VERCELLI, la città dove sono nato... |
Vercelli è uno dei sette capoluoghi piemontesi, situata quasi al confine con la Lombardia, conserva la mentalità e la tranquillità della città di provincia. Vercelli e il Vercellese, come del resto anche il Pavese, sono rinomati per la produzione del riso; d'estate le risaie sono completamente allagate e le campagne assumono un'impronta di enorme palude, favorendo un eccezionale sviluppo di zanzare (oltre che del ben amato riso). |
Abbazia (o Basilica) di Sant'Andrea (nell'immagine), in stile gotico, risalente al 1200. Questa chiesa è unica nel suo genere; per diversi anni ha subito lavori di restauro, oggi si presenta con la sua bellezza originaria. La sua facciata è a capanna, con un rosone centrale e tre portali a strombo. Davanti al Sant'Andrea sorge la "mia" università: facoltà di lettere e filosofia (Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro). Vercelli mi è infatti particolarmente cara poiché, oltre ad essere la mia città natale, è anche la città dove ho studiato (in cui mi sono laureato in filosofia presso la suddetta università). Altra chiesa vercellese degna di nota è il Duomo di Sant'Eusebio (la cattedrale della città), opera del 1500, costruito sulle rovine della precedente vecchia Basilica. |
Piazza Cavour (nell'immagine): è la piazza più importante della città piemontese, situata nel pieno centro storico, dove si incontrano le vie del corso. Da vedere ci sono anche: la Chiesa di San Cristoforo (affrescata da Gaudenzio Ferrari), la Pinacoteca Borgogna e il Museo Leone.
Anche la cucina rispecchia un punto di vista legato alla tradizione rurale, con piatti che derivano dal passato contadino... legati in sostanza all'inverno, da gustarsi quando fa freddo. Uno su tutti la "panissa", risotto tipicamente vercellese. Da menzionare anche gli appetitosi biscotti "bicciolani". Nelle foto qui in basso si vede Vercelli nelle quattro stagioni, sempre bella e ariosa, anche grazie ai suoi tanti viali alberati, che ne tracciano un ipotetico perimetro.
|
|