Approfittando di uno stage presso il villaggio turistico della "Valtur" a Marina di Ostuni, ho visitato anche le città di Brindisi, Ostuni e Lecce (il viaggio è durato dal 17 al 26 Maggio 2009). Lo stage è durato una settimana nel gigantesco villaggio della "Valtur", dopodiché mi sono fermato anche un paio di giorni ad Ostuni. Sia Marina di Ostuni, che Ostuni, fanno parte della provincia di Brindisi. Sono giunto in Puglia con un ormai consueto volo "Easy Jet" in partenza da Milano Malpensa e diretto a Brindisi (aeroporto del Salento) e per quanto riguarda il ritorno, medesima compagnia aerea. Lo scalo brindisino è piuttosto piccolo, ma in compenso è nuovo fiammante. Dall'aeroporto ho preso un autobus urbano che mi ha portato in centro (tempo di percorrenza un quarto d'ora). Il mio giro di Brindisi è cominciato dalla stazione dei treni: andando sempre dritto si giunge in centro, cioè è possibile passeggiare per Via Palestro, Corso Umberto I e Corso Garibaldi. Corso Umberto I e Corso Garibaldi sono due vie unite che formano un lungo corso, vale a dire la zona più centrale di Brindisi, ossia quella nella quale si fa lo struscio e si fanno le compere nei numerosi negozi presenti. Dopodiché sono passato per Piazza Sottile-De Falco, e mi sono trovato nella piazza in cui sorge la Cattedrale. La Cattedrale di Brindisi (conosciuta anche come Duomo di Brindisi, o Basilica della Visitazione e San Giovanni Battista) fu completata nel 1143. Del suo stile romanico originario è rimasta soltanto la planimetria della basilica, infatti venne pesantemente danneggiata dal terremoto che colpì la città nel 1743. Successivamente venne intitolata una cappella a San Teodoro, patrono di Brindisi insieme a San Lorenzo, e vi furono collocate le sue reliquie; adiacente alla Cattedrale si erge invece il campanile di fine Settecento. Dopo aver gironzolato un po' per la città mi sono recato in stazione e ho preso il treno diretto ad Ostuni. Da lì ho poi raggiunto il villaggio della "Valtur" con una navetta precedentemente prenotata. Il villaggio, immerso nella natura pugliese e ben integrato con essa, si estende su svariati ettari di profumata vegetazione mediterranea, è inserito in un'area protetta per quanto riguarda flora e fauna ed è, senza mezzi termini, davvero eccellente. Fra gli alberi e gli arbusti presenti si possono ammirare: i pini marittimi, i pino d'Aleppo, i ginepri, i lecci, le acacie, insomma tutta quanta la classica vegetazione mediterranea. Durante il tempo libero nello stage ho potuto apprezzare sia la rigogliosa vegetazione, sia il mare trasparente. Le spiagge, affacciate sull'Adriatico, sono perlopiù calette con sabbia chiara, nelle quali è possibile oziare al sole o fare attività balneari. Finita la settimana di stage, mi sono diretto in pullman fino alla stazione ferroviaria dei treni di Ostuni, da lì con un bus urbano ho raggiunto il centro città (Ostuni è situata ad una quarantina di chilometri a nord di Brindisi). Ostuni è chiamata la "Città Bianca", poiché tutte le case e le costruzioni del suo centro storico sono bianche, intonacata a calce. La città ha una popolazione di circa trentacinquemila abitanti, però dal suo incedere sembra ancor più piccola. E' la classica città del Sud Italia, nella quale la vita procede ai ritmi lenti dettati dal clima torrido dell'estate e mite dell'inverno. Il centro è racchiuso e inerpicato su una lieve altura, infatti il candore delle costruzioni spicca da distante. Ostuni, seppur sia piccina e non certo meta di un turismo di massa, è rilassante e chic, avendo molto da offrire in termini di monumenti e di accoglienza; è un gioiellino per un modo di viaggiare più silenzioso e riservato. Possiede