SPAGNA: VALENCIA (Settembre-Ottobre 2006) |
VALENCIA & COSTA DEL AZAHAR (dal 29/09 al 02/10 2006)
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VALENCIA: "Plaça de l'Ajuntament"
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PREMESSA:
Il viaggio è durato complessivamente tre giorni pieni. Sono partito con Morgana dall'aeroporto milanese della Malpensa, il volo di andata e quello di ritorno sono stati effettuati con la compagnia spagnola "Vueling" (che opera con Airbus in ottime condizioni, con hostess e stuart gentili ed un servizio a bordo piacevole, malgrado sia una compagnia a basso costo). Per arrivare a Valencia ci vogliono due ore scarse di aereo; l'aeroporto valenciano è abbastanza piccolo e l'ho trovato in parziale restauro (il soffitto era tutto scoperto, senza aria condizionata). L'hotel del nostro soggiorno era in una posizione eccezionale, a pochi passi dal porto nautico (dove c'è il "Real Club Náutico") nel quale ogni anno si svolge l'America's Cup, vicino alle spiagge cittadine ("Playa de las Arenas" e "Playa de la Malvarrosa") e con le fermate dei bus appena girato l'angolo della strada. Come si intuisce, per girare Valencia abbiamo usato prevalentemente il bus, con cui ci si muove verso ogni angolo cittadino; mentre dall'aeroporto all'hotel e viceversa, abbiamo preso un taxi, poiché nel terminal è abbastanza difficile scovare il punto da cui partono i bus diretti in centro (questi bus si prendono comunque dalla zona "partenze" dello scalo). Valencia vanta pure una fiorente metropolitana, con alcune stazioni nuove e tecnologiche; le stazioni più centrali sono: "Turia", "Angel Guimera" e "Xativa" (in lingua locale scritte: "Túria", "Àngel Guimerà" e "Xàtiva"), mentre quasi tutte le altre servono le aeree periferiche (la fermata "Les Arenes" è la più comoda per le spiagge). Scendendo a Xativa, ci si trova in "Plaza de Toros" ("Plaça de Bous" in valenciano), di fianco alla stazione ferroviaria principale l'"Estación del Norte" ("Estació del Nord" in valenciano). Così come a Barcellona, anche a Valencia, alcune strade, alcune vie e alcuni monumenti, sono scritti in bilingue, vale a dire in spagnolo e in valenciano (lingua che è pressoché identica al catalano, parlato a Barcellona). Un'altra precisazione va fatta sul clima, che a Valencia è davvero mite, per non dire mitissimo. Fa sempre parecchio caldo e gli inverni non sono mai freddi, anzi assai tiepidi. Basti pensare che durante un nostro giorno di vacanza (precisamente il primo di ottobre) la colonnina di mercurio segnava addirittura 37 gradi alle quattro del pomeriggio.
VALENCIA:
Appena arrivati, ci siamo fatti portare in taxi fino al nostro hotel e poi abbiamo visto calare il sole nella zona del porto ("Puerto Autónomo de Valencia"), in cui si nota tutta la raffinatezza del porto nautico, con padiglioni e stand di tutte le barche (con i rispettivi sponsor) che partecipano all'America's Cup. L'America's Cup è la regata più importante del mondo e si svolge in primavera ed estate. A questo punto abbiamo cenato in un caratteristico ristorante proprio sul lungomare della città (o meglio ancora, praticamente in spiaggia). Il lungomare è infatti attaccato alla spiaggia, con una deliziosa passeggiata che costeggia le due spiagge di Valencia; qui vi è un susseguirsi di ristoranti e locali serali, sempre affollati, non eccessivamente cari, e con una cucina davvero inimitabile (consiglio a tutti di provare la paella alla valenciana e i calamari). La mattina seguente, dopo aver fotografato la "Plaza Tribunal de las Aguas" ("Plaça Tribunal de les Aigües" in valenciano) con la sua bella chiesetta tipicamente ispanica (ossia la piazza davanti al nostro hotel, alla fine della lunga "Avinguda del Puerto", dopo aver superato una sfilza di semafori), abbiamo passeggiato e sostato sulle immense spiagge. Playa de las Arenas è la prima che si incontra venendo dal porto, mentre Playa de la Malvarrosa (o solo Malva-rosa) è la seconda, è la più grande ed è il proseguo della prima. Comunemente tutte e due vengono considerate come se fossero fuse insieme e chiamate Playa de la Malvarrossa. I cartelli di Valencia sono scritti in valenciano, per cui è più facile trovare il termine spiaggia scritto 'platja' anziché 'playa'. Esse hanno sabbia marroncina molto morbida e sono abbellite da numerose palme; anche il mare (il