temperature più fresche durano al massimo un paio di giorni).


FUSO ORARIO:

Ci sono più fusi orari, per esempio New York e Miami sono indietro di sei ore rispetto all'Italia, mentre Los Angeles è indietro di nove ore rispetto all'Italia.


VACCINAZIONI:

Nessuna obbligatoria.


SICUREZZA:

Niente di speciale da segnalare, se non le solite norme di sicurezza per circolare nelle grandi città (come anche per l'Europa): cioè di evitare luoghi solitari e bui, di non accettare provocazioni, ecc... Negli Stati Uniti, a differenza dell'Italia, le forze dell'ordine fanno rispettare maggiormente le leggi e vi è una severità giusta per chi commette crimini. Il cittadino si sente così più protetto e rassicurato dalla polizia.


IN VALIGIA:

Ricordarsi di portare in valigia: scarpe pratiche e vestiti comodi, intercambiabili a seconda della stagione e del luogo che si visita. Negli Stati Uniti (uno dei paesi più avanzati del mondo) si trova nei negozi tutto quello di cui si ha bisogno, per questo motivo sarebbe meglio non portate cose che potrebbero ingombrare. Anzi in questo enorme paese si possono trovare souvenir e oggetti vari che probabilmente non sono ancora in commercio nel resto del mondo. Non bisogna dimenticare di avere con sé un adattatore di corrente, poiché le prese sono di tipo americano da 110-120 volt.


IN GENERALE:

-I pro degli Stati Uniti- 1) L'economia gira meglio che in Europa; c'è più lavoro, più dinamicità, dovuta anche alle grandi proporzioni geografiche. Le città sono vive ventiquattro ore su ventiquattro, si trova sempre qualche posto aperto anche di notte (come ad esempio i supermercati). 2) Chi studia e vuole lavorare viene rispettato e riconosciuto, a differenza dell'Italia. 3) La polizia, come già detto, insieme all'intero meccanismo del sistema giudiziario, è di gran lunga più efficiente che da noi. -I contro degli Stati Uniti- 1) La sanità è privata, per cui tutta a pagamento. 2) Se si facesse una proporzione tra gli abitanti degli U.S.A. e quelli europei, la percentuale di coloro che sono poco colti è più elevata in America, anche se non di tanto (le scuole sono infatti più superficiali e meno severe di quelle europee). 3) Cultura alimentare sbagliata; dominano i dolci e i fast food. 4) In alcuni stati c'è ancora il neo della pena di morte. 5) L'esaltazione patriottica di servire la nazione con le armi e il pensare che il "Presidente degli Stati Uniti" sia anche il "presidente del mondo" (da qui ne consegue la scellerata convinzione che il pianeta dipenda da loro, cosa che porta ad avere parecchi nemici). Un giro negli U.S.A. lo consiglio comunque a tutti, anche perché, fortunatamente, la maggior parte degli americani sono diversi dai loro governanti. Ripeto ancora che questi dati sono stati aggiornati tra il 2006 ed il 2014, periodo dei miei viaggi, per cui sono solo indicativi. Infatti successivamente ci sono stati positivi tentativi di cambiamento per quanto riguarda la questione sanità.
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