ristoranti nei quali si servono prelibatezze mediterranee e nel suo corsetto principale, che funge da congiunzione tra la parte più alta e la parte più bassa della città, ci sono svariati negozietti di souvenir e di prodotti tipici pugliesi. Cominciando dalla piazza più importante, Piazza Libertà, nella quale si trovano il Palazzo Municipale e la Chiesa di San Francesco d'Assisi, ho visitato anche i seguenti monumenti: la Colonna di Sant'Oronzo (o Guglia di Sant'Oronzo in Piazza Sant'Oronzo), la Chiesa di San Vito Martire (chiesa risalente al XVIII secolo, degna di nota per la facciata con dei granitici gradoni di ingresso, che, secondo alcuni esperti fu uno dei primi esempi dell'architettura rococò pugliese), la Cattedrale (conosciuta anche come Duomo di Ostuni o come Concattedrale di Ostuni, dedicata a Santa Maria dell'Assunzione, risalente al XV secolo, iniziata precisamente nel 1435 e completata tra il 1470 e il 1495, ha una facciata con forme tardo gotiche, con un rosone centrale e tre eleganti portali ogivali) e ovviamente tutti i labirintici vicoli e viottoli della parte più alta di Ostuni, quella attorno alla Cattedrale, cioè il lembo più suggestivo della città vecchia. Gli stretti e bianchi vicoli che cominciano subito dopo la Chiesa di San Vito Martire iniziarono ad avere questo aspetto a partire dal 1400-1500, secoli nei quali la cittadina venne intonacata di bianco per scongiurare la proliferazione della peste. L'imbiancatura a cale dona a questi vicoli un aspetto senza tempo ed un fascino veramente particolare. Per capire com'è disposta la città, tra parte alta e parte bassa, delineo un tracciato dei monumenti, partendo da quelli disposti più in alto, fino a terminare con quelli più basso. La Cattedrale si trova nella parte più alta della città, arroccata sulla sommità del maggiore colle cittadino, poi scendendo un po' di più verso il basso si trova Chiesa di San Vito Martire, mentre il Palazzo Municipale, la Chiesa di San Francesco d'Assisi e la Guglia di Sant'Oronzo si trovano nella parte più bassa della città. Le vie che principalmente uniscono Piazza Libertà con la parte più alta sono Via Cattedrale e Via Lanza. La città vecchia è tutta la parte che ho descritto, quella da visitare se si capita ad Ostuni, la città nuova è tutt'intorno, ossia la zona più anonima, quella della periferia, ove si trova anche la stazione dei treni. Durante uno dei due giorni in cui soggiornavo nella cittadina pugliese, dalla stazione ferroviaria di Ostuni ho preso un treno regionale diretto a Lecce, che in poco più di un'ora mi ha condotto nella città salentina. Lecce dista circa ottanta chilometri a sud di Ostuni. Lecce, capoluogo dell'omonima provincia, con i suoi quasi centomila abitanti è la maggiore città del Salento ed situata in un punto pianeggiante. E' rinomata per il suo patrimonio monumentale, in quanto tutto il suo centro storico è in stile barocco, chiamato addirittura Barocco leccese (uno fra i più insigni esempi di architettura barocca nel nostro paese). Appena giunto a Lecce ho preso un bus urbano che mi portato fino vicino al centro storico: ho iniziato la visita della città salentina dal Castello Carlo V. Il Castello Carlo V fu fatto erigere per volere di Carlo V, il quale voleva scongiurare le invasioni turche; la sua datazione è fissata con alcuni dubbi attorno al XIII-XIV secolo. Poi mi sono diretto verso l'Anfiteatro Romano che si adagia nella strepitosa Piazza Sant'Oronzo. L'Anfiteatro Romano risale all'epoca Augustea e riusciva a contenere fino a circa venticinquemila spettatori. In Piazza Sant'Oronzo si innalza la Colonna di Sant'Oronzo, alta quasi trenta metri, poi, di fronte all'Anfiteatro