LUSSEMBURGO: Lussemburgo e Vianden (Settembre 2013) |
-LUSSEMBURGO città e VIANDEN- (dal 20 al 23 Settembre 2013)
Premessa - Ho visitato il Lussemburgo (Luxembourg, oppure Lëtzebuerg) per qualche giorno, volando da Milano Malpensa all'aeroporto della capitale della piccola nazione e viceversa, con la compagnia aerea inglese Easy Jet (il viaggio è breve, dura circa un'ora e un quarto a tratta). Il Lussemburgo è un granducato dell'Europa Centrale, peraltro l'unico granducato al mondo, ed è uno fra i esigui stati del nostro continente. Seppur abbia dimensioni ridotte è considerato come il forziere d'Europa, poiché possiede un'altissima concentrazione di banche ed ha una cospicua ricchezza, data dall'elevato indice del reddito pro capite, segnale di benessere. Il Lussemburgo è un stato in generale carissimo, fare compere e acquisti è proibitivo praticamente quasi ovunque (si risparmia qualcosa soltanto nei pochi centri commerciali). Soprattutto i ristoranti, i bar ed i generi alimentari hanno cifre da capogiro; nel centro di Lussemburgo la frutta esposta in un ordinatissimo fruttivendolo costava quasi quanto l'abbigliamento. Per cui diventa pressoché una soluzione obbligatoria quella di mangiare nei vari fast food, a discapito della qualità e della tradizione. E' anche vero però che i prezzi sono equiparati all'alto tenore di vita locale, le persone guadagnano molto di più della media europea, per cui hanno un potere d'acquisto estremamente forte e proporzionato ai prezzi esposti in giro per i negozi. Ho avuto modo di visitare bene la capitale Lussemburgo, la sola città di un certo spessore del granducato, con una popolazione di poco superiore ai centomila abitanti, e poi le cittadine di Vianden (dove si erge il famoso Castello) e Senningen. Per raggiungere il centro città dall'aeroporto e per farci poi ritorno, ho usato il bus numero 16; mentre per spostarmi tra Lussemburgo e gli altri centri ho usato sia i treni che gli autobus. Di seguito elencherò tutto ciò che ho visto nella capitale, dai monumenti ai negozi, dagli antichi quartieri sino al verde intenso della città. Ho soggiornato presso l'"Hotel Parc Bellevue" di Lussemburgo città.
Ordinamento dei monumenti visitati e delle vie - Considerato che Lussemburgo città è ciò che maggiormente caratterizza lo stato di Lussemburgo, ovviamente la visita alla città porta via più tempo di qualsiasi altro luogo. Di Lussemburgo si nota subito il verde e la vegetazione, che la avvolge interamente, sia nella parte alta, che in quella bassa. Sì proprio così, infatti Lussemburgo città è divisa in alta e bassa, essendo arroccata su dei costoni rocciosi. Il centro storico corrisponde alla Città Alta (Ville Haute), mentre gli altri quartieri coincidono perlopiù con la Città Bassa. Fra di essi c'è il pittoresco quartiere di Grund, in basso appena ad est del centro storico e separato da questo dal fiume Alzette, poi vi è ancora il Garer Quartier, ossia il quartiere intorno la stazione ferroviaria ed infine troviamo il quartiere di Kirchberg, l'area a nord-est del centro, con le più importanti istituzioni europee e gli edifici moderni. Un'altra realtà, che in maniera abbagliante salta agli occhi, è la presenza di banche un po' dappertutto; la maggior parte degli edifici della capitale sono ingombranti e grigie banche, simbolo di ricchezza ed austerità. Ho cominciato la visita della città di Lussemburgo dal quartiere periferico di Kirchberg, nel quale si transita provenendo dall'aeroporto, in direzione del centro. Qui vi sono diversi edifici ed alti palazzi, tutti moderni, che si affacciano sulla Avenue J. F. Kennedy, come ad esempio quelli del gruppo del Centre Européen. Non bisogna dimenticare di entrare nel MUDAM (Musée d'Art Moderne Grand-Duc Jean), ammirando la sua architettura peculiare, così come non è da trascurare il complesso sportivo D'Coque (o solamente Coque - Centre National Sportif et Culturel d'Coque), vale a dire un centro polifunzionale ove sono presenti alcune piscine, la sauna, un'arena, bar e cosi via. Nella medesima area sorge anche il centro commerciale Auchan, abbastanza grande e comodo da raggiungere grazie alla fermata degli autobus proprio davanti. Sono poi giunto nel centro della città ed ho visto: Boulevard Royal e dintorni con i suoi palazzi (come ad esempio quello della Posta); Boulevard F. D. Roosevelt e dintorni, con il Pont Adolphe (ponte del 1903, alto ben quarantadue metri e lungo suppergiù centocinquantatré metri, dal quale spaziano dei bellissimi panorami cittadini, arricchiti dal verde intenso della vegetazione); Avenue Marie Thérèse e dintorni (dove si trova fra l'altro l'hotel