Mediterraneo) non è male, è quasi sempre gradevolmente tiepido ed è piuttosto pulito. In una giornata intera (il secondo giorno effettivo di vacanza), partendo a piedi da "Plaza del Ayuntamiento" ("Plaça de l'Ajuntament" in valenciano), abbiamo girato tutto il centro di Valencia, vedendo i monumenti più importanti, quali: l'"Ayuntamiento de Valencia" ("Ajuntament de Valencia" in valenciano), "La Lonja de la Seda", l'"Iglesia de los Santos Juanes", il "Mercado Central", l'"Iglesia de Santa Catalina" (e la sua "Torre"), la "Catedral", "Palacio de la Generalidad" ("Palau de la Generalitat" in valenciano), l'"Arena", eccetera. Plaza del Ayuntamiento è una piazza raggiante, con bei edifici, una fresca fontana ed una piacevole piazzola con panchine e palmette; è insomma il cuore di Valencia. In suddetta piazza si trovano il palazzo de l'Ajuntament (sede del comune cittadino e ospitante una libreria ed un museo), il palazzo delle poste ("Correos y Telégrafos") e altri di minore importanza. Da qui si divincolano tutte le vie che portano nelle altre aree del centro, ad esempio imboccando "Calle de San Vincente" e "Av. María Cristina" (a nord della piazza), si arriva nella zona più antica di Valencia, ove sorge La Lonja. La Lonja de la Seda (che in italiano significa "Mercato della Seta"), dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità, è uno stupendo monumento fondato nel 1469 e terminato nel 1533. La Lonja venne usata in passato per il commercio della seta; ha una possente torre merlata ed è uno splendido esempio di architettura gotica. Essa si trova in "Plaza del Mercado", infatti dall'altra parte della strada sorge il Mercado Central, ove si può acquistare un po' di tutto (in particolare cibo). Sul fianco destro del Mercado si staglia invece l'Iglesia de los Santos Juanes, chiesa molto affascinante, costruita inizialmente in stile gotico, dopo essere stata danneggiata da alcuni incendi, venne ultimata in stile barocco. Guardandola frontalmente si può notare la scultura della "Vergine del Rosario". A questo punto, imboccando strette stradine, si transita davanti all'Iglesia de Santa Catalina (che spicca grazie alla sua Torre) e arriva fino a "Plaza de la Reina" ("Plaça de la Reina" in valenciano), dove s'innalza la Catedral. La Cattedrale di Valencia venne costruita originariamente nella seconda metà dell'XI secolo, successivamente venne modificata e ampliata con stili completamente diversi: la porta più antica è infatti in stile romanico, mentre altre due più moderne sono rispettivamente in stile gotico e barocco. Il campanile, chiamato "Miguelete", alto circa 50 metri e ultimato verso la fine del XV secolo, è il simbolo della città. Dietro alla Catedral c'è "Plaza de la Virgen", da cui si osserva la grande chiesa da un'altra prospettiva (la Cattedrale è bellissima anche guardandola dalla parte posteriore), ci si rinfresca nella fontana ivi presente e si accede a "Carrer dels Cavallers", in cui si possono ammirare dei considerevoli palazzi, come ad esempio il già menzionato Palacio de la Generalidad (ed anche il "Palau de Fuentehermosa"). Nelle vicinanze di Plaza de la Reina si può visitare anche lo splendido "Museo Nacional de Cerámica", riconoscibile grazie al suo palazzo tutto decorato. Facendo ritorno in Plaza del Ayuntamiento, per arrivare a Plaza de Toros, basta passeggiare per allegre vie, come "Carrer de Riber" o "Passeig de Russafa", che uniscono le due piazze. In questi vicoli ci sono bar e ristoranti all'aperto. Il nome a Plaza de Toros viene dato dall'Arena, nella quale si svolge ogni tanto la orribile e disgustosa corrida, terrificante agonia per il toro, che spero prima o poi venga eliminata (perché non degna di una paese civile). Menomale che l'Arena è sovente impegnata con mercatini e spettacoli espositivi. Sulla sinistra della Estación del Norte, circa duecento metri dopo Plaza de Toros, si può vedere "Plaza de San Agustín" con l'omonima chiesa ("Iglesia de San Agustín"). Nella parte ovest del centro bisogna assolutamente visitare le robuste e vecchie porte cittadine che vennero usate in passato come ingresso e fortificazione della città; ce ne sono due famose: le "Torres de Quart" e le "Torres de Serranos" (le prime, quando le abbiamo viste noi, erano purtroppo tutte coperte dai lavori di restauro). Sempre nella zona ovest della città, precisamente