Romano, c'è la Chiesa di Santa Maria della Grazia (del 1590) ed infine si può osservare il Palazzo del Seggio o Sedile (del 1592). Negli stretti dintorni di questa piazza si trova anche la Chiesa del Gesù, la cui costruzione si attesta intorno al 1575. A questo punto in pochi passi si raggiunge il nucleo più storico e centrale di Lecce. Da Piazza Sant'Oronzo è facilmente raggiungibile la superba Basilica di Santa Croce. La Basilica di Santa Croce, costruita a cavallo fra il 1549 ed il 1695, è senza discussioni il monumento simbolo del Barocco leccese. Gli architetti che collaborarono al progetto e alla realizzazione della chiesa furono molti, come per esempio persone del calibro di Cesare Penna e Giuseppe Zimbalo. La facciata, che cattura immediatamente l'attenzione, è divisa in tre sezioni distinte ed è ricca di statue, simboli e decorazioni, mentre l'interno è a croce latina con tre navate. Nella stessa piazza della Basilica di Santa Croce si innalza anche il Palazzo della Provincia (Palazzo dei Celestini edificato a partire dal 1549). Il prospetto della Basilica di Santa Croce, sul suo fianco destro, è attaccato al Palazzo dei Celestini. Proseguendo dalla parte opposta rispetto alla basilica, passando davanti a Palazzo Carafa (palazzo amministrativo del XVIII-XX secolo) e transitando successivamente dinnanzi alla Chiesa di Sant'Irene (chiesa costruita a partire dal 1591, dedicata a Santa Irene, che fu patrona della città fino al 1656), si arriva fino alla superba Piazza del Duomo. Piazza del Duomo, delimitata dal Duomo e dal Palazzo Vescovile in fondo e dal Seminario Vescovile sul lato sinistro del Palazzo Vescovile, è la piazza più famosa e visitata dai turisti che transitano per Lecce e sembra essere uno squarcio in mezzo alle strette vie che, tra Via Regina Isabella e Via Vittorio Emanuele II, sono disposte a dedalo attorno alla piazza. Il Duomo di Lecce, dedicato a Maria Santissima Assunta e costruito originariamente nel 1144, venne ricostruito dall'architetto leccese Giuseppe Zimbalo a partire dal 1659. Il suo campanile venne invece innalzato tra il 1661 e il 1682 sempre su progetto dell'architetto Giuseppe Zimbalo. Le attività economiche più redditizie di questa parte di Puglia sono il turismo e l'agricoltura (basti vedere il gran numero di ulivi e vigneti). Aspetto che coniuga entrambi i fenomeni è la presenza delle strutture dette "masserie", vale a dire le antiche fattorie fortificate presenti soprattutto nell'Ostunese e nel Salento in genere, nelle quali una volta si svolgeva l'attività agricola dei proprietari terrieri, mentre oggi sono adibite ad hotel od allestite tipo agriturismo. Tutte le località che ho avuto modo di visitare si trovano sulla costa, bagnate dal Mar Adriatico. In queste zone del Meridione l'Adriatico è ancora bellissimo e senza inquinamento, cristallino e azzurro come lo era in origine. In Puglia molti edifici e monumenti sono fatti di tufo, per quanto concerne il loro materiale di costruzione. Ricordiamo infine che la Puglia è la regione più orientale d'Italia.
Ho soggiornato presso il Villaggio Valtur Ostuni a Marina di Ostuni e presso il Bed and Breakfast Ninozza ad Ostuni
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Il celeste del mare trasparente, il bianco delle case, tutto questo è soltanto una parte della luminosità della Puglia... |
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Sulle rive del mare a Marina di Ostuni |
PUGLIA, diario di viaggio di Brindisi - Marina di Ostuni - ecc...
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La Puglia è lo "sperone dal mare turchese" della nostra penisola...
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