SPAGNA: ANDALUSIA (Maggio 2009) |
MALAGA E RONDA (dal 10/05 al 13/05 2009)
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MALAGA: veduta dall'Alcazaba
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MALAGA e RONDA:
Mi sono recato a Malaga, in Andalusia, insieme a Morgana; siamo partiti da Milano Malpensa e siamo atterrati nella città spagnola dopo due ore e mezza di volo (andata e ritorno con la compagnia inglese "Easy Jet"). Dall'aeroporto, e viceversa, c'è un servizio di autobus che, ogni venti minuti, porta fino alla stazione dei pullman in Paseo de los Tilos nel centro a Malaga (gli autobus urbani della città fanno capo alla società "Malagueña de Transportes"). Nelle strette vicinanze della stazione dei bus c'è anche la grandissima stazione ferroviaria, Estación María Zambrano, incredibilmente nuova, che ha le sembianze di un centro commerciale, tanto è estesa e ricca di negozi luccicanti. Da qui abbiamo preso un taxi e ci siamo fatti portare all'hotel, nel quale avremmo pernottato per i successivi tre giorni. C'è da segnalare che i taxi a Malaga costano relativamente poco rispetto agli standard di altre città europee, per cui risultano un mezzo con il quale è possibile spostarsi senza svenarsi economicamente. Malaga (in spagnolo Málaga) ha una popolazione superiore al mezzo milione di abitanti, ha un'anima decadente (lo si nota mentre si giunge nella parte più centrale della città, scorrendo lungo la periferia), ma con un centro moderno e strabordante di bei negozi, degno di una capitale cosmopolita. In tutta la città è presente una splendida vegetazione, testimone del suo clima dolce (sembra proprio un luogo tropicale, complice anche la vicinanza in linea d'aria delle coste africane). Malaga sorge direttamente sul mare, ha un porto importante, è la maggiore città della Costa del Sol (è infatti simpaticamente chiamata capitale della Costa del Sol) e gode di un clima mediterraneo subtropicale, sempre benigno tutto l'anno. Attorno alla città ad una distanza di pochi chilometri vi sono delle piccole montagne, i cosiddetti Montes de Málaga. Lungo le vie del centro si incontrano decine e decine di bar e ristoranti all'aperto, il tutto è molto caratteristico. Per questo motivo è inevitabile pranzare o cenare all'aperto, assaggiando i vari piatti tipici della Spagna e, visto che Malaga è una città di mare, consiglio assolutamente piatti a base di pesce. A Malaga si mangia bene un po' ovunque e i prezzi sono decisamente alla portata di tutti; è una città nella quale è possibile fare una vacanza che comprenda allo stesso tempo l'aspetto culinario e gastronomico, quello culturale, quello prettamente balneare ed anche quello dinamico e del divertimento. Malaga è inoltre la città che diede i natali al famosissimo pittore Pablo Picasso. Partendo dalle zone limitrofe alla stazione dei bus, per cui leggermente ad ovest del centro storico e spostandosi poi verso di esso, in una sola giornata abbiamo visto le seguenti vie e visitato i seguenti monumenti: la Chiesa Parrocchiale di San Pedro (Iglesia de San Pedro), Avenida de Andalucía (una fra le maggiori arterie cittadine), Calle Carretería (una delle vie poste appena dopo il fiume Guadalmedina, fiume praticamente in secca, da cui passeggiando si accede al centro storico in poco tempo), il Teatro Cervantes (il maggior teatro della capitale della Costa del Sol, costruito nel 1870), Calle Granada (la più estesa e la maggiormente fornita di negozi fra le numerose viette del centro storico), la Iglesia de Los Santos Mártires in Plaza de los Mártires, Plaza de la Constitución (la piazza più centrale e famosa di Malaga), Calle Marqués de Larios (il lungo corso che collega Plaza de la Constitución con il lungomare, vasto e lucente, ricco di ristoranti, negozi, boutique