in "Avinguda de Menéndez Pidal", c'è la stazione dei bus (da cui ne partono molti per ogni località spagnola e rotte europee); la fermata della metropolitana più vicina è Turia. Vicinissimo alla stazione dei bus c'è un fresco parco, chiamato "Jardín de Antonio Llombart Rodriguez". Il centro di Valencia è delimitato da un immenso parco a forma di biscione, che è infatti il letto del fiume Turia, il quale, ormai completamente asciugato, ha lasciato spazio a bellissimi ed ininterrotti giardini. Per completare la visita alla città valenciana non si può tralasciare la "Ciudad de las Artes y las Ciencias" ("Ciutat de les Arts i les Ciències" in valenciano), vale a dire la cittadina delle arti e delle scienze. La Ciudad de las Artes y las Ciencias, a sud-est del centro, è un capolavoro di architettura moderna, che spicca grazie alle sue azzurre piscine e alle costruzioni avveniristiche, ed è divisa in cinque complessi: "El Palau de les Arts Reina Sofía" -Centro d'arte e Opera house-, "L'Hemisfèric" -Cinema, Planetarium e Laserium-, "L'Umbracle" -Giardini e patio-, "El Museu de les Ciències Príncipe Felipe" -Museo delle scienze-, "L'Oceanogràfic" -Parco oceanografico all'aperto-. Nei pressi della Ciudad, oltre al "Palau de la Música" si trovano sempre i giardini ricavati dal letto del Turia, infatti si chiamano in questo punto "Jardín del Turia" (qui si erge un grosso ponte, "Puente Ángel Custodio", in valenciano "Pont Àngel Custodi", vicino al quale ci sono delle statue di gargoyle). Gironzolando per Valencia si percepisce un'atmosfera calda e spontanea, di una città vitale e caratteristicamente iberica (le maggiori opere architettoniche, come chiese antiche e palazzi, risentono del passaggio delle popolazione passate; gli stili che si mischiano in città sono arabo, gotico e barocco). Lo stemma di Valencia è il pipistrello (presente persino sui tombini e sul pennacchio del palazzo de l'Ayuntamiento). L'ultimo giorno, dopo un giro mattutino per il centro storico della città, siamo andati col taxi fino all'aeroporto per poi tornare in Italia e abbandonare a malincuore il sole di Valencia. A pochissima distanza dal nostro hotel c'era una fermata dei bus, da cui si prendevano i mezzi che portavano in pieno centro, ossia in Plaza del Ayuntamiento, e passavano anche davanti alla Ciudad de las Artes y las Ciencias. Abbiamo soggiornato presso l'"Hotel Marina Atarazanas".
COSTA DEL AZAHAR, EL SALER:
Per giungere ad El Saler, abbiamo preso da Valencia un bus della "Herca" (con spesa di poco superiore rispetto alle corse in città) che partiva da Plaza de Toros (sul fianco dell'Arena che dà verso la stazione dei treni); altrimenti si può prendere il medesimo bus anche dal "Centro Commerciale El Saler" ("Centro Comercial El Saler"), che si trova di fronte alla Ciudad de las Artes y de las Ciencias. Appena si arriva nel piccolo abitato di El Saler, seguendo le indicazioni, si può arrivare tranquillamente a piedi alla spiaggia di "La Devesa" (o "La Dehesa"). Si passa da una stradina circondata da un fresco parco naturale, composto da pini marittimi e macchia mediterranea. Una parte di questa verdeggiante area è organizzata per i picnic. "Playa de la Devesa de El Saler" (o "Playa de la Dehesa de El Saler"), come già menzionato prima, chiamata anche solo La Devesa, è una bellissima spiaggia di sabbia chiara e dune, con acque turchesi e limpide. Essa si estende ad alcuni chilometri a sud di Valencia. Questa spiaggia è sita in località El Saler, è infatti porzione della "Playa El Saler" (o "Playa de El Saler"; mentre in valenciano si scrive come "Platja El Saler") e fa parte della Costa del Azahar. Noi abbiamo passato mezza giornata a Playa de la Devesa, la data era il primo di ottobre (precisamente una domenica) e, malgrado ciò, c'era un caldo pazzesco, come in piena estate, con temperatura sui 35 gradi.
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SPAGNA, diario di viaggio di Valencia e Costa del Azahar
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LINKS UTILI
Sito ufficiale per il turismo a Valencia:
TURISMO VALENCIA
Sito ufficiale del comune di Valencia, in lingua valenciana e spagnola:
VALENCIA
Sito ufficiale della Ciudad de las Artes y las Ciencias, in diverse lingue:
C.A.C.
La compagnia aerea a basso costo:
VUELING
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