nel quale ero ospite); la Cattedrale di Notre Dame (Cattedrale di Nostra Signora, Cathédrale Notre-Dame, o Paroisse Notre-Dame), ossia la cattedrale cattolica di Lussemburgo, ad oggi la chiesa più insigne della città, la cui costruzione venne compiuta tra il 1613 ed 1621, ma fu terminata ufficialmente, dopo vari restauri ed ampliamenti, soltanto nel 1938; Place d'Armes, con i suoi monumenti (spicca il Cercle Cité o Cercle Municipal), laddove si dislocano bar, ristoranti, pub, fast food e negozi vari, oltre ad essere praticamente il vero e proprio inizio del centro storico; Rue Philippe II, ossia il corso pedonale della città di Lussemburgo, nel quale vi sono boutique eleganti (alcune di alta moda) e negozi, accomunati dai prezzi non proprio popolari; il viadotto Viaduc (detto Passerelle), un impressionante ponte di duecentonovanta metri di lunghezze e ben quarantacinque metri di altezza; Place Guillaume II, la bellissima piazza nella quale si innalza il Municipio (Hôtel de Ville), oltre ad una serie di altri edifici d'epoca; il Palazzo Granducale (Palais Grand Ducal, o scritto anche Palais Grand-Ducal), del 1573 in stile rinascimentale di influsso fiammingo, ancora oggi residenza ufficiale dei sovrani del Lussemburgo, con a fianco la sede della Camera dei Deputati (Chambre des Députés); Rue de la Reine, la naturale prosecuzione di Place Guillaume II; le strade e le viuzze comprese fra Rue Sigefroi e Rue Marche aux Herbes (Rue du Marché-aux-Herbes); l'austero e svettante palazzo chiamato Spuerkeess, che si staglia in Place de Metz, dopo il Pont Adolphe; Avenue de la Liberté con i suoi splendidi edifici; Place des Martyrs, enorme piazza con dei giardini tenuti alla perfezione; la zona compresa tra Boulevard E. Servais e Rue des Glacis, in cui si nota l'edificio scolastico del Lycée Technique des Arts et Métiers; il Grand Théâtre (Grand Théâtre de la Ville du Luxembourg); per finire con i vasti parchi pubblici del centro città, come ad esempio quello chiamato Ville Haute Parc, a partire da Avenue de la Porte Neuve (Avenue de la Porte-Neuve). E' stata poi la volta del quartiere più paesaggistico della città, cioè quello di Grund (in lussemburghese Gronn). Una volta giunti nella zona dei tribunali, chiamata Cité Judiciaire, non distante dal viadotto Viaduc, tramite un ascensore si scende fino alla parte bassa del quartiere di Grund, dove scorre il fiume Alzette; qui vi sono casette colorate, ristorantini e una quiete d'altri tempi, insomma è proprio un luogo affascinante. Dell'area dei tribunali vanno citati: il Tribunal de la Jeunesse et des Tutelles, il Tribunal d'Arrondissement e la Cour Constitutionnelle - Cour Supérieure de Justice. Mentre di Grund vanno menzionati anche la chiesa Paroisse St. Jean Stadtgrund (Église St. Jean du Grund) e le varie fortificazioni, come ad esempio la Porte de Trèves, con tutto il suo complesso.
Durante una giornata ho deciso di visitare la cittadina di Vianden (in lussemburghese Veianen). Dalla stazione di Lussemburgo mi sono diretto, con il treno della linea per Wiltz, ad Ettelbruck (in lussemburghese Ettelbréck). Da qui ho preso il bus numero 570 per Vianden (i prezzi sia del treno che del bus erano di 2 Euro a corsa). La città di Vianden è nota per il suo Castello, oltre che per la sua paesaggistica posizione al centro della Valle dell'Our. Il Castello di Vianden si nota da ogni punto dell'abitato, infatti è in posizione rialzata al di sopra della città, su di un promontorio roccioso. Le sue origini del fortilizio risalgono al X secolo, la struttura attuale romanica venne però costruita tra XI e XIV secolo, con delle aggiunte gotiche e rinascimentali nei secoli successivi (l'ingresso al Castello costa circa 6,50 Euro, ma ne vale assolutamente la pena). Vicino alla stazione degli autobus ho avuto modo di fotografare alcune farfalle delle specie Vanessa dell'Ortica (Aglais Urticae - Nymphalis urticae). Nel rientro a Lussemburgo ho avuto modo di apprezzare le verdissime campagna lussemburghesi, ove, tra prati e alberi, pascolano decine di mucche. La mattina prima di rientrare in Italia, sempre con l'autobus (con il numero 125 da Boulevard Royal), ho fatto una capatina anche nel paesino di Senningen, in mezzo al verde delle alture attorno alla capitale Lussemburgo. Senningen è un piccolo e tranquillo abitato, nel cuore della campagna del Lussemburgo, con case e giardini fioriti, perfetto per rilassarsi in un contesto naturale ancora integro. |
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LUSSEMBURGO, diario di viaggio di Lussemburgo (città) - ecc...
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