alla monda e store internazionali; insieme alle vie laterali più piccole che lo incrociano è la via commerciale per eccellenza, la fonte dello shopping di Malaga), la Cattedrale (la Catedral in lingua locale, ossia la chiesa più antica e magnificente della città, un miscuglio di stili che vanno dal neogotico al barocco, il più insigne edificio religioso di Malaga, la cui costruzione ebbe inizio a partire dal 1528 e non venne mai terminata completamente, infatti manca una delle torri campanarie), il Palazzo Episcopale (il Palacio Episcopal in lingua locale, cioè lo straordinario palazzo che si erge nella piazzetta davanti alla Cattedrale), il Paseo del Parque (a metà strada tra uno splendido parco ed un fresco viale, che costeggia il Porto e funge da passeggiata sul mare, ricco di lussureggiante vegetazione subtropicale e piacevolissimo per concedersi una pausa in mezzo al verde e alle palme; lascia esterrefatti per la gran varietà di alberi e fiori), la Malagueta o Playa de la Malagueta (cioè la estesa spiaggia della città sul Mar Mediterraneo, composta di sabbia beige e fornita di punti per la ristorazione), l'Alcazaba (vale a dire la cittadella musulmana, eretta come fortezza-palazzo, fortificata da una cinta di mura, che aveva la funzione di difesa militare; essa si trova appena al di sopra del Teatro Romano, sulla collina del Castello di Gibralfaro, oggi è un bene monumentale di estrema importanza per la sua architettura moresca, tipica dell'Andalusia), il Castello di Gibralfaro (Castillo de Gibralfaro in lingua locale, è un fortilizio collegato mediante una lunga muraglia all'Alcazaba, posto sull'omonima collina, dalla quale si ammira un suggestivo panorama di tutta la città, con in particolare l'Arena e il Porto; per arrivare fino al Castello di Gibralfaro ci sono tantissimi gradini, o meglio gradoni, per cui bisogna affrontare la salita con pazienza ed evitare le ore più calde della giornata), Plaza de la Merced (piazza dalla quale, andando sempre dritto, e superando il tunnel di Calle Santa Ana, si arriva in Plaza del General Torrijos; approdati sin qui, ci si trova all'altezza di Paseo del Parque: a questo punto è possibile dirigersi verso il mare di Playa de la Malagueta oppure, attraversando la strada, raggiungere la salita che porta all'Alcazaba) e Plaza de Toros de Málaga (con l'Arena e i suoi bei viali nelle vicinanze). Per approfondire meglio la visita di Malaga nei restanti giorni abbiamo visto anche: il Palacio de Ferias y Congresos de Málaga (palazzo moderno dalle forme spigolose che serve per congressi, esposizioni e mostre, sito nella periferia ovest della città, raggiungibile dal centro con il bus urbano numero quattro), il centro commerciale Larios Centro (immenso, che occupa due edifici distinti, locato vicinissimo alla stazione dei bus e a breve distanza dalla stazione dei treni, con intorno splendidi giardini con vegetazione subtropicale) e per finire ancora la stazione ferroviaria Estación María Zambrano e poi nuovamente un giro più sostanzioso lungo il Paseo del Parque (per ammirare, oltre che il meraviglioso parco, anche l'Ayuntamiento, cioè il palazzo del Municipio e la statua di Hans Christian Andersen). Una mezza giornata è stata dedicata alla visita della città di Ronda, situata a circa centoventi chilometri a nord di Malaga. Il viaggio in autobus da Malaga dura circa due ore ed è questa la soluzione più comoda per recarsi nella cittadina andalusa. Verso Ronda il territorio andaluso alterna aspre alture a pendii verdi. Ci sono molti mulini a vento bianchi e sottili (pale eoliche), i quali, a differenza di quanto si dice in Italia, non deturpano per niente il territorio; anzi, visto che servono per creare energia pulita, ben vengano. Il territorio, seppur piova poca, è abbastanza verde, di più di quanto potessi aspettarmi. I paesini sfilano veloci dal vetro del pullman e si vede pure qualche pacifico cavallo che bruca qua e là. Giunto alla stazione dei bus di Ronda, mi sono immediatamente diretto a piedi verso il centro storico. Nonostante i suoi quasi quarantamila abitanti, Ronda si presenta come una cittadina piuttosto piccola, con un centro racchiuso in una dedalo di strade, letteralmente arroccato sulla roccia. Per una visita della città si può partire da Plaza de la Merced, con la sua bella ed omonima chiesa; poi qualche passo più avanti e si giunge all'Alameda del Tajo, vale a dire il lussureggiante giardino botanico che termina con una terrazza che dà su un costone blocchi rocciosi a strapiombo. Sì proprio così, questo parco termina con una balconata, sotto la quale c'è uno strapiombo, che regala panorami a dir poco mozzafiato. A Ronda molti belvedere sono a strapiombo nel vuoto, infatti la città è costruita sulla cima di un costone di roccia, al di sotto del quale c'è una fertile valle verde. Appena più avanti ancora, dopo il parco dell'Alameda del Tajo e verso le vie più centrali, si trova Plaza de Toros. La piazza, nella quale si erge l'Arena, è arricchita dallo stupendo viale-parco chiamato Paseo de Blas Infante ed è un meraviglioso esempio di architettura ispanica. Di rimpetto a Plaza de Toros inizia a districarsi la strada più turistica della città, la Carrera Espinel, ossia un lungo corso pedonale in cui non mancano bar, ristoranti e negozi di ogni genere. Girovagando nei vicoli limitrofi alla via Carrera Espinel, è possibile incontrare delle stradine in cui il tempo sembra essersi fermato, nelle quali vi sono casette colorate (dalla tipica impronta spagnola), oppure casette bianche semplicemente intonacate a calce, con le inferiate e i balconcini in ferro battuto (classiche dei piccoli abitati dell'Andalusia). Tra l'Alameda del Tajo e Plaza de Toros c'è la caratteristica Plaza del Socorro, che sfocia poi in Calle de Lorenzo Borrego Gómez e Calle Molino; nella piazza si innalza una bellissima chiesa, la Parroquia Nuestra Señora del Socorro (chiamata anche con l'abbreviazione di Centro Parroquial). Camminando ancora e superando Plaza de Toros, si arriva in Plaza de España. Questa piazza, nella quale è presente il centro per il turismo (Parador de Turismo), è un importante punto della città, in quanto è delimitata dal Ponte Nuovo (Puente Nuevo in spagnolo risalente al 1788, che si eleva al di sopra di una impressionante spaccatura di roccia della larghezza di circa ottanta metri e con uno strapiombo di circa centosessanta metri sul torrente Guadalevin e divide di fatto la città in due parti). Oltrepassato il Ponte Nuovo, è piacevole perdersi nelle viuzze che si diramano in ogni direzione. Altri due ponti nei paraggi sono: il Puente de San Miguel ed il Puente Viejo. Come ho detto per farsi un'idea di Ronda basta una mezza giornata; i bus che tornano a Malaga sono frequenti tutto il giorno. Il mattino della partenza per Milano abbiamo costeggiato a piedi il fiume asciutto Guadalmedina (le cui rive sono adibite a passeggiata pedonale), abbiamo preso il bus per l'aeroporto e siamo ritornati in Italia. In quest'area meridionale della Spagna vale la pena passare una vacanza, poiché il mare è caldo e pulito, Malaga è una città a cui non manca nulla e i paesini andalusi sono veramente speciali, permeati di antiche tradizioni spagnole, col retrogusto arabesco (di influenza araba sono anche alcuni fra i principali monumenti di Malaga, si veda ad esempio l'Alcazaba). Abbiamo soggiornato presso l'"Hotel Kris Tribuna" di Malaga. |
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SPAGNA, diario di viaggio di Malaga e